Poche polemiche, qualche frecciatin e piccoli botta e risposta. La tanto attesa sfida televisiva tra sei dei dodici candidati alla presidenza della Regione Lazio su SkyTg24 non ha riservato particolari sorprese. L’inevitabile “scontro” tra i due favoriti nella corsa alla Regione, Francesco Storace e Nicola Zingaretti, è stato attutito dai ritmi serrati della trasmissione. Ma il leader della Destra è riuscito comunque a stuzzicare non solo il suo rivale ma anche la candidata centrista Giulia Bongiorno, così come aveva fatto una settimana fa nel primo confronto televisivo in Rai. I candidati si sono affrontati su numerosi temi, dalla sanità a trasporti, passando per i rifiuti e i costi della politica. Storace e Zingaretti sono stati protagonisti anche delle domande incrociate, in cui si sono scontrati sui temi della sanità e dei rimborsi. Il candidato del centrodestra ha parlato di “rimborsi d’oro” dati ai consiglieri provinciali. “In cinque anni in Provincia non abbiamo rimborsato neanche un caffé ai gruppi consiliari“, la replica di Zingaretti. Il candidato del centrosinistra ha invece ricordato i debiti sanitari dell’amministrazione Storace in Regione. “La verità – ha risposto il leader della Destra – è che noi abbiamo aperto una valanga di ospedali. Il San Giacomo chiuso è invece il vostro ultimo ‘gioiello’“. Storace ha stuzzicato il suo principale antagonista criticando l’immobilismo nella questione rifiuti, l’acquisto del palazzo della Provincia all’Eur, la scarsa efficienza del Wifi installato in Provincia ma anche il ritardo nelle proposte elettorali come la creazione dell’agenzia unica per la mobilità (“l’abbiamo scritto sul programma pubblicato prima di lui…”). Zingaretti ha replicato ad ogni singola critica, difendendo il suo operato (“Con il nuovo palazzo abbiamo risparmiato 5 milioni di euro l’anno, chiudendo 12 sedi ed aprendone una”) e ricordando che il Wifi è stata “la più grande rete gratuita di accesso a internet”. Oltre al botta e risposta con Zingaretti, Storace ha avuto modo di attaccare anche Giulia Bongiorno: “La testa è sua, ma il corpo è dell’Udc”. Immediata la replica dell’avvocato: “Non c’é nella mia lista nessuno del vecchio ufficio di presidenza, neanche Ciocchetti“. Polemiche a parte, il confronto è stato serrato e ha variato su numerosi temi. I candidati si sono messi a “nudo” dichiarando pubblicamente i loro redditi: 1,5 milioni annui per la Bongiorno, 8.000 al mese per Storace, 5.000 per Zingaretti, 1.500 per il candidato del Movimento 5 Stelle Davide Barillari e meno di 1.000 per quello di Casapound Simone Di Stefano. Il candidato dei Radicali Giuseppe Rossodivita ha invitato gli elettori a consultare la sua dichiarazione dei redditi direttamente online. Tutti, poi, hanno indicato quale dev’essere lo stipendio del futuro governatore: si oscilla tra i 5.000 proposti da Storace e Zingaretti ai 2.500 di Di Stefano e Barillari. Il dibattito si è chiuso, poi, con gli appelli finali all’insegna delle citazioni dotte, da Obama allo scrittore Gesualdo Bufalino. Al termine del confronto Barillari ha conquistato il primo posto nella classifica delle preferenze dei telespettatori di SkyTg24. Non un sondaggio, ma una “manifestazione di opinione” che ha premiato il candidato 5 Stelle con il 30% dei voti. Seguono Zingaretti (25%) e Di Stefano (23%). Quarta piazza per Storace (13%), prima della Bongiorno (7%) e di Rossodivita (2%).
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