“Dall’attività ricognitiva avviata tempestivamente dal commissario è emerso che nella regione Lazio vi è una disponibilità effettiva di trattamento negli impianti di tmb complessivamente pari a 230.747 t/a” (tonnellate all’anno). Lo si legge in una nota sull’attivtà odierna del commissario ai Rifiuti, Goffredo Sottile. Il documento riporta i quattro impianti tmb individuati nel Lazio per trattare i rifiuti indifferenziati dei comuni di Roma, Fiumicino, Ciampino, Città del Vaticano, e “evidenzia che la Saf di Colfelice, a fronte di esplicita richiesta formulata dal commissario, non ha fornito indicazioni riguardo le capacità residue di trattamento verso l’impianto tmb di proprietà e pertanto si è ritenuto opportuno prevedere che la stessa possa trattare i quantitativi di rifiuti indifferenziati previsti dall’allegato 1 al dm 3 gennaio 2013. Si ritiene opportuno puntualizzare che la tabella inserita come allegato 1 al dm 3 gennaio 2013 riportava un totale delle possibilità di trattamento residue in tutti gli impianti tmb del Lazio di 930.207 t/a”. “La differenza con la tabella precedente (che nel documento commissariale riporta la cifra di 230.747 t/a per i quattro impianti individuati, ndr) è stata registrata per le seguenti motivazioni: i dati forniti dalla Regione Lazio, riportati nell’allegato 1, riguardano quantità consolidate nell’anno 2010; a seguito della sottoscrizione del patto per Roma, nel secondo semestre del 2012, i quattro impianti tmb operanti su Roma (2 di Ama e 2 di Colari), risultano al momento operanti alla massima capacità autorizzata, risultano quindi già positivamente utilizzate 498.058 t/a; l’impianto Rida Ambiente di Aprilia al momento risulta operare alla massima capacità autorizzata, anche se ha presentato istanza per l’implementazione degli impianti, agli uffici della Regione, gli elaborati sono al momento al vaglio degli uffici competenti; la società Aria ha confermato, come peraltro già evidenziato nell’allegato 1 del dm, che l’impianto di Paliano produce esclusivamente cdr e non può trattare in ingresso rifiuto indifferenziato; su richiesta espressa della società pontina Ambiente è stato deciso di acquisire un quantitativo inferiore (50 mila t/a) rispetto a quanto disponibile, per consentire all’impianto di Albano Laziale di garantire eventuali esigenze del territorio; la società Ecologia Viterbo ha comunicato una disponibilità maggiore di quanto riportato sulla succitata tabella garantendo la possibilità di lavorazione di 30 mila t/a nell’impianto tmb di Viterbo, a fronte delle 23.350 iniziali” “Considerato che i comuni di Roma capitale, Fiumicin Ciampino e Città del Vaticano, producono al momento un eccedenza di circa 1500 t/g di rifiuto indifferenziato, rispetto all’attuale capacità di trattamento, ne consegue che con il coinvolgimento degli impianti tmb operanti nella regione Lazio, quasi la metà di detto rifiuto indifferenziato può essere sottoposto a trattamento, con beneficio finale sul tipo di rifiuto conferito nella discarica di Malagrotta – prosegue – si da anche così una consistente risposta alle richieste di normalizzazione provenienti dalla Comunità Europea”.