Dopo l’ennesimo caso di aggressione ai danni di un autista dell’Atac intendiamo esprimere la piena solidarietà della Cisl Medici Lazio e della Cisl Medici di Roma Capitale/Rieti al personale aggredito e a tutti i lavoratori dell’azienda di trasporti pubblici. Le attività professionali di medico e di autista di tram sono accomunate dal fatto di svolgere una attività essenziale per l’utenza che si rivolge ad un servizio pubblico e di essere oggetto di una escalation di intimidazioni e di violenze verbali e fisiche. Condividiamo quindi la protesta del personale Atac e la richiesta urgente di adottare misure concrete in grado di affrontare l’emergenza sicurezza quali le cabine blindate su tutti gli autobus e l’adozione di sistemi avanzati di monitoraggio della sicurezza dei lavoratori quali l’uso di telecamere. Non possiamo blindare i pronto soccorso ma la Cisl Medici ha chiesto ai Prefetti del Lazio di stabilire un presidio fisso di polizia nei pronto soccorso come deterrente verso i facinorosi. Alle Asl ed alle Aziende ospedaliere chiediamo di investire sui sistemi di videosorveglianza. Alla politica – conclude la nota di Luciano Cifaldi, segretario generale della Cisl Medici Lazio e di Benedetto Magliozzi, segretario generale della Cisl Medici di Roma Capitale/Rieti – chiediamo la celere approvazione alla Camera del decreto legge sulle aggressioni ai lavoratori della sanità.