giovedì 21 Novembre 2024,

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“Riportiamoli a casa”: Gaeta si mobilita per i due “Marò” trattenuti in India

scritto da Redazione
“Riportiamoli a casa”: Gaeta si mobilita per i due “Marò” trattenuti in India

“Riportiamoli a casa” questa la scritta che  domina la facciata del Palazzo Comunale di Gaeta. La città non è rimasta sorda all’invito dei familiari dei Sottufficiali di Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ancora trattenuti in India, ad esprimere solidarietà e sostegno alle iniziative promosse per sensibilizzare governo e opinione pubblica sul ritorno a casa dei due Marò.
L’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, Gruppo Gaeta presieduto da Carlo Di Nitto, e il Comune di Gaeta, rappresentato dal Presidente del Consiglio Comunale Luigi Coscione  si sono ritrovati nel Palazzo Comunale ed hanno esposto,  sulla facciata, lo striscione con la suddetta frase. Contemporaneamente a Roma si svolgeva la manifestazione nazionale che vedeva la partecipazione dell’Associazione di tutti i Marinai d’Italia.
In modo pacifico, senza connotazioni politiche o partiticheha affermato il Presidente Coscione  – anche  a Gaeta si è voluto esprimere vicinanza ai due Sottufficiali e alle loro famiglie, sostenendo con forza la necessità di giungere ad una soluzione onorevole e dignitosa, per i due marinai e per l’Italia, dell’intera triste vicenda. Ai due Sottufficiali giunga il nostro invito a non demordere, a mantenere quella fierezza e quel decoro che riempiono di orgoglio tutti i  Marinai e tutti i veri Italiani. Confidiamo nell’azione del governo centrale al quale è legittimamente affidato il compito della trattativa per il ritorno a casa dei due marinai.”
Stessa fiducia negli interventi governativi è stata espressa dal Presidente ANMI Gruppo Gaeta Carlo Di Nitto che ha sollecitato “la messa in campo di ogni risorsa disponibile per concludere l’incresciosa vicenda nell’unico modo giusto e possibile: il ritorno in Italia con onore e dignità, senza alcun giudizio da parte di una giurisdizione, quale quella indiana, non titolata a giudicare soldati italiani in missione per conto del governo italiano”.

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