“Il risultato di questi studi purtroppo non sorprende di certo romani e pendolari che quotidianamente perdono ore ed ore nella tenaglia del traffico – commento Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – sulle vetture private o nei bus Atac costretti a loro volta in strade congestionate e senza corsie preferenziali. Le cause sono evidenti a tutti, dalla scarsa rete di metropolitane ai pochissimi tram, dalla scriteriata costruzione di interi nuovi quartieri senza un briciolo di trasporto pubblico a un servizio su gomma che difficilmente può essere risolutivo soprattutto visti i tempi e le frequenze di passaggio di tante linee soprattutto periferiche. Abbiamo vissuto un periodo difficilissimo per la pessima qualità ambientale dell’aria di Roma e, con questa condizione dei mezzi pubblici, sappiamo bene che tali giornate torneranno; di contro non si vedono progetti utili, la cura del ferro è al palo, non c’è un metro di tram nuovo costruito e addirittura si rischia di perdere altri binari, con il trenino della Casilina che viaggia su un percorso che sembra accorciarsi sciaguratamente sempre di più. Anche con l’attuale governo della città abbiamo sentito presentazioni di tanti progetti, quelli bizzarri come le funivie, quelli sacrosanti come le tranvie delle quali si parla da decenni o i prolungamenti e le nuove metropolitane, priorità assoluta per una svolta positiva nel trasporto pubblico romano, ma non c’è niente che si sta concretizzando; il posto occupato da Roma in classifiche come questa è solo la conseguenza di tutto ciò”.