“Non posso non condividere le parole contenute nel Comunicato stampa congiunto dell’Associazione Territorio Roma e del Coordinamento Architetti e Professionisti che invitano l’assessore Veloccia a portare al più presto in Giunta e in Assemblea Capitolina la proposta di delibera sulle modifiche delle Norme tecniche di attuazione del PRG, poiché i concetti espressi sono gli stessi che io più volte ho portato in Aula e in Commissione Urbanistica” dichiara in una nota Marco Di Stefano, capogruppo Udc-Forza Italia in Campidoglio.
“Pochi mesi fa” spiega il consigliere, “dopo aver atteso per lungo tempo, inutilmente, che l’assessore Veloccia portasse in Aula Giulio Cesare questa delibera, ho presentato una mia proposta che prevedeva la modifica di alcuni articoli delle NTA. Nonostante molte delle modifiche da me proposte fossero condivise pubblicamente dall’assessore, in maniera quasi indegna la maggioranza in quell’occasione non ha avuto neanche il pudore – ma forse è meglio dire la capacità – di discuterle nel merito”.
“Le mie proposte” prosegue Di Stefano “volevano essere un primo passo per iniziare a semplificare norme e procedure e sostenere Veloccia in un percorso necessario per riportare l’interesse degli investitori nella Capitale, ma purtroppo pur essendo questa la volontà più volte espressa dall’assessore, bisogna constatare che una parte della maggioranza lo tiene ‘in ostaggio’, ritenendo più utile approvare un’unica delibera per modificare nello stesso momento tutte le NTA”.
“Tutti però sappiamo” conclude il consigliere di opposizione “che questa è la linea politica di chi a Roma dice di voler cambiare tutto essendo consapevole che non cambierà mai nulla, perché un’operazione del genere non arriverà mai al voto in Assemblea Capitolina. Ho bene impresso nella memoria l’impegno della maggioranza, che quando inizialmente mi chiese di ritirare la mia proposta, mi fece la promessa di votare entro il mese di ottobre dello scorso anno una delibera di maggioranza sull’argomento, cosa che ad oggi non è mai avvenuta. Ancora una volta, parole al vento che non trovano realizzazione concreta, e nel frattempo la città è sempre più abbandonata a se stessa!”.
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