“Domenica scorsa, a Roma e Milano, associazioni e cittadini si sono ritrovati in piazza per chiedere al legislatore che gli animali vengano finalmente considerati esseri senzienti dal Codice Civile. Anche la Capitale d’Italia, come detto, in rappresentanza di gran parte delle città italiane si è fatta promotrice di questa giusta causa: peccato però che lo stesso Comune sia stato negli ultimi due anni al centro di interrogazioni e scandali per la mancanza di controllo e l’inosservanza dei capitolato, delle delibere e delle leggi nella gestione dei suoi canili comunali. E tanto più la Regione Lazio che, disattendendo la legislazione emanata, ha avvallato ed in qualche modo mascherato ciò che sta succedendo nella Capitale. Quanti di voi conoscono la Legge Regionale del 21 ottobre 1997 numero 34? Cosa fa la Regione Lazio per prevenire il randagismo fra i punti elencati nelle finalità della suddetta legge? Come autorizza lo svolgere del servizio nelle due strutture della Capitale, quelle di Muratella e Ponte Marconi, completamente fuori norma per la fatiscenza degli immobili e per la mancanza degli ambienti necessari per far sì che la custodia e il ricovero degli animali randagi – cani e gatti – sia effettivamente un servizio e non una reclusione? Come favorisce le adozioni? Secondo l’articolo 18 di questa legge regionale, il Comune di Roma può contribuire con il versamento ridotto di un terzo della quota di mantenimento dei cani e gatti in canile, per gli animali presenti da più di sei mesi e con più di 5 anni di età: ma come mai ciò non viene portato a conoscenza dei cittadini? Purtroppo, in Italia, le leggi ci sono ma le istituzioni sono latitanti. Ben venga il cambiare la normativa civilistica che considera ad oggi gli animali come “cose mobili”, ma obblighiamo le Regioni ed i Comuni a rispettare le leggi di tutela animale già in vigore. Nello specifico, per quanto riguarda Muratella e Ponte Marconi, chiederemo un incontro alla sindaca Virginia Raggi al fine di avere risposte istituzionali chiare e precise. Deve finire il tempo della ambiguità e dell’inefficienza sui canili di Roma”.
Così, in una nota, il segretario nazionale del partito Rivoluzione Animalista, Gabriella Caramanica