lunedì 25 Novembre 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni i fatti

C.destra: Brunetta, da mesi FI sopra Lega nei sondaggi
“Forza Italia e’ nei sondaggi sopra  la Lega lo dicono tutti i sondaggi, su 9 case di sondaggi 7 ci danno sopra il Carroccio, 1 alla pari e 1 sotto quindi Fi da tre quattro mesi e’ sopra la Lega. Io voglio che la Lega cresca come
noi poi si deve fare un accordo che si fa sul programma e
abbiamo gia’ cominciato a lavorare su questo”. Lo afferma Renato Brunetta a Repubblica.it sottolineando che in tre regioni Fi governa con la Lega “non mi pare che siano tre regioni a conduzioni sovranista”.

Carceri, Cuffaro: grande ipocrisia, finora decreti inutili
“C’e’ una grande ipocrisia sulle carceri, ci vantiamo di non avere la pena di morte quando i suicidi che si registrano in cella sono il triplo rispetto ai decessi dei Paesi in cui vige la pena di morte. Nel mio braccio ho assistito a sette suicidi, l’ultimo aveva scontato 25 anni e gli mancava solo un anno per uscire. Adesso pero’ le celle si chiamano ‘camere di pernottamento’, il prossimo problema lo risolveremo chiamando i detenuti ‘diversamente liberi'”. A parlare, non senza ironia, e’ l’ex governatore siciliano ed ex detenuto Salvatore Cuffaro a un incontro al carcere minorile Malaspina di Palermo organizzato dall’ordine dei giornalisti di Sicilia, al quale hanno partecipato anche il direttore della struttura Michelangelo Capitano, l’avvocato Nino Caleca e il
presidente Odg Sicilia, Riccardo Arena. Cuffaro tra l’altro ha avuto qualche problema ad accedere, non avendo con se’ il documento di identita’.     Tema dell’incontro, il diritto all’oblio e il ruolo dei media nel tutelare i diritti della persona e la privacy. “Non possiamo confondere il diritto all’oblio con la facolta’ di poter cancellare le cose che non ci piacciono – ha detto Cuffaro – Non rinnego niente, ne’ l’esperienza di presidente ne’ quella di detenuto, ognuno deve riconoscere la propria storia per migliorare la propria vita. Il diritto all’oblio ha senso se diventa una scelta del Paese che non considera il passato di quella persona un crimine, a patto, pero’, che questi non torni a commettere gli stessi errori”.     Sulla politica in tema di detenzione l’ex governatore poi ha aggiunto: “Finora sono stati fatti tre decreti inutili, i cosiddetti ‘svuota carceri’, e solo dopo i richiami di Strasburgo. L’ultimo, peraltro, rimasto totalmente inapplicato e secondo il quale io sarei potuto uscire nove mesi prima. Alcuni problemi devono essere risolti dal Parlamento che pero’ e’ composto da persone in cerca di consensi che non vogliono prendere decisioni impopolari. Non servono altre leggi, sulle quali comunque manca il consenso necessario, basterebbe usare del buon senso e trattare le storie del carcere come delle anime e non solo come corpi”.

DEF. BOSCHI: NESSUN AUMENTO TASSE, TESORETTO PER INVESTIMENTI
“Per mesi ci hanno detto che ad aprile avremmo aumentato le tasse. Parlavano di aumento dell’Iva, della benzina, di tassa sullo zucchero. Alla fine non e’ successo niente, nessun aumento di tasse”. Cosi’ la sottosegretaria Maria Elena Boschi su Facebook.    “Del resto- aggiunge- sono anni che ci dicono la stessa cosa: non troverete i soldi per gli 80 euro, per Imu, per Irap, perIres e puntualmente va a finire in modo diverso. Insomma un passo alla volta andiamo avanti. Adesso lavoriamo sugli investimenti a cominciare dai 47 miliardi di euro previsti dal comma 140 della Legge di Bilancio dello scorso anno: e’ il ‘Fondone’ che abbiamo stanziato allora per rilanciare gli investimenti. C’e’ un tesoretto da spendere, lo spenderemo bene. E continuiamo a lavorare nell’interesse dell’Italia e degli italiani, lasciando le polemiche a chi le vuole fare. Avanti, insieme”, conclude Boschi.

DEF. F.BOCCIA: BENE GENTILONI SUI CONTI, ORA MISURE PER CRESCITA
“La manovra correttiva, va fatta per evitare una procedura di infrazione con la Ue che, per 3.4 mld, sarebbe stata davvero ingiustificabile. Ha fatto bene il presidente Gentiloni a rassicurare tutti sui conti pubblici del nostro Paese; i conti sono in ordine, l’Italia e’ un grande Paese e lo ha sempre dimostrato in Europa, ora dobbiamo avere piu’ coraggio sulle misure per la crescita, l’1% di Pil nel triennio non e’ ancora sufficiente a far ripartire il Paese”. Cosi’ Francesco Boccia, presidente della commissione Bilancio della Camera, in diretta a Mix24 su Radio24.

Governo: Gasparri,tolti soldi a province per strade e scuole
“Ancora una volta il governo conferma di non essere in grado di risolvere il pasticcio che ha creato sulle Province. Prima taglia tutte le risorse necessarie per la sicurezza nelle strade provinciali e per le scuole superiori, per fare cassa per misure demagogiche come gli 80 euro. Poi, dopo essersi accorto di avere creato un buco di 650 milioni, come accertato dal ministero dell’Economia, non essendo in grado di trovare risposte se la cava con 200 milioni e getta addosso al Parlamento la responsabilita’ di trovare gli altri 400 milioni che mancano. Intanto le Province non sono piu’ in grado di assicurare l’anno scolastico e continuano a chiudere tratti di strade perche’ troppo pericolose. Renzi e Gentiloni confermano ancora una volta di infischiarsene dei problemi reali del Paese. Pensano solo ad aumentare le tasse abbandonando il territorio”. Lo dichiara in una nota il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri (FI).

L.elettorale:senatori Pd,grande confusione in campo renziano
“Grande e’ la confusione nel campo dei renziani in materia di sostegno al governo, durata della legislatura e legge elettorale: e’ quanto emerge mettendo in fila le variopinte dichiarazioni delle ultime ore di autorevoli colleghi”. Lo scrivono in una nota i senatori Pd Salvatore Tomaselli, Valeria Cardinali e Stefano Vaccari.  “Ribadiamo con coerenza che ogni discussione deve partire dall’ interesse del paese e non delle varie parti politiche. Il nostro
contributo in questa fase delicata della vita del Pd parla il linguaggio della verita’ e non dell’opportunita’ politica. Per questo: sostegno leale al governo Gentiloni su riforme mirate da completare entro fine legislatura; iniziativa del Pd per snidare tatticismi e costruire la piu’ larga convergenza su una legge elettorale che coniughi governabilita’ e rappresentanza sconfiggendo scorciatoie proporzionaliste destinate a riprodurre larghe intese o instabilita’ e riconsegnando agli elettori il diritto di scegliere i parlamentari accantonando la proposta dei capolista bloccati. Guardare con generosita’ alla costruzione di un nuovo e largo centrosinistra”.

Def: Cgia,incognita Iva,mancano 19,5 mld per evitare aumento

Per la Cgia di Mestre non e’ chiaro come il Governo affrontera’ la clausola di salvaguardia che dovra’ essere sterilizzata entro la fine di quest’anno.    Il centro studi degli artigiani mestrini, dopo l’uscita del testo ufficiale del Def che analizzera’ nel suo complesso, si chiede come verranno recuperati i 19,5 miliardi di euro necessari per scongiurare l’aumento dall’ 1 gennaio 2018dell’Iva e un incremento delle accise sul carburante.     “Vista la situazione dei nostri conti pubblici – segnala il coordinatore Paolo Zabeo – e’ molto probabile  che il Governo non sara’ in grado di recuperare con la legge di Stabilita’ tutti i 19,5 miliardi necessari per evitare che, dal 2018, l’aliquota Iva del 10 passi al 13 e quella del 22 al 25 per cento. Ricordo che un aumento di un punto dell’aliquota ridotta costa agli italiani poco piu’ di 2 miliardi e quella ordinaria 4. Pertanto, non e’ da escludere che dei 19,5 miliardi l’esecutivo sia in grado di sterilizzarne solo una parte, almeno 14-15. E visto che la spesa corrente al netto degli interessi sul debito e’ destinata ad aumentare ancora, la quota rimanente dovra’ essere recuperata con nuove entrate, con il ritocco, ad esempio, di un punto di entrambe le aliquote Iva”.    Il segretario della Cgia Renato Mason da parte sua ricorda
che “di fronte a una crescita economica ancora molto timida e incerta, l’eventuale aumento dell’Iva condizionerebbe negativamente i consumi interni e conseguentemente tutta l’economia, penalizzando in particolar modo le famiglie meno abbienti che sono concentrate prevalentemente al Sud”.   La misurazione piu’ corretta, tuttavia, si ottiene calcolando l’incidenza percentuale dell’aumento dell’Iva sulla retribuzione netta di un capo famiglia. Adottando questa metodologia, l’aggravio piu’ pesante interesserebbe i percettori di redditi bassi e, a parita’ di reddito, le famiglie piu’ numerose.   “Oltre alle famiglie piu’ povere – conclude Mason – a essere penalizzate dall’eventuale aumento dell’Iva sarebbero anche gli artigiani, i commercianti e tutto il popolo delle partite Iva. Queste realta’, infatti, vivono quasi esclusivamente di domanda interna”.

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