“A volte, grandi amori nascono da grandi liti. Non ci si sopporta e poi arrivano le passioni. Auguriamo a Nicola Zingaretti e Virginia Raggi di conoscersi meglio, trovare un po’ di quiete, fidanzarsi, sposarsi e partire per un lunghissimo viaggio di nozze. Se invece avete intenzione di continuare ancora a lungo con il vostro battibecco pubblico, non tornate proprio più. Sparite. Roma affoga nei rifiuti e loro due si beccano a mezzo stampa, ogni giorno, ogni ora. Uffici stampa come caschi blu, non fai in tempo a leggere una agenzia di stampa che ne arriva un’altra poco dopo. Anche a me capitò di litigare con Walter Veltroni, ma mai con l’intensità ridicola dei duellanti odierni di Comune e Regione. Ieri sono riusciti a dividersi – in tema di rifiuti – sia sulle agende dei loro incontri che su chi ha deciso l’iter per trasferire un impianto a Ostia. Tutto questo mentre la mattina era caratterizzata da un’incredibile lettura dei giornali secondo i quali i rifiuti di Roma erano in arrivo ad Aprilia, nella discarica di Rida Ambiente. Falso, potremmo dire, visto che non c’è ancora e soprattutto, semmai, sarebbe una discarica di servizio – l’unica possibile – per la chiusura del ciclo dei rifiuti nella provincia pontina. Anche perché quelle esistenti nel territorio sono esaurite, a meno di non voler regalare milioni di euro ai rispettivi titolari gonfiando di nuovo le volumetrie a loro disposizione. Raggi e Zingaretti la devono smettere di giocare sulla pelle dei cittadini. Si chiudano in una stanza e ne escano solo dopo aver trovato una soluzione oppure aver deciso di sposarsi e andarsene. Di governanti incapaci di trovare soluzioni non ne abbiamo davvero bisogno. Di polemisti istituzionali in servizio permanente effettivo è piena l’Italia. Una sindaca evidentemente malvista dal suo movimento politico; un governatore in difficoltà nel proprio partito; rischiano di provocare solo danni alla cittadinanza. Abbiamo bisogno di decisioni chiare e rapide. Si sbrighino, per favore”. Lo scrive, lo riferisce una nota, su Il Giornale d’Italia Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.