“A un anno dall’insediamento di Gualtieri e della sinistra a Roma possiamo già trarre un bilancio di come si sta muovendo questa amministrazione, lo vediamo dalle dichiarazioni del presidente di Ama, Daniele Pace, che anticipando il piano industriale della municipalizzata, annuncia l’eliminazione della raccolta porta a porta in tantissimi quartieri. Dov’è allora quella svolta ‘green’ che il Pd voleva dare alla Capitale? È già finita nel dimenticatoio, così come la promessa in campagna elettorale di diminuire la TA.RI del 20%, che non verrà rispettata. A Roma purtroppo torneranno ad aumentare i cassonetti e con essi tutto il degrado e la sporcizia che vi gravita attorno, compresi topi, gabbiani e cinghiali”. Lo scrive in una nota il consigliere regionale del Lazio della Lega, Daniele Giannini. “Non solo – prosegue – la raccolta differenziata è ferma al 45,9% nel primo semestre 2022, mentre era al 46,1% nel primo semestre 2021. E come non citare i biodigestori di Casal Selce e Cesano, maxi impianti da 100 mila tonnellate di rifiuti l’uno voluti dal Pd in zone già fortissimamente penalizzate dal punto di vista ambientale. È questo il modello di città che il sindaco e i suoi, ecologisti solo a parole, hanno per l’Urbe e per i suoi quartieri?” si chiede ancora il consigliere, che aggiunge: “In realtà c’è poco da stupirsi, probabilmente le zone fuori dall’anello ferroviario e le periferie interessano poco a un’amministrazione sempre più concentrata solo sul centro storico e sull’area interna alla ZTL, ultimo bacino di elettori rimasto ormai fedele a questo centrosinistra. Si rivedano tutte queste scelte scellerate, e si rifaccia il piano rifiuti da zero. Tra pochi mesi in Regione ci sarà il centrodestra e – conclude Giannini – riprenderemo in mano questa situazione per riportare finalmente equilibrio e buonsenso sul territorio”.
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