“Virginia Raggi fugge dal confronto in Regione sui
poteri che la Regione Lazio deve trasferire, secondo la legge Delrio, al
Comune di Roma”. Lo dichiara, in una nota, Francesco Storace, vicepresidente
del Consiglio regionale del Lazio.
“Ora che Zingaretti e soci sembrano decisi a guadagnarsi lo stipendio anche
con questa legge, spunta la Raggi a mettere i bastoni tra le ruote.
Soprattutto dall’opposizione di centrodestra, che i poteri a Roma capitale li
vuole dare da gran tempo, abbiamo chiesto di ascoltare la Raggi prima di
procedere al varo delle nuove norme. Proprio perché vorremmo il massimo di
poteri regionali trasferiti alla Capitale, riteniamo fondamentale concertare
questo delicatissimo passaggio istituzionale. E il Sindaco ha dato
disponibilità a discutere solo a dicembre, rendendo vana ogni discussione
alla Pisana fino ad allora. Il Pd coglie la palla al balzo – prosegue – e
minaccia di decidere sul punto già dal 9 novembre in aula, con l’ovvia
conseguenza che punteranno a trasferire i poteri più alla città
metropolitana che al Campidoglio. Infatti, mentre in comune la Raggi è
protetta da una maggioranza enorme in aula, nella sede dell’ex provincia non
ha i numeri per governare da sola. La Raggi così si ficca in un casino che
rischia solo di penalizzare la Capitale. Un sindaco che voglia governare Roma
con pienezza di poteri li pretenderebbe e non correrebbe il rischio di
farseli scippare da un ente senza più senso come l’ex provincia. La disfida
tra Pd e Cinque stelle rischia solo di danneggiare lo sviluppo e la gestione
dei servizi di Roma. Farebbe bene la sindaca a confrontarsi rapidamente con
la Pisana; farebbe malissimo il Partito democratico a infischiarsene del
parere della sindaca per approvare di corsa una legge che ha colpevolmente
tenuto nei cassetti per un anno e mezzo”.