“Esprimiamo soddisfazione per l’accoglimento dell’ordine del giorno al ddl Riforme costituzionali che impegna il Governo, successivamente all’entrata in vigore della riforma, a ridisegnare l’attività della Conferenza Stato-Regioni, limitandola a sede ‘per le sole attività di natura amministrativa, tecnica e gestionale’ e ispirandola a criteri di trasparenza e pubblicità dei lavori, tenendo conto anche delle competenze di natura non legislativa attribuite al nuovo Senato. L’odg si è reso necessario per evitare che il nuovo Senato delle autonomie territoriali debba confrontarsi in futuro con il permanere di una terza Camera occulta e non elettiva, come quella oggi costituita dalla Conferenza Stato-Regioni. Il Gruppo ‘Per l’Italia-Cd‘ avrebbe preferito che il Senato diventasse pienamente rappresentativo delle Regioni, secondo il modello del Bundesrat tedesco, rendendo del tutto inutile la Conferenza Stato-Regioni. Tale proposta non ha trovato spazio, per l’ostilità di Forza Italia, prima che questo partito si sfilasse dalle riforme che esso stesso aveva concordato in sede di Patto del Nazareno“. Lo afferma il deputato Gian Luigi Gigli, capogruppo ‘Per l’Italia-Cd‘ in commissione Affari costituzionali, che assieme ai deputati Bianchi e Rosato ha proposto l’odg approvato.