In riferimento all’articolo pubblicato in data 6 febbraio 2013, sul sito www.corriere.it e alle dichiarazioni ivi contenute, relative alla restituzione del 7% in bolletta, precedentemente destinato alla remunerazione del capitale, occorre chiarire quanto segue.
Acqualatina S.p.A., opera, e ha sempre operato, nel pieno rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente, per tale motivo metterà in atto la restituzione della quota del 7% secondo le modalità ed i tempi che verranno divulgati dall’Autorità Energia e Gas (AEEG), competente in materia.
L’AEEG, infatti, ha già dato avvio ai lavori finalizzati a definire le modalità da seguire per la restituzione delle somme previste in linea con la pronuncia del Consiglio di Stato.
“Vorrei chiarire, in merito alle affermazioni a me attribuite – afferma il Direttore Operativo di Acqualatina S.p.A., Ing. Ennio Cima – che, evidentemente, sul tema dell’articolo è stata fatta confusione, trattandosi, infatti, della restituzione del 7% e non, invece, del metodo transitorio della tariffa, tema sul quale, d’altro canto, mi era stata posta la domanda. Non posso, e non avrei potuto in alcun modo, che confermare che Acqualatina S.p.A., esattamente come tutti gli altri gestori, restituirà le quote relative alla remunerazione del capitale, in linea con le indicazioni che fornirà, a breve, l’Autorità.”
Servizio Comunicazione Acqualatina S.p.A.