COMUNE, CANTIANI: “FIRMIANO IN CAMPIDOGLIO E NON IN UFFICIO PD”
“Stiamo andando in Campidoglio perchè non vogliamo firmare negli uffici del Pd. Le firme vanno messe in Campidoglio. Così il consigliere comunale Roberto Cantiani uscendo dagli uffici di via del Tritone.
COMUNE, CANGEMI (NCD): “BENE CANTIANI, FIRMI DIMISSIONI MA DOPO PD”
“Bene Cantiani, firmi le dimissioni ma dopo che lo avranno fatto i parolai del Pd. Meglio non fidarsi troppo di questi strateghi della politica che per mesi hanno sostenuto Marino e poi non sono stati in grado di disfarsene. Dimostrino di fare sul serio. Aspettiamo di vedere le loro firme e poi ben vengano le dimissioni del consigliere Cantiani per cacciare Marino dal Campidoglio dove indegnamente e arrogantemente ancora si ostina a rimanere. Anche un patto con il Diavolo se servisse a togliere di mezzo il peggior sindaco della storia di Roma: finiamola con i giochetti e diamo la spallata finale al chirurgo genovese“. E’ quanto dichiara, in una nota, Giuseppe Cangemi, consigliere Ncd della Regione Lazio.
ALLE 16.30 CONSIGLIERI IN CAMPIDOGLIO PER PROTOCOLLO DIMISSIONI
I consiglieri di maggioranza e opposizione, dopo aver firmato le dimissioni contestuali, stanno abbandonando alla spicciolata la sede dei gruppi consiliari di via del Tritone. Ora il notaio sta preparando i documenti con le firme e tutti i consiglieri si sono dati appuntamento alle 16.30 in Campidoglio, dove si aggiungerà anche Alfio Marchini, per protocollare insieme le dimissioni.
COMUNE, PEDICA (PD): “CHI SFIDUCERÀ DEL PD MARINO CONOSCE I PRECEDENTI?”
“Se le regole valgono per tutti, mi risulta che se i consiglieri comunali del Pd sfiduciano il sindaco del proprio partito raccogliendo adesioni anche dall’opposizione vengono automaticamente espulsi“. Lo dichiara, in una nota, Stefano Pedica del Pd. “A Sesto Fiorentino la motivazione dell’espulsione per gli 8 consiglieri del Pd che presentarono la sfiducia al sindaco Biagiotti si basò sulla gravità del comportamento dei consiglieri e danno procurato all’immagine del Pd – prosegue la nota – A Nettuno stessa sorte, un gruppo di consiglieri del Pd raccolse le firme per sfiduciare il sindaco Pd Chiavetta insieme all’opposizione, e gli stessi furono espulsi. Quindi, visti i precedenti, a rigor di logica, dovrebbero essere espulsi dal Pd e non ricandidabili“.
COMUNE, ABBRUZZESE (FI): MARINO FA RICOMPARIRE ANCHE ZINGARETTI
“Marino superstar. Oltre a catalizzare l’attenzione mediatica di tutto il mondo sulla sua tragicomica vicenda è riuscito anche a far ricomparire il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, di cui da qualche giorni si erano perse le tracce. Purtroppo, il presidente, forse, anche lui contaminato dalla nube di “farsa” che è ormai sulla testa del centro sinistra romano dal giorno delle dimissioni del Sindaco della capitale, questa volta ha perso un’occasione per restare in silenzio. Afferma di non vuole commentare l’evidenza, ovvero che il Pd e Marino stanno sbeffeggiando la storia e la cultura della città eterna con i loro infantili atteggiamenti. Dopo “Nerino” è arrivato anche Ponzio Pilato!“. Lo ha dichiarato in una nota Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio.
Renzo Rossellini, produttore cinematografico, figlio del celebre regista Roberto Rossellini, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Riguardo la scelta del Pd di far dimettere i suoi consiglieri per far decadere la giunta Marino, Rossellini ha affermato: “Hanno trovato l’unica soluzione per non passare attraverso la via democratica di far parlare Marino davanti al Consiglio Comunale. E’ come se la caduta di un governo non avvenisse tramite la sfiducia in Parlamento. Si sono inventati la soluzione di far dimettere 25 consiglieri per far cadere tutta la giunta e mettere dei commissari per gestire Roma in un periodo critico come questo. Hanno paura della democrazia e questo significa essere un po’ fascisti. Dobbiamo aver paura noi di persone così. Il luogo deputato per chiedere la fiducia o essere sfiduciato è il consiglio comunale. Hanno fatto dimettere Marino per poche centinaia di euro di scontrini che sono nulla rispetto alle centinaia di milioni di euro che Marino ha fatto scoprire. Quando Marino ha scoperto che all’interno del suo comune c’erano persone come Luca Odevaine, Alfredo Ferrari e il capogruppo del Pd D’Ausilio che erano coinvolti in gravissime situazione, ha fatto accendere anche i riflettori della stampa su Mafia capitale. E allora il Pd si è inventato il caso Marino per coprire Mafia capitale e far dimenticare il fatto che esponenti del Pd erano coinvolti”.
Rossellini di recente ha strappato la sua tessera del Pd: “L’ho tagliata e adesso la guardo, perché sono contento di aver fatto questo gesto. Quello che è successo con Marino è il primo passo verso un progetto autoritario portato avanti dal premier Renzi. Dico agli italiani che hanno a cuore la democrazia di prepararsi a lottare. Renzi ha cancellato l’articolo 18 per i lavoratori, ha voluto togliere i poteri al Senato. Sono cose molto pericolose che dimostrano il suo progetto autoritario. Io vorrei organizzare una manifestazione a Piazza del Nazareno, sotto la sede del Pd, gridando: “Democrazia!” per ore, sotto le loro finestre”.
Alessandro Onorato, Consigliere comunale della Lista Marchini a Roma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano” condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it),
“Meglio tardi che mai –ha esordito Marchini-, il Pd ha finalmente capito che bisogna staccare la spina. I consiglieri si stanno dimettendo. Sia io che Marchini porteremo le dimissioni decisive a completare il quadro. Marino non è stato in grado di risolvere i problemi che hanno ereditato dal passato, li ha peggiorati. Il sindaco ha avuto un milione di occasioni per spiegare cosa ha fatto. Lui ha sempre scaricato le sue colpe su altri. Roma ha bisogno di un primo cittadino che davvero ami la sua città e voglia risolvere i problemi. Basterebbe una conferenza stampa per spiegare quello che vuole dire. Se aspettassimo l’assemblea comunale servirebbero altri 20 giorni, col giubileo alle porte. Se oggi non ci dimettessimo e arrivassimo alla crisi del consiglio comunale faremo un danno alla città. Noi vogliamo fermare subito questa agonia. I romani non ci chiedono di fare polemiche come fa il M5S, ci chiedono soluzioni. Marino vuole dare il messaggio che se non è riuscito lui a cambiare le cose non ci può riuscire nessuno e questo è sbagliato. Serve una squadra di giovani e meno giovani competenti e onesti e che amino Roma, indipendentemente dalla provenienza politica. I partiti hanno rovinato questa città. I romani nei prossimi mesi torneranno ad appassionarsi alla politica se qualcuno proporrà le soluzioni giuste per risolvere i problemi in città”.
Tommaso Zanello, in arte il Piotta, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , nel corso del programma ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Piotta sostiene la campagna contro gli sgomberi dei campi rom. Per questo molti su internet lo hanno preso di mira: “Purtroppo a volte si degenera non a un dialogo, non si cerca un confronto, ma soprattutto su internet si dà sfogo alla propria frustrazione con minacce ed insulti. Alcuni sono stati particolarmente beceri, c’è chi mi ha detto che mi investirà con la sua automobili, alcuni invece sono geniali, come quello che mi ha scritto che sono un supplì con gli occhiali. La peggiore offesa può essere sempre un’arma se rigirata nel modo giusto. E’ un peccato comunque che si verifichino cose del genere, perché si svilisce un tema molto delicato e molto importante“.
Piotta ha spiegato come è nato il suo interesse nei confronti dei rom: “E’ una cosa nata di recente. Nella zona in cui abita mio padre, a Prati Fiscali, c’è una presenza notevole di rom. E’ iniziato un dialogo, su questo devo ammettere che mio padre è stato un grande maestro di vita, perché ha stretto amicizia con alcuni di loro. Purtroppo ora lui non cammina più, perché ha problemi legati al morbo di Parkinson. Una sera lui è caduto per strada e gli unici che lo anno aiutato a rialzarsi sono stati due rom. Questo dimostra che generalizzare è sempre sbagliato, non esiste il bene da una parte e il male d’altra. I rom sono uno dei popoli più antichi, insieme al popolo ebraico. Non so perché sono da sempre i popoli più odiati“.
Paola Taverna, senatrice del Movimento Cinque Stelle, è intervenuta questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso di ECG Regione, programma condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Paola Taverna ha commentato la decisione di Marino, che ieri ha ritirato le sue dimissioni da Sindaco di Roma: “Marino sta facendo un favore al Movimento Cinque Stelle? Ma chi se ne frega, anche del Movimento Cinque Stelle! Marino sta facendo un danno a Roma impressionante e Renzi ogni volta che deve dire qualcosa sta dall’altra parte del mondo. Ha messo Roma nelle mani di Orfini. Pazzesco. Mi auguro che i romani stiano guardando con occhi aperti quello che il Pd sta facendo sulla loro pelle. Marino è indagato? E che doveva fare la procura? Non lo doveva indagare? Dopo che lui stesso ha deciso di ridare i soldi? Ormai si è al paradosso, diventa ridicolo parlare di politica in queste condizioni. Queste persone sono ridicole, non ho più termini neanche per insultarli. Non hanno nessuna dignità“.
Non le manda a dire, Paola Taverna, a Raffaele Cantone, che ha eletto Milano a Capitale morale d’Italia: “E’ triste sentir parlare Cantone non di una classe politica ma di una città. Roma è fatta da cittadini che lavorano, pagano una quantità di tasse impressionante, si svegliano sempre prima per andare a lavorare. E’ da stamattina che non sento altro che prendere in giro Roma e i romani, come se fosse colpa dei cittadini. Questo è inaccettabile. Cantone probabilmente si sta preparando per lasciare l’attuale incarico e fare forse il sindaco di Milano. La maniera migliore per farsi campagna elettorale era infangare la Capitale. Milano Capitale morale? Ma di cosa. C’hanno più indagati che abitanti tra poco. Come si fa a dire determinate cose?“.
MAFIA CAPITALE, RAMPELLI (FDI-AN): DIRIGENTI AL SOLDO BUZZI? LO AVEVO DENUNCIATO
“Leggo dalle agenzie che Carabinieri del Ros hanno arrestato la dirigente preposta al Settore Verde di Eur SpA per corruzione, sembra ricevevesse 2.500 euro mensili dal ras delle Cooperative in cambio di atti contrari ai doveri d’ufficio. Ebbene, ricordo a tal proposito ai rappresentanti di Eur di aver chiesto loro, convocati in audizione in Commissione Bilancio di qualche settimana fa, di conoscere quali provvedimenti cautelativi avessero adottato nei confronti della responsabile delle aree verdi, la dottoressa Clelia Logorelli, appunto, indagata per corruzione dallo scorso 6 giugno e lasciata a trattare l’appalto del verde.
Nemmeno una rotazione interna? Avevo anche chiesto quali attività avessero adottato per garantire il nuovo affidamento nei termini previsti per la manutenzione dei parchi di Eur SpA, ad oggi gestita dalla Coop. 29 Giugno, con contratto in scadenza a dicembre 2015, visto che non risulta che attivata alcuna procedura per la manutenzione del verde“. È quanto dichiara in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.
“Eppure l’ammontare del servizio impone una gara europea che ha evidentemente tempi di gran lunga superiori ai due mesi residui della scadenza – aggiunge – Risposte al riguardo? Ovviamente non sono mai arrivate! Azioni intraprese? Nessuna! I Carabinieri, a cui va tutto il mio apprezzamento per l’arduo compito che sono chiamati a svolgere ogni giorno in una società che innegabilmente denuncia con sconcertante frequenza episodi di questa portata, sono arrivati prima dell’Amministratore Delegato, troppo concentrato, l’ho già detto e lo ribadisco, a condannare l’Eur alla graduale scomparsa e a risolversi i suoi problemini per il doppio incarico, dirigente di Lazioinnova e contemporaneamente AD di Eur SpA, dalla fine della sua aspettativa a Lazioinnova, società della Regione Lazio. Chi ha pagato? Chi pagherà e quale il suo o i suoi stipendi? Ora possiamo immaginare che proporrà la sospensione della dirigente: usciti i buoi si chiude la stalla. Una governance in ritardo su tutto,una società gestita in maniera kafkiana sono motivi sufficienti perché l’Ad si dimetta subito“.