L’UGL si schiera al fianco delle Forze dell’Ordine scese in Piazza Montecitorio per chiedere alle istituzioni maggiori tutele. Agenti delle Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Finanzieri, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Forestali hanno deciso di dire basta ritenendosi “stanchi di essere mortificati”. A far traboccare il vaso è stato il recente duplice omicidio avvenuto a Trieste giovedì 3 ottobre nel quale sono stati assassinati durante una sparatoria in Questura due agenti di polizia, Pier Luigi Rotta di Napoli e Matteo Demenego di Velletri. Le forze dell’ordine chiedono alla politica di non tralasciare, a favore di altre spese, il settore della sicurezza essendo uno dei più importanti per società e cittadini partendo da nuovi contratti, riordino delle carriere e aumento degli straordinari. Non solo aspetto economico nella protesta degli operatori della sicurezza che lamentano anche l’assenza di un protocollo certo dove sia specificato come un tutore dell’ordine debba agire in determinate situazioni. Il Segretario Regionale dell’UGL Armando Valiani si fa portavoce dell’intero sindacato: “Parlo a nome di tutta l’UGL – spiega – e in particolare a nome del Segretario Generale Francesco Paolo Capone. Tutto il sindacato è da sempre vicino a chi porta la divisa. Agli operatori della sicurezza, a chi serve lo stato, bisogna ridare dignità. Un governo non può e non deve girare le spalle a chi con onore ogni giorno rischia la vita per la tutela nostra incolumità: “onore a voi” angeli dei cittadini”.