Si è svolto mercoledì scorso, presso la splendida cornice della galleria del Centro Studi Americani a Roma, il business leaders share fra i giovani imprenditori e dirigenti di UCID, Unindustria e Federmanager e Padre Robert Sirico, sacerdote e fondatore dell’Acton Institute.
Dopo i saluti di benvenuto da parte di Andrea Chiappetta, consigliere di amministrazione del Centro Studi Americani, il tema, “La vocazione del leader d’impresa”, è stato affrontato nella lectio di Padre Sirico e negli interventi di Benedetto Delle Site (Presidente Giovani UCID Lazio), Giulio Natalizia (Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria), Renato Fontana (Presidente Coordinamento Giovani Federmanager) e Pierluigi Germani (Presidente nazionale Giovani UCID), nonché nelle conclusioni di Riccardo Pedrizzi (Presidente nazionale CTS UCID), Giacomo Gargano (Presidente Federmanager Roma) e Giancarlo Abete (Presidente del Gruppo Abete e Past President di UCID e dell’Unione degli Industriali di Roma).
“L’economia – ha sottolineato Robert Sirico – non tratta di prodotti, del PIL nazionale, ma tratta di azione umana, persone. Come shareholder del creato, assumono responsabilità dirette per il creato. Sono i manager di Dio: ricordate sempre però chi è il nostro Grande Capo. Ricordate sempre che la vostra leadership è radicata nella vostra concezione della persona, come portatore dell’Immagine di Dio. Esattamente la stessa identica persona che vedrete domani mattina quando vi guarderete allo specchio”.
“Come Dio – ha ricordato Padre Sirico – siamo capaci di fare non solo buoni affari, ma anche grandi nobili affari, siamo capaci di creare nuove ricchezze, per noi e per tutti. E attraverso le nostre imprese, possiamo mettere i nostri tesori a disposizione degli altri. La persona non è solo importante per il mercato. È proprio al centro del mercato. La persona umana è la fonte e il vertice dell’economia.”
“Per capire le radici della vocazione del business leader – ha concluso il fondatore dell’Acton Institute – bisogna capire il significato della persona, della natura umana di tutti noi coinvolti in un’impresa, scambiando merci, servizi, producendo meravigliose invenzioni per il bene comune. Non è un caso che l’economia di mercato di cui godiamo oggi è provenuta dalla tradizione giudaico-cristiana. Proprio grazie ai contenuti della nostra fede abbiamo cercato di proteggere e promuovere la proprietà privata, la creatività per migliorare il mondo come co-creatori”.
Tirando le conclusioni, Riccardo Pedrizzi, Giacomo Gargano e Giancarlo Abete hanno ricordato lo sviluppo recente della dottrina sociale della Chiesa per quanto di essa attiene all’impresa, ed elogiato il lavoro di approfondimento e riflessione avviato dai responsabili dei gruppi giovani delle tre organizzazioni.