“Cerroni l’ho incontrato poche volte, per lo più in occasioni pubbliche. Credo di averlo ricevuto una volta sola nel mio ufficio perchè voleva garanzie che io fossi ‘super partes’ nella realizzazione del piano rifiuti“. Questa la versione di Piero Marrazzo, ex Governatore del Lazio, nel corso di un’audizione davanti al pm Maria Cristina Palaia il 26 novembre 2010. “Non ho mai pranzato né cenato con lui – si legge nel verbale di quell’audizione – escludo nella maniera più assoluta che lo abbia visto in modo conviviale da solo“. Marrazzo, che dopo la nomina a presidente della Regione assunse anche la carica di commissario straordinario per i rifiuti, spiegò al pm che l’inizio del suo mandato coincise “con una forte campagna mediatica secondo la quale in breve tempo Roma si sarebbe trovata nell’emergenza che già aveva colpito la Campania“. “La proroga della discarica di Malagrotta – precisò – venne fatta perchè altrimenti non si sarebbe saputo dove conferire i rifiuti. Il Comune di Roma premeva per una possibile chiusura, trattandosi di una zona già colpita da impianti con forte impatto ambientale. Sono stato io a scegliere Albano come sito, in qualità di Commissario. Nessuno mi ha mai imposto scelte sulla base di pressioni correlati ad eventuali chiusura di impianti esistenti“. (ANSA).