“C’è chi giura che il terreno acquistato a 7.5 milioni di euro da AMA per il termovalorizzatore a Santa Palomba è da molti anni in vendita a un prezzo notevolmente inferiore ma per i problemi di vincoli nessun acquirente ha mai manifestato un serio interesse. Su questo terreno sembrerebbe insistere un vincolo archeologico, sulla piccola parte a destinazione industriale, e sulla restante parte il precedente proprietario avrebbe deviato dei fossi demaniali, perché soggetto a continui allagamenti. Possiamo affermare che c’è stata una speculazione se un terreno che per anni veniva offerto a 2.5 milioni di euro ora è stato acquistato da Ama a 7.5 milioni più le parcelle delle agenzie immobiliari? Quanto andrà effettivamente alla proprietà? A questo punto i dubbi sulla fretta nel voler chiudere questa operazione immobiliare ci assalgono e non ci fermeremo per capire questa lievitazione di prezzo. Tutto ciò mentre Roma affoga nella spazzatura e i romani continuano a pagare fra le tasse più alte d’Italia sui rifiuti” è quanto spiega Fabrizio Santori capogruppo della Lega in Campidoglio che depositerà un’interrogazione urgente sul tema chiedendo tutta la documentazione sull’operazione. “Ma soprattutto ci chiediamo perché non sono stati considerati altri terreni, alcuni addirittura nei dintorni. La società agricola Nifen di via Ardeatina ha addirittura scritto al Cda di Ama offrendo un terreno meno costoso e senza problemi di vincoli e fossi, probabilmente anche migliore nella logistica e di minore impatto sul territorio. Questa operazione del termovalorizzatore che costerà circa 1 miliardo di euro complessivamente ai cittadini non può essere gestita in questo modo, ne abbiamo viste di operazioni di questo genere che sono finite dritte dritte alla Procura e alla Corte dei Conti per danno all’erario”.
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