“Le imprese del Lazio, ed io personalmente, stiamo assistendo in maniera a dir poco sbigottita a come il Comune di Roma sta affrontando la questione Acea, forse l’unica società partecipata che non dovrebbe essere al centro delle mire del sindaco Ignazio Marino in un momento così delicato per la vita e le finanze della nostra Capitale”, dichiara Maurizio Stirpe, Presidente di Unindustria.
“Queste forti prese di posizione del sindaco degli ultimi giorni sono decisamente incomprensibili – prosegue Stirpe – infatti è molto difficile spiegare al mercato, e non solo al mercato, che il cambio dell’amministrazione capitolina debba andare di pari passo con il cambio della governance di un’importante società quotata”.
“In tutti i Paesi a capitalismo avanzato o, più in generale, in tutti i Paesi ‘normali’ – continua il Presidente Stirpe – il passaggio politico non equivale automaticamente a un cambio di governance. Il sindaco, con questa battaglia, sta dando l’idea che le cose tornino a posto solo se i nominati nel Cda, indipendentemente dai risultati raggiunti che, stando alla presentazione dell’ultimo bilancio sono assai soddisfacenti, siano nominati dal primo cittadino e dalla sua maggioranza. Una tragedia per qualsiasi azienda – conclude Stirpe – figuriamoci per un’azienda quotata: una città come Roma non merita un tale trattamento”.