“Ricordate la vicenda della cosiddetta “serial killer dei gatti”, una donna in stato di disagio psichico residente in un appartamento in zona San Giovanni, a Roma, finita in passato sotto i fari mediatici per una vicenda terribile e allarmante? Era solita portarsi gatti in casa, farli crescere nell’immondizia accatastata ovunque, e lasciarli morire di fame e di abbandono. Un fatto scandaloso, del quale la Procura si era occupata e che anche la sottoscritta aveva condannato senza se e senza ma. Ebbene, a distanza di quegli eventi, la vicenda della accumulatrice compulsiva di felini è stata rilanciata da una nota trasmissione Rai giusto pochi giorni fa. Alla luce di questo contesto Rivoluzione Ecologista Animalista chiede dunque alle autorità competenti: è stato verificato se la signora abbia effettivamente ricominciato la sua ricerca spasmodica di felini, non solo nella Capitale ma anche in altri territori della provincia di Roma? Quali sono i controlli, se ci sono, che le istituzioni stanno portando avanti nei confronti della donna? Siamo di fronte a un ipotesi molto preoccupante sul quale è necessario fare immediata chiarezza e su cui il nostro partito chiede alle istituzioni competenti risposte chiare e concrete. In ballo, infatti, c’è lo stato di salute e il benessere di numerosi esseri indifesi che hanno tutto il diritto ad esseri tutelati e che allo stato dei fatti non risulta”.
Così, in una nota, il segretario nazionale del partito politico Rivoluzione Ecologista Animalista, Gabriella Caramanica.
