“Inopportuna, inadeguata e a dir poco fuori luogo la decisione del presidente della Provincia di Latina, Eleonora Della Penna, di disertare l’audizione in commissione regionale per l’analisi della proposta di legge 269 del 15 giugno 2015 sul “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alla città metropolitana di Roma capitale, a Roma capitale e riallocazione delle funzioni amministrative a livello locale”. Il presidente ha delegato all’Unione delle Province Italiane la sua rappresentanza come se si stesse discutendo di qualcosa che non la riguarda. Voglio ricordare alla Della Penna che il presidente della Provincia di Latina è lei ed è lei che può e deve illustrare in questa sede cosa intende fare per il futuro dell’Ente già penalizzato dal disastroso disegno Delrio. Ci sono questioni che, come questa, non possono essere delegate. La Della Penna con la sua assenza ha tolto la voce a 600 mila abitanti di cui, pur non essendo stata eletta in modo diretto, è l’autorevole rappresentante. Ha tolto voce a tutti i lavoratori dell’Ente che stanno combattendo per il proprio futuro. Ha dimostrato di non avere alcuna intenzione di tutelare le funzioni dell’Ente affinchè i servizi restino vicini ai cittadini e alle imprese che rischiano, con il processo in atto, di dover fare oltre 140 chilometri per richiedere un parere ambientale o un’autorizzazione con il rischio, dati i tempi biblici della Regione, di tornare indietro a mani vuote. Speravo che il presidente difendesse lo status quo esistente, chiedendo di lasciare le funzioni fondamentali alle Province e ai Comuni, così come richiesto dalle Province del Veneto, garantendo le somme necessarie alla prosecuzione del loro svolgimento. Solo un mese fa, in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione 2015, proprio la Della Penna aveva lamentato che “L’attuale fase di riordino Istituzionale che vede fra gli Enti al centro dei dibattiti che si accavallano in ogni sede, proprio le Province, ci pone in una situazione di stallo funzionale che non ha precedenti dalla Istituzione del nostro Ente. Che la Legge Del Rio che ha disciplinato le funzioni delle nuove province e i tempi di passaggio delle funzioni non fondamentali e del relativo personale da tali enti alle Regioni, ha trovato lungo la strada della sua definitiva attuazione diversi intoppi a cominciare dai ritardi delle stesse Regioni nella rassegnazione sia delle funzioni sia del personale. Tutte queste novità normative porteranno il nostro Ente nel 2015 a dover versare nelle casse dello Stato circa 23 milioni di euro per il prelievo di risorse formalizzato nella legge di stabilità, nonché ad accantonare circa 1 milione di euro per le riserve obbligatorie. Questa minore capacità di spesa, combinata con il mancato trasferimento di funzioni e personale ad altri enti può dare un’idea delle difficoltà che ci troveremo ad affrontare per garantire un minimo livello di servizi al territorio”. Confidando in questa posizione condivisibile speravo, con orgoglio, oggi di vedere il presidente della Provincia in commissione a difendere un territorio che invece è stato completamente abbandonato a se stesso”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone.