Roma. Comune, Storace “Giunta grillina sempre più allo sbando”

“Manco fosse Comunardo Niccolai. La memoria dello
storico difensore del Cagliari, specialista in autogol, rischia di essere
soppiantata dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ne inanella uno al
giorno e se serve anche di più. Questa storia dello stadio della Roma non si
può sentire. Il Comune continua a mettere fantasiosi tranelli sulla strada
della realizzazione di un’opera attesa dalla città, senza rendersi conto di
quanto aumenti – ancora di più – il giudizio negativo su un’amministrazione
che agisce a dispetto. Come direbbe l’assessore Berdini, la banda che
circonda la Raggi con assoluta incompetenza, non è in grado di sintonizzarsi
con la pubblica opinione e sbaglia ancora. Da ieri, lui non c’è più o forse
sì, costretto alle dimissioni sì dimissioni no per aver detto quello che
pensa della Raggi e dei suoi sodali. Ieri, in regione, abbiamo ascoltato
dall’assessore Civita – che segue per Zingaretti l’affare stadio – una
ricostruzione dello stato delle cose che certamente non mette in buona luce
il lavoro del Campidoglio”. Lo scrive su Il Giornale d’Italia, Francesco
Storace, segretario nazionale de La Destra: “Che è fatto di boicottaggio, al
di là delle chiacchiere su tavoli tecnici che servono solo a perdere tempo.
Il tema è uno: la fate la variante urbanistica che serve a realizzare
l’opera oppure no? Se dovessimo restare ai capricci di Berdini, l’assessore
all’urbanistica che ieri ha messo in scena un’operetta con la sindaca se
mollare la cadrega oppure no per le dichiarazioni rilasciate alla Stampa, il
progetto dovrebbe essere sventrato, e grazia di Dio se lasciano due porte in
mezzo ai pali nel campo di gioco. La conferenza di servizi che deve dare il
parere finale sullo stadio è sospesa perché il Comune dice di volerci
pensare ancora. Eppure, la cosiddetta Vas – la valutazione ambientale
strategica – ha avuto pareri positivi da tutti gli enti, stando alla risposta
che Civita ha dato un aula al consigliere regionale Fabio De Lillo. Per
completare la Via – la valutazione di impatto ambientale – manca la delibera
urbanistica del Campidoglio. Che perde tempo. Mettendo a rischio investimenti
miliardari da parte dei privati e non dell’amministrazione pubblica; e
sacrifica migliaia di posti di lavoro che di questi tempi grami sarebbero
benedetti. Virginia Raggi pare indecisa a tutto. Dovendo dividere la giornata
tra amministrazione e avvocati, sembra non sapere che pesci prendere. Eppure,
il principio della continuità amministrativa dovrebbe valere anche per la
giunta grillina di Roma, specialista invece nel dire di no a tutto. La
Capitale muore con questo governo di sbandati, che meriterebbe una sonora
punizione elettorale da parte di tantissimi romani che si sono già pentiti
di aver votato Virginia Raggi al ballottaggio. L’amministrazione è senza
bussola, gli assessori navigano a casaccio e la vicenda dello stadio è la
più tristemente eloquente dell’incapacità a governare. Roma sembra una
città abbandonata a se stessa, e ha perso anche quel senso della visione che
attraverso le grandi opere la potrebbe proiettare ancora in una dimensione
internazionale. Ma i campioni della decrescita, in fondo, stanno riuscendo
nel loro obiettivo, quello di rendere tutti più tristi.  Ma non lo avevano
detto a nessuno”.