venerdì 31 Gennaio 2025,

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Roma. Tutto sul recupero dei ticket sanitari di Zingaretti

scritto da Redazione
Roma. Tutto sul recupero dei ticket sanitari di Zingaretti

Per nascondere l’inefficienza della sua azione politica nel settore sanitario, ecco l’ennesima trovata di Zingaretti: Le cartelle pazze dei ticket. Addirittura gli accertamenti coinvolgono 110 bambini. Il governatore invece di chiedere scusa dovrebbe fare mea culpa e rendersi conto in che stato di criticità sta portando il sistema sanitario regionale“. Lo ha dichiarato in una nota Mario Abbruzzese Consigliere regionale di Forza Italia del Lazio.
Il caso dei ticket è l’ennesima brutta figura di un’amministrazione regionale che sembra totalmente inadeguata nel gestire tematiche importanti che riguardano da vicino la salute ed i servizi ai cittadini. Qualcuno diceva errare è umano, perseverare è diabolico. Anche in quest’occasione abbiamo avuto la riprova della mancanza di strategia, di programmazione, parole tanto decantate campagna elettorale e mai messe in pratica da Zingaretti, soprattutto a livello sanitario – aggiunge – I cittadini, purtroppo, continuano a pagare le inefficienze del presidente della Regione, e dovrebbe spiegarci l’iter che ha portato all’invio dei 230.000 accertamenti relativi ai ticket anno 2010 e cosa sta accadendo, visto e considerato che le pratiche interessano anche bambini che hanno avuto bisogno di servizi e prestazioni. La crisi economica moede ancora e i disagi, relativi a questo stato di cose li stanno vivendo i residenti in tutte le province del Lazio. E tutto ciò è inaccettabile. In provincia di Frosinone il servizio sanitario è stato affossato negli ultimi anni da scelte politiche e da una gestione fallimentare facendone percepire al cittadino-utente la completa insussistenza. Questi avvisi di accertamento contribuiscono ulteriormente a peggiorare la condizione di quelle famiglie che vivono la già difficile condizione di malattia, in un contesto di un servizio sanitario tutt’altro che efficiente“.


TICKET, SANTORI: CREDITO CARTELLE PAZZE FRAZIONATO, REGIONE CHIEDE
L’affare delle cartelle pazze della Regione Lazio prosegue senza sosta e senza vergogna. Gravissimo è l’atteggiamento di malafede dell’amministrazione regionale, che fraziona il credito e accolla i costi al cittadino. Difatti, il contribuente non riceve un resoconto di tutte le voci di spesa, ma una cartella pazza per ogni ticket. Ci sono stati cittadini che ne hanno ricevute addirittura tre. Inoltre ogni avviso riporta tra le voci di costo spese amministrative pari a 25 euro, di fatto un costo esorbitante che viene accollato ai cittadini anche su richieste pochi euro. Facendo poi un semplice calcolo della serva, se sono state inviate 235.000 lettere moltiplicate per 25 euro si arriva ad evidenziare un costo di gestione dell’operazione pari a 5.875.000 EUR . E’ una truffa che la giunta Zingaretti sta perpetrando ai danni dei cittadini, un abuso intollerabile. La regione restituisca i soldi tolti ingiustamente ai cittadini“. Lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio. “E non finisce qui. Stavolta pare che la giunta Zingaretti – aggiunge – stia pretendendo i soldi dei ticket solo da cittadini italiani e non anche dagli immigrati. Il centrosinistra come al solito conosce bene chi viene esentato e quali sono i codici per i soliti noti mentre per i nostri concittadini solo valanghe di balzelli che minano alla base il rapporto di fiducia tra chi sostiene lo Stato e chi invece usufruisce solo di attenzioni e privilegi“.


SANITÀ, ABBRUZZESE: “PRESENTATA INTERROGAZIONE A ZINGARETTI SU TICKET”
Ho presentato un’interrogazione al presidente Zingaretti in merito agli Avvisi di accertamento bonario riguardanti i ticket relativi alle prestazioni sanitarie dell’anno 2010 per conoscere: i criteri e le metodologie adottate l’individuazione degli eventuali 235.000 evasori; chi ha certificato gli importi e gli evasori; se è possibile ridurre la sanzione di 25 euro per gli importi di piccola entità; se è possibile ridurre il tasso di interesse applicato; se si è pensato ad una ipotesi di rateizzazione per importi di rilevante entità“. Lo ha dichiarato, in una nota, Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio.
La Regione Lazio ha emesso circa 235.000 “avvisi bonari” di accertamento contestando, ai relativi cittadini che hanno usufruito di prestazioni sanitarie nel 2010, il mancato pagamento del relativo ticket. Sulla base degli avvisi emessi un cittadino su quatto nel 2010, avrebbe dichiarato al sistema sanitario regionale redditi più bassi per ottenere l’esenzione dal ticket – prosegue la nota – L’operazione punterebbe a recuperare tra i 30 e i 40 milioni di euro no versati relativamente al solo anno 2010, il primo anno per cui rischia di scattare la prescrizione. Riteniamo ovviamente che l’impegno per la lotta all’evasione e le azioni che ne discendono sia fondamentali per creare condizioni di equità e giustizia nella società civile. Negli avvisi, però, oltre alla richiesta per le somme dovute per esami, visite o prescrizioni, c’è anche quella del pagamento degli interessi e delle spese amministrative che sono liquidate forfettariamente in 25 euro a fronte anche di pagamenti di piccolo ammontare. Inoltre, negli avvisi oltre alla richiesta per le somme dovute è richiesto anche il versamento di una somma a titolo di interessi ad un tasso tra l’8% e il 9% . Nonostante la Regione abbia assicurato che il margine di errore sia minimo, per gli utenti della Provincia di Frosinone le cartelle pazze sarebbero moltissime, così come già sono saltate fuori nell’Asl Rm/D. In Ciociaria il servizio sanitario è stato affossato negli ultimi tempi da scelte politiche e da una gestione fallimentare facendone percepire al cittadino-utente la completa insussistenza e questi avvisi di accertamento contribuiscono ulteriormente a peggiorare la condizione di quelle famiglie che vivono la già difficile condizione di malattia, in un contesto di un servizio sanitario tutt’altro che efficiente“.


SANITÀ, STORACE: CARTELLA PAZZA A UNA BIMBA, ZINGARETTI SI SCUSI
In questi giorni le case di molti cittadini sono invase dalla posta della regione, cartelle pazze – così le chiamano – arrivano a chi è sospettato di aver evaso il pagamento del ticket per le prestazioni sanitarie anche diversi anni addietro. Tutto giusto, per carità, se uno non paga gli arriva il conto, prima o poi. Solo che quando una cartella arriva a una bambina di 10 anni, facendola scoppiare in lacrime, allora si tratta non di una cartella pazza ma di una storia di odiosa burocrazia che mi auguro venga risolta almeno scusandosi da parte dell’amministrazione regionale“. Lo denuncia in una nota Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra.
Ho presentato su questa incresciosa vicenda un’interrogazione alla quale mi auguro Zingaretti voglia rispondere con sollecitazione. Nella cartella regionale – racconta Storace su Il Giornale d’Italia – si fa riferimento a una presunta truffa, commessa 6 anni fa, quando la bambina aveva solo 4 anni, presso l’ospedale Bambino Gesù. L’accusa sarebbe di aver evaso il ticket, da 20 euro, che, però, il papà della bimba ha conservato. Cercare gli evasori è sacrosanto, ma altrettanto sacrosanto è verificare prima di scrivere a una frugoletta che, se non paga, ‘la relativa documentazione’ sarà trasmessa ‘alla Guardia di Finanza e/o alla Procura della Repubblica per le relative sanzioni previste dal codice penale: indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e truffa aggravata’. Non si oltrepassi più la soglia del ridicolo e si sanzioni piuttosto chi ha indotto l’amministrazione in un errore così grossolano. Quella famiglia deve essere risarcita moralmente – conclude Storace – Zingaretti la vada a trovare e porga le sue scuse a nome di chi ha sbagliato“.


SANITÀ, ZINGARETTI: SE ERRORI SU CARTELLA PAZZA CHIEDO SCUSA
Se ci sono stati disguidi o se sono stati commessi errori chiedo personalmente scusa agli interessati e la Regione Lazio farà di tutto per rimediare a questa situazione. Quella che stiamo conducendo è un’operazione molto delicata che ha l’obiettivo di recuperare crediti e individuare evasori. Le risorse saranno reinvestite in servizi a favore dei cittadini. È un operazione che si basa su dati raccolti e comunicati anni fa e fino ad ora non utilizzati, ma ovviamente se gli uffici hanno commesso errori, ripeto, è giusto scusarsi con chi e stato vittima del disguido”?. Lo dichiara il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti a margine della presentazione dei bandi per l’efficientamento energetico in merito alla cartella esattoriale su una prestazione sanitaria recapitata ad una bambina di 10 anni.?

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