“Un’ulteriore procedura di infrazione, più insidiosa, riguarda la gestione dei rifiuti nella regione Lazio, che inizialmente riguardava solo il sito di Malagrotta e poi si è estesa a tutta la regione“, ha proseguito Clini “Stiamo completando in queste ore una valutazione della effettiva capacità degli impianti e dell’organizzazione per far fronte alla procedura di infrazione, soprattutto per far fronte alla procedura di infrazione per evitare che posa continuare a essere presente nel sistema di gestione dei rifiuti del Lazio una quota importante di rifiuti non trattati, la stessa che dovrebbe giustificare l’esportazione dei rifiuti della capitale all’estero che ritengo essere un messaggio molto negativo che l’Italia dà all’Europa e all’estero“.
Il ministro ha ricordato che “il recupero dei materiali e il recupero della frazione umida/organica sono i due aspetti messi in evidenza dalla Commissione europea e che sono assolutamente critici nel Lazio“.
“La Regione ha detto alla commissione europea che la situazione sta migliorando, che sta aumentando la raccolta differenziata e che sono in corso misure per compensare il deficit del trattamento e che ci sono iniziative per rendere pienamente operativi e ampliare la capacità di trattamento dei quattro impianti in funzionamento a Roma“.
La valutazione in corso, ha spiegato Clini, è necessaria perché “le iniziative annunciate dalla Regione sono state avviate in modo non così efficace da superare le obiezioni della Commissione europea. Ci sono ancora impianti in autorizzazione, soprattutto quelli per la frazione umida, strategici per uscire dall’emergenza a Roma. Le iniziative per la raccolta differenziata nella Capitale non ha ancora avuto gli effetti che ci aspettavamo. Ci sono problematiche organizzative e altre che riguardano l’organizzazione del lavoro che non sono di competenza del ministero dell’Ambiente ma del Comune, in particolare dell’Ama“.
Clini ha rilevato che “l’autorizzazione per gli impianti che sono sotto esame della Regione è in corso da troppi mesi. E uno dei problemi critici del Lazio è che non ci sia stata l’autorizzazione in tempi ragionevoli di impianti per ridurre il conferimento in discarica di una quota importante di rifiuti“.