Lubiana Restaini capogruppo di Forza Italia al comune di Roccagorga ritorna sulla spinosa questione dell’Azienda Vola. “L’Azienda Vola ormai di volare proprio non ha nessuna possibilità, anzi a vedere l’attuale gestione c’è da stare molto preoccupati sia per i servizi che per i dipendenti. L’attuale direttore, incompatibile, pensa di gestire l’ente strumentale del comune come la sua società di cui ancora ad oggi è socio unico ed amministratore, oltre che titolare di partita IVA individuale cessata solo nel dicembre 2020, mantenuta per tutto il periodo dalla sua assunzione, per la quale si è scelto il contratto più remunerativo possibile, con la complicità di chi è preposto con delega specifica a garantire l’equilibrio di un bilancio che si fa sempre più precario! Un silenzio colpevole dell’Amministrazione che si è assunta illegittimamente la veste di Consiglio di amministrazione e del responsabile della trasparenza e dell’anticorruzione. In disprezzo di tutte le normative che regolano l‘ente strumentale del comune, i contributi dei dipendenti non sono stati pagati, solo dopo 3 mesi viene chiesta la rateizzazione, per ottenere la regolarità del DURC, indispensabile per poter procedere ai pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione. Gli stipendi arrivano con ritardi assurdi, le derrate alimentari acquistate a forfait da una ditta nel nord a costi triplicati, menù che non rispondono ai requisiti del Sian, operai della manutenzione costretti ad improvvisarsi sporzionatori di pasti, accedendo ai locali della mensa senza nessun tutela per sé e per i bambini. Intanto il Direttore, con un’amministrazione sempre più latitante, si sostituisce ad essa e decide che le tariffe per l’assistenza domiciliare, garantite da sempre in maniera gratuita, vengono fissate ad € 19,40 l’ora! con quale competenza? La Giunta che non si riunisce dall’avvento della nuova segretaria, una meteora scomparsa nel giro di un consiglio comunale, ne è consapevole? La delegata ai servizi sociali che fa? Come intendono garantire un servizio così delicato ed importante per la fascia di fragilità di anziani e disabili aggravata dalla pandemia? I servizi sociali che valutazione fanno sul diritto di accesso ai servizi? Quanti sono gli anziani che ne hanno diritto e a quanti ne viene negato? In tutto questo marasma, il Direttore pensa di costringere le operatrici dell’assistenza domiciliare ad accettare una diversa e minore quantizzazione del proprio contratto di lavoro con l’azienda, mentre una cooperativa amica, selezionata non si sa bene dove e quando, si accinge a prendere in mano l’assistenza domiciliare del Comune di Roccagorga! Semplicemente assurdo, ci si augura una levata di scudi immediata delle forze sindacali, perché l’amministrazione ormai è complice consapevole di questo stato di cose, con un consiglio di amministrazione- alias Giunta – che non è in grado di dare alcun indirizzo politico, né senso di marcia. Se l’assistenza domiciliare per la quale il Comune paga una mensilità per il contratto di servizio, deve essere smantellata per fare posto alle cooperative del mondo di mezzo, lo venissero a dire in Consiglio Comunale, se l’Azienda vuole spacchettare i servizi affidandoli a terzi lo vengano a dire in consiglio comunale , se la farmacia continua ad essere depauperata a danno dei nostri cittadini costretti a rifornirsi nelle farmacie vicine, con notevole danno e economico e di sostenibilità, è chiaro ormai a tutti che non si scappa dalle responsabilità! Questo modo di fare, pregiudica notevolmente e mette un’ipoteca irreversibile sulla continuità aziendale! Come capogruppo di Forza Italia, che da tempo ha preso le distanza da questo modo di fare, da questo sistema messo in atto dall’unica forza politica che ancora sostiene questa maggioranza ridicola, F.lli d’Italia – conclude la Restaini – continuerò ad incalzare ed evidenziare la moltitudine di irregolarità messe in campo, tutte le diffuse illegittimità, presenteremo immediatamente l’ennesima interrogazione, coinvolgendo quanti preposti a verifica e competenza, per ristabilire il piano delle regole democratiche e legali calpestate pur nell’assenza quotidiana di questa amministrazione, sempre più lontana e inconsapevole dei bisogni dei cittadini.”
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