“Nella girandola di nomi che circolano per il Campidoglio, il segretario de La Destra ha voluto mettere nero su bianco la proposta di elezioni primarie per Roma, manifestando anche la propria disponibilità a candidarsi. In una lettera scritta a ciascuno dei membri del coordinamento che i partiti del centrodestra hanno formato per la valutazione delle candidature alle amministrative – Giorgetti per la Lega, Matteoli per Forza Italia, La Russa per Fdi – Francesco Storace invita le forze politiche che vorrebbero mettere in campo una proposta alternativa alla sinistra e ai grillini di dotarsi di regole chiare, in tempi celeri: ‘Senza infingimenti, sono lieto che si metta finalmente in moto la macchina della politica per tentare di costruire uno schieramento competitivo’, scrive Storace, aggiungendo di ritenere doverosa ‘la proposta di elezioni primarie per chiamare a raccolta il popolo del centrodestra, secondo un regolamento da elaborare rapidamente e sul quale è possibile trovare facilmente convergenze'”. Lo rende noto La Destra.
Per il segretario de La Destra occorre “stimolare al massimo la partecipazione popolare in vista di una campagna elettorale che sarà durissima. Per quello che mi riguarda intendo manifestare la mia disponibilità a sottoporre al consenso dei cittadini anche la mia candidatura, sia per il curriculum amministrativo che per il percorso politico. Oltre che per un dato di onestà personale facilmente riscontrabile. Senza ovviamente trascurare alcuna altra opzione, con programmi chiari, sulla quale far eventualmente convergere elettori ed elettrici che a me e al mio movimento politico fanno riferimento e che si ritroveranno in una lista elettorale“.
E’ evidente che La Destra di Roma “si attende una risposta rapida“: finora – aggiunge Storace in un comunicato – “il centrodestra ha evitato ogni confronto con noi, impelagandosi in una girandola di nomi che non ha fatto che aumentare la confusione. Marchini, Meloni, Sbai, Vespa, Liguori, ora pure Carlino. Se l’andazzo resta quello di procedere in questa maniera; se si vuole escludere ancora una volta il popolo romano dalla scelta; se l’alleanza rimane quella modello 2008 che escluse La Destra dando vita alla stagione in cui il consociativismo coinvolse centrodestra e centrosinistra nelle loro varie componenti capitoline; nessuno avrà il diritto di sindacare nostre scelte alternative“.