“La notizia del rinvio della scadenza per la presentazione delle offerte da parte delle aggregazioni di imprese invitate alla gara per la concessione dell’autostrada Roma Latina e per la bretella di collegamento tra Cisterna e Valmontone, conferma l’esistenza di problematiche e criticità che mettono in discussione la stessa fattibilità delle opere attraverso lo strumento della finanza di progetto. O perlomeno riaprono la questione in termini di equilibrio economico e finanziario e quindi rispetto all’impegno da parte dello Stato, i tempi di realizzazione e la durata della concessione.” Per il Presidente di ANCE Lazio, Stefano Petrucci, il rinvio, soprattutto alla luce dei contenuti dei quesiti poste dalle imprese, dà forza alla proposta di un utilizzo diverso delle risorse attualmente disponibili, verso una rapida messa in sicurezza dell’attuale tracciato. “All’inizio di luglio avevamo sollevato forti perplessità su tempi e costi di un’opera che resta fondamentale per l’economia della regione, ma che con la soluzione proposta non garantisce una sua realizzazione rapida e a costi certi, come previsto e necessario. Il rischio concreto è che – come avvenuto per tante così dette “opere strategiche” – anche la Roma Latina finisca per pesare in modo rilevante sui conti pubblici e sulla collettività e allo stesso tempo cittadini e imprese finiscano soltanto per avere pesanti disagi per lungo tempo e nessun vantaggio. Oggi la nostra proposta di utilizzare le risorse disponibili per un intervento di messa in sicurezza dell’attuale tracciato deve essere fortemente presa in considerazione dal Governo e sostenuta dalla Regione.” “Il rinvio della presentazione delle offerte per la concessione della Roma Latina – aggiunge il Presidente di ANCE Latina, Davide Palazzo – deve rilanciare con forza il dibattito e il confronto tra società civile, sistema delle imprese, economia locale e chi deve prendere una decisione per valutare al meglio la soluzione più adeguata nell’interesse dell’economia locale e dei cittadini. L’incontro pubblico che si svolgerà domani a Latina, organizzato insieme ad ANCE Lazio e ad ACER, è un’occasione importante per trovare consenso sulla nostra proposta e avviare un’azione forte e ampiamente condivisa nei confronti della Regione e del Governo per giungere in tempi rapidi a una decisione che dia speranze e prospettive su un’opera fondamentale per l’economia, ma che deve risultare pienamente compatibile con le vocazioni e le caratteristiche del nostro territorio. Riconvertiamo la cifra già stanziata dallo Stato per appaltare lotti funzionali finalizzati a mettere in sicurezza l’attuale Pontina, che oggi è la seconda strada più pericolosa d’Italia, e utilizziamo le eventuali risorse rimanenti per effettuare la manutenzione delle nostre città laziali, che alla prima pioggia vanno sott’acqua e continuano a mietere vittime. Credo che la nostra proposta sia fattibile e concreta.”