«Domani, mentre il Consiglio dei Ministri dentro discute sul nostro futuro, noi saremo fuori, in piazza Montecitorio, a fare sentire la nostra voce. E a chiedere, ancora una volta, assunzioni certe per noi vincitori e idonei e sblocco del turn over. Dopo anni di vincoli strettissimi è tempo di ridare alla nostra generazione le opportunità che ci sono state tolte. E, se il cambiamento comincia dalle persone, come ha sostenuto nelle linee guida della riforma, allora il ministro Marianna Madia inizi da noi». Sono le parole di Valeria Cavalli, presidente del Comitato 22 procedure per la giustizia che rappresenta vincitori e idonei del concorsone di Roma Capitale, indetto nel 2010 ma che ancora oggi lascia a casa i 1995 vincitori delle 22 procedure e riduce le speranze degli idonei che puntano sullo scorrimento delle graduatorie. Il Comitato, venerdì 13 giugno a partire dalle 15, sarà in piazza Montecitorio mentre a Palazzo Chigi il Consiglio dei Ministri discute sulla riforma della pubblica amministrazione. «A quattro anni dalla pubblicazione del bando siamo ancora in attesa della nostra assunzione da parte di Roma Capitale. Con gli attuali vincoli normativi su turn over e pensionamenti, rischiamo di dovere aspettare ancora molti, troppi anni prima di potere entrare in servizio. Una situazione, la nostra, che in più occasioni il ministro Madia ha dichiarato di conoscere bene, sostenendo la precedenza per noi vincitori di concorso a entrare nella PA. Ora è il momento di passare dalle parole ai fatti. Chiediamo allora – continua Valeria Cavalli – che, con questa riforma, si concretizzi la staffetta generazionale, vera chiave per accendere il motore del cambiamento della PA. Gli strumenti, a nostro avviso, ci sono tutti. Auspichiamo che venga confermata l’abrogazione dell’istituto del trattenimento in servizio, un’anomalia del nostro sistema che tiene al lavoro i dipendenti oltre l’età pensionabile e lascia a casa le risorse giovani. Ma è soprattutto lo sblocco del turn over che riteniamo la soluzione più urgente: si legge di un ritorno al 100% di turn over per le amministrazioni solo nel 2018. Un’eternità per chi sta già aspettando da molti anni».