I cittadini della Regione Lazio hanno risposto in maniera massiccia alla mobilitazione organizzata dall’UGL contro le politiche previdenziali del Governo Gentiloni. Da Roma a Frosinone, da Rieti a Viterbo, fino a Latina, sono stati in migliaia ad ascoltare ed apprezzare le motivazioni che il sindacato sta perseguendo: “Siamo scesi nei mercati e nelle piazze – sottolinea il responsabile dell’UGL Lazio Armando Valiani – lì dove i cittadini vivono e si ritrovano, per far capire ai pensionati, ai lavoratori, alle casalinghe ma soprattutto ai disoccupati giovani e meno che occorre mobilitarsi e fare fronte comune per indurre l’esecutivo nazionale a cambiare le norme previdenziali che, soprattutto oggi, penalizzano i lavoratori e impediscono ai giovani di poter acquisire in futuro un diritto fondamentale come quello della pensione”. L’esponente del sindacato ha spiegato ai cittadini laziali quali sono le richieste dell’UGL al governo: bloccare e successivamente eliminare in maniera definitiva l’innalzamento dei requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia e anzianità in rapporto all’aspettativa di vita; estendere la flessibilità in uscita e riconoscere il valore universale della maternità e della cura della famiglia e di assistenza soprattutto per le persone con disabilità; chiediamo inoltre di rivedere, stendere e prorogare la platea che ha diritto ad accedere all’APE Social. Ma non solo perché è necessario avviare subito un confronto per superare definitivamente la Legge Fornero: “Una legge fatta per fare cassa e non certo per difendere la pensione da abolire nel più breve tempo possibile”. Tra le altre richieste che i cittadini hanno avuto modo di apprezzare c’è la separazione della spesa assistenziale da quella previdenziale; il sostegno alle future pensioni, quelle dei giovani, con carriere discontinue; la rivalutazione annua delle pensioni rispetto al costo della vita; l’incentivo per l’adesione ai fondi previdenziali integrativi con contributi aziendali o statali, rivedendo l’attuale tassazione: “La nostra battaglia – conclude Valiani – proseguirà con maggiore forza, perché è questo che i contribuenti ci hanno chiesto”.