Urla, fischi, spinte e qualche schiaffone. Ma anche una gomitata in testa a Ignazio Marino. E’ iniziata con una ‘domenica di fuoco’ la maratona del consiglio comunale di Roma che dovrà approvare il bilancio previsionale del 2013 entro il 30 novembre per evitare il rischio di commissariamento Oggi in aula Giulio Cesare è stata una vera e propria bagarre, con le opposizioni che hanno dichiarato apertamente guerra a suon di migliaia di emendamenti ma anche passando in alcuni casi ‘alle mani’. Subito dopo l’inizio della seduta, tra fischi e spintoni, alcuni consiglieri d’opposizione si sono avventati sugli scranni della presidenza. Tra questi Dario Rossin (Fratelli d’Italia) che nel tentativo di raggiungere lo scranno del presidente dell’assemblea capitolina Mirko Coratti ha urtato con una gomitata in testa il sindaco Marino che subito dopo ha lasciato l’aula. “Non è stata involontaria. Mi ha dato una gomitata – commenta a caldo un incredulo Marino – Ho un bernoccolo in testa. Non ho visto chi fosse. Ho visto solo una figura urlante che usava turpiloquio. Non so chi sia e non sono neanche intenzionato a conoscerlo”. “E’ uno spettacolo indecoroso – aggiunge il primo cittadino – da parte degli eletti dal popolo che dovrebbero aver rispetto per l’aula Giulio Cesare e ciò che rappresenta”. Replica seccato Rossin che sottolinea di essere andato prontamente a scusarsi con il chirurgo dem: “Contesto la versione del sindaco Marino – dice – E lo invito a ritirare le sue dichiarazioni sulla volontarietà del mio gesto. Tutti i consiglieri hanno visto la dinamica. Io non me ne sono accorto”. Subito dopo ‘l’incidente’ con il sindaco Dario Rossin è venuto alle mani con il consigliere di Sel Gianluca Peciola dando uno schiaffo in faccia al collega che ha cercato di ricambiare il colpo. La seduta è stata immediatamente sospesa. “E’ un atteggiamento squadrista quello di alcuni esponenti dell’opposizione – tuona Peciola – Stanno impedendo fisicamente l’inizio dei lavori. Ci aspettavamo l’ostruzionismo in aula, ma non che si arrivasse alla violenza”. Ma le opposizioni sembrano intenzionate a fare le barricate in aula. Soltanto la Lista Marchini si è presentata oggi in Campidoglio portando decine e decine di scatole con all’interno di ognuna 1.500 tra emendamenti e ordini del giorno. Per un totale di 100mila. Anche Nuovo centrodestra assicura battaglia. Dai loro uffici, per ora, sono usciti circa 40mila emendamenti. “Bisogna vedere se sono scritti bene – commenta sorridendo Marino prima dell’inizio della seduta di oggi – Mi aspetto un contributo straordinario che possa aiutarci a migliorare l’ottimo lavoro fatto dalla giunta e in particolare dall’assessore Morgante”. La corsa contro il tempo in aula Giulio Cesare per evitare il commissariamento è ufficialmente iniziata.