“Mobilità su ferro, è il tema del momento. Riconosciamo alla nuova amministrazione alcuni segnali incoraggianti: la riapertura della fermata metro B Policlinico, il ripristino della linea tramviaria 2, la volontà di chiudere l’anello ferroviario a Roma nord. Su una cosa ci permettiamo di dare un suggerimento: il futuro della metro C”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “Nel programma per la mobilità di Roma si dovrebbe sperare di non creare doppioni, ovvero impegnare fondi e risorse per una infrastruttura che potrebbe risultare ridondante. Secondo i progetti, l’ultimo tratto della Metro C dovrebbe collegare piazza Risorgimento con Tor di Quinto, passando per l’auditorium. Da piazza Risorgimento parte il tram 19, che dopo un lungo percorso arriva a Centocelle e da tantissimi anni svolge un importante servizio. Oltrepassa il Tevere, a piazza della Marina incrocia la linea 2 del tram che da piazzale Flaminio arriva a piazza Mancini passando dall’auditorium. Se riuscissimo a trasformare il tram in metro leggera, con minore dispendio di risorse e un notevole risparmio in termini di opere e di consumo di suolo usando gli stessi binari, una nuova linea di tram potrebbe collegare piazza Risorgimento con piazza Mancini, con lo stesso percorso che la collega al Parco della Musica. Sarebbe la soluzione auspicabile, evitando copiosi investimenti per una dispendiosa metro sotterranea, abbattendo i tempi di realizzazione” chiosa il presidente.
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