“La scelta di attribuire alle direzioni distrettuali antimafia la competenza su tutti i fatti che possono configurare il traffico illecito dei rifiuti. L’esperienza di questi anni dimostra che non sempre l’equazione traffico illecito dei rifiuti uguale organizzazione mafiosa è sempre vera. Non è così. Non è vero neanche in territori come il Lazio dove noi Procura di Roma abbiamo accertato gravissimi reati nella gestione del ciclo dei rifiuti a Roma, ma non abbiamo riscontrato la presenza di organizzazioni mafiose. Invece in base a quanto emerso dalla commissione, la gestione illecita dei rifiuti oggi è connessa quasi inevitabilmente con i reati contro la pubblica amministrazione e, cosa ancora più complicata, con i reati contro l’economia“. È quanto ha dichiarato il Procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone durante il convegno sui rifiuti nella sala Aldo Moro di Montecitorio.
“Allora – ha aggiunto Pignatone – la scelta di attribuire alle direzioni distrettuali antimafia la competenza sui reati ambientali è secondo me da ripensare. Quello che a noi serve per contrastare questo tipo di illeciti è una competenza specialistica innanzitutto nei reati ambientali che è una iper specializzazione, che i magistrati della DDA non hanno e quindi è estranea alla loro specifica professionalità. Se continuiamo a caricare sul treno costituito dalle procure distrettuali sempre maggiori carichi, attaccare ulteriori vagoni, bisogna rinforzare la motrice“.