E’ stata accolta la richiesta di sospensione immediata della sentenza con la quale nei giorni scorsi il Tar aveva bocciato i due decreti emanati a gennaio e a marzo dall’allora Ministro dell’Ambiente Corrado Clini e con i quali fu permesso al commissario Sottile di individuare i quattro impianti nei quali destinare la spazzatura di Roma. Il provvedimento del Cds è “a tempo”, ovvero fino al prossimo 30 luglio, quando è stata fissa la camera di consiglio per l’esame in sede collegiale dell’appello proposto dal Ministero dell’Ambiente e dallo stesso Commissario per l’emergenza rifiuti. Il Consiglio di Stato ha considerato che “le delicate questioni sollevate con l’atto d’appello, si legge nel decreto del presidente Maruotti – vanno esaminate al più presto nella sede collegiale, nel rispetto del principio del contraddittorio”; ma in attesa che il collegio si pronunci “emergono eccezionali ragioni di urgenza, tali da giustificare la sospensione sino al 30 luglio 2013 della esecutività della sentenza appellata, al fine di consentire la prosecuzione dello smaltimento in discarica dei rifiuti, con immutate modalità, anche al fine di prevenire i disagi e le emergenze di natura sanitaria, che deriverebbero, inevitabilmente nell’attuale stagione estiva, dalla esecuzione della sentenza appellata”.