“Il tema oggi è uscire dall’equivoco. E’capire con chiarezza quale strada intendiamo percorrere per arrivare alla realizzazione della Roma – Latina. Non è accettabile alcuna condizione al ribasso. Non possiamo mettere in discussione le risorse destinate a questa infrastruttura. Finanziamenti, quelli del Cipe, che, soprattutto a fronte della battuta di arresto sancita dalla sentenza recente del Consiglio di Stato, non possono essere distratti sulla messa in sicurezza della Pontina che è una priorità ma su cui dobbiamo trovare risorse aggiuntive. Una strada non più adeguata alle esigenze delle imprese o dei pendolari. L’approvazione dell’ordine del giorno, di cui sono primo firmatario, ha segnato un importante passo avanti in questo senso. Ringrazio l’assessore ai lavori pubblici, tutela del territorio e mobilità, Mauro Alessandri, per aver compreso, con il suo parere favorevole, l’importanza di un impegno che vede il presidente Zingaretti e la giunta regionale a mettere urgentemente in atto, presso il Governo e i Ministeri competenti in materia, tutte le azioni necessarie e non procrastinabili al fine di garantire che sia mantenuta la piena disponibilità del finanziamento statale previsto, pari a 980 milioni euro, indispensabile per la realizzazione di questa opera, a ribadire, con ogni mezzo a disposizione, la non prorogabile realizzazione di un’infrastruttura strategica per la mobilità delle persone e delle merci e per la competitività dei territori interessati. Nonché a procedere immediatamente, anche a fronte delle dichiarazioni e dell’impegno assunto a mezzo stampa dal presidente Zingaretti, alla verifica di quale sia lo strumento migliore al fine di arrivare in tempi brevissimi alla realizzazione del corridoio intermodale Roma – Latina. La perdita dei finanziamenti per la realizzazione della Roma Latina rappresenterebbe, infatti, una irrecuperabile battuta d’arresto per lo sviluppo di tutto il territorio e si ripercuoterebbe negativamente non solo sulla provincia di Latina, ma su tutto il Lazio e, in particolare, su coloro che da oltre 30 anni attendono la realizzazione di un’opera considerata fondamentale in primis per la sicurezza, essendo la SS 148 annoverata tra le strade più pericolose d’Europa, in secondo luogo per ossigenare le imprese, lo sviluppo economico e l’occupazione di un territorio destinato, senza questa infrastruttura, a non avere collegamenti e a restare, conseguentemente, isolato. L’imperativo per chi come noi rappresenta le istituzioni era e resta quello di dotare il Lazio di collegamenti infrastrutturali funzionali di cui il corridoio intermodale Roma – Latina e la Cisterna Valmontone rappresentano il fulcro perché sono gli unici capaci di traghettare le imprese ed i cittadini oltre i confini di un isolamento forzato che sta inaridendo il tessuto produttivo locale, penalizzando le aziende, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini. Ora andiamo avanti con la determinazione che un progetto tanto rilevante richiede. Nei prossimi giorni si svolgerà l’incontro tra la regione Lazio e il Ministero delle infrastrutture su queste opere. E solleciteremo il presidente Zingaretti a tenere fede all’impegno, compreso nell’ordine del giorno, a riferire in consiglio regionale sull’esito delle azioni messe in atto per non perdere i finanziamenti del Cipe e assicurare la messa in cantiere della Roma – Latina e della Cisterna – Valmontone”.
Lo dichiara in una nota il presidente della commissione regionale sanità, Giuseppe Simeone