La Regione introduce nuove norme più semplici e chiare per le strutture extralberghiere. Con il nuovo regolamento la Regione interviene con regole nuove che il Lazio aspettava da 4-5 anni.
Nuove tipologie, meno burocrazia, più sicurezza, controlli e lotta all’abusivismo. L’obiettivo è rendere tutto più efficiente con regole più vicine alle esigenze e ai bisogni dei cittadini e del mercato. Oltre a semplificare le norme e renderle più facili, comprensibili e applicabili, la Regione intende migliorare la qualità dell’offerta turistica e contrastare l’abusivismo. Altro obiettivo della Regione è quello di garantire la sicurezza, anche in considerazione di grandi eventi, come l’imminente Giubileo della Misericordia.
Ecco in particolare cosa prevede il regolamento: Le nuove tipologie delle strutture ricettive. Tra le novità c’è anche quella sugli “Affittacamere”, che potranno chiamarsi anche “Guest House”, un modo per acquisire migliore riconoscibilità nel linguaggio internazionale e maggiore visibilità in termini di marketing. Per quanto riguarda le modalità di gestione la Regione introduce la possibilità per i B&B “Bed & Breakfast” di diventare “imprese”, consentendo di poter aggiungere un’ulteriore camera con due posti letto in più. Tra le altre cose vengono introdotte anche nuove tipologie ricettive: le “Country House o Residenze di campagna”, gli “Hostel” e il Rifugio Escursionistico, in luoghi favorevoli allo svolgimento di attività all’aria aperta e vicino alla natura.
L’albergo diffuso. Una nuova tipologia ricettiva che la Regione introduce con il regolamento. Si tratta di strutture rivolte ai turisti attratti dal turismo sostenibile e interessati a soggiornare in centri e nuclei storici, centri minori e borghi, di dimensioni contenute e con propria identità, situati in contesti paesaggistici e ambientali, eventualmente in aree protette o in prossimità di itinerari culturali, religiosi, naturalistici, enogastronomici e per la valorizzazione dell’artigianato tipico e delle tradizioni locali. Gli Alberghi diffusi possono fornire alloggio in camere o appartamenti arredati che possono trovarsi anche in edifici separati ma che si trovino a una distanza non superiore a 300 metri dall’edificio principale con i servizi comuni. Una bella occasione di sviluppo e di rivitalizzazione dei centri storici e del patrimonio edilizio.
Semplificazione amministrativa: la scia, la Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Da oggi per poter aprire una nuova struttura ricettiva extralberghiera basterà presentare al Comune di appartenenza la SCIA, che raccoglie in un unico procedimento la segnalazione dell’avvio dell’attività e l’autocertificazione della tipologia ricettiva, della classificazione e della denominazione della nuova struttura.
Contrasto all’abusivismo. Sarà possibile attraverso un controllo informatico con software automatici in grado di confrontare la banca dati dei Comuni sulle Licenze di Esercizio rilasciate con il totale delle strutture presenti nei Portali On Line. Tra le altre cose, tutte le Strutture ricettive Extralberghiere previste nel Regolamento hanno l’obbligo di trasmissione telematica dei dati sui movimenti turistici attraverso il sistema informativo regionale RaDaR, messo a disposizione degli operatori gratuitamente da parte della Regione.
Sicurezza e Giubileo. Nel periodo del Giubileo il rischio è di avere decine di migliaia di turisti che alloggiano in case private senza che noi ne conosciamo le generalità. Con il nuovo regolamento la Regione ha introdotto l’obbligo di dichiarare attraverso un format online di ospitare in casa clienti tramite vendita online. Un modo per garantire la sicurezza evitando il più possibile forme di ospitalità in condizioni di semi-clandestinità ed anonimato. “L’extralberghiero è un altro grande elemento di innovazione che ricolloca il Lazio nei livelli più alti di competitività, sapendo che siamo primi, leader in Italia per turismo internazionale, con un fatturato importante, ed è una vergogna avere questo patrimonio e leggi e regolamenti vecchi e obsoleti è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, cha ha aggiunto: in vista del periodo giubilare cambiamo regolamenti vecchi di 7-8 anni e ne facciamo nuovi, quelli che il Lazio aspettava da 4-5 anni”.