“Ancora un altro rogo, il secondo in due giorni, al campo rom La Barbuta. Ad andare a fuoco nel pomeriggio di ieri è stato stavolta uno dei moduli abitativi dell’insediamento. Si tratta dell’ennesimo episodio allarmante che segue l’incendio di lunedì, i cui fumi tossici hanno creato pesanti disagi a cittadini, viabilità sul Gra e aeroporto Pastine. Dell’immobilismo e dell’inefficienza del Comune di Roma ho già avuto modo di dire, quello che mi preme adesso è trovare insieme la soluzione ad una emergenza sociale, che coinvolge tutti gli insediamenti rom della Capitale, incastonati tra illegalità dilagante, mancata integrazione e faide etniche. Con ripercussioni pesanti sull’ambiente e sulla popolazione residente, romana e del territorio provinciale. Non solo la Barbuta, che giace a due passi da Ciampino e Marino, ma anche Castel Romano, insediamento quasi ai confini con Pomezia che ospita 990 nomadi: il villaggio più grande della città. Senza contare, inoltre, le recenti cronache che hanno visto tristi protagonisti i campi di via Salone e via Candoni. Considerata la complessità del problema, è dunque necessario che anche la giunta Zingaretti entri in gioco e si adoperi per risolvere l’emergenza. Non basta, infatti, il costituito Tavolo regionale per l’inclusione e l’integrazione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti. Serve, a questo punto, un contributo immediato ed efficace. Per questo ho richiesto una audizione in Commissione con assessori di Regione e Comune, con associazioni e comitati per fare il punto della situazione e conoscere la pianificazione, sinora inesistente, del Campidoglio. E ho anche presentato la mia interrogazione su La Barbuta e gli altri campi al fine di conoscere quali azioni la Giunta regionale voglia mettere in campo per risolvere un’emergenza sociale, che riguarda non solo la città di Roma ma anche il territorio provinciale”. Cosi il consigliere regionale FI e vicepresidente Commissione Ambiente e Politiche abitative, Adriano Palozzi.
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