venerdì 22 Novembre 2024,

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Roma, Raccolte 500 firme per chiedere più sicurezza a Boccea

scritto da Redazione
Roma, Raccolte 500 firme per chiedere più sicurezza a Boccea

“Questo pomeriggio i cittadini del quartiere Boccea sono scesi in strada in tantissimi a Piazza dei Giureconsulti per manifestare contro il crescente degrado e l’insicurezza che da tempo affliggono la zona in questione. L’iniziativa, senza bandiere politiche, ha visto una massiccia partecipazione di residenti preoccupati per la sicurezza del proprio quartiere. In poche ore sono state raccolte oltre 500 firme di residenti per chiedere un maggiore presidio delle forze dell’ordine e interventi concreti da parte delle istituzioni locali a tutela delle famiglie e degli esercenti del territorio”. Così in una nota Daniele Giannini, già presidente del Municipio XVIII (ora XIII) e promotore della manifestazione.

“Boccea – spiega – è una delle aree più popolose del quadrante nord-ovest di Roma, il suo capolinea, Cornelia, è crocevia di migliaia di passeggeri al giorno, tra autobus e metro. Da tempo questo quadrante è vittima di furti nei negozi, scippi e vandalismi. La presenza di persone senza fissa dimora che vagano per le strade, spesso creando situazioni di disagio e pericolo, ha ulteriormente aumentato la percezione di insicurezza tra i cittadini, soprattutto nelle ore serali e notturne, dove vetrine spaccate e rapine sono all’ordine del giorno. I residenti – spiega ancora – esasperati dalla situazione e trincerati dietro a un grande striscione con scritto ‘Boccea vuole più sicurezza’ hanno deciso di prendere in mano la questione, riunendosi in piazza per lanciare un messaggio chiaro: ‘Vogliamo un quartiere sicuro’. La petizione firmata ha l’obiettivo di ottenere un potenziamento della sorveglianza e maggiori misure per contrastare il degrado. Tanti i ‘cartellini rossi’ in mano ai manifestanti, una forma di protesta già usata in passato proprio a voler dire ‘ora basta’. In più molti anche i cartelli con slogan come ‘Roma Caput Furti’ o ‘I commercianti non sono bancomat dei delinquenti’ o ancora ‘Basta sconti’. “L’iniziativa di oggi – conclude Giannini – è solo il primo passo di una mobilitazione che i residenti intendono portare avanti a stretto giro, finché non saranno adottate misure adeguate per riportare tranquillità e sicurezza nel quartiere”.

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