PEDOFILIA ROMA, DE BONIS LEGALE NUCCI: “HA SUBITO VIOLENZE DA BAMBINO DAI PRETI DELL’ORFANOTROFIO CHE LO HANNO ACCOLTO. E’ STATO ANCHE RICOVERATO DA PICCOLO PER AVER SUBITO VIOLENZA CARNALE. QUESTO NON LO GIUSTIFICA, MA LO PORTA A NON CAPIRE FINO IN FONDO LA ILLICEITA’ DEL SUO COMPORTAMENTO. LA RIVELAZIONE CHOC DELL’AVVOCATO A RADIO CUSANO CAMPUS
Gianluca De Bonis, legale di Claudio Nucci, il pr della Roma bene arrestato con l’accusa di sfruttamento della prostituzione e di detenzione di materiale pedopornografico, è stato intervistato da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, conduttori del programma ECG Regione su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
De Bonis, legale di Nucci, ha fatto una rivelazione destinata a far discutere: “Non era un Pr, aveva una attività di intermediazione immobiliare e poi frequentava anche un certo tipo di ambiente. Non era un Pr, millantava di avere molte conoscenze, ma non era assolutamente un Pr. Al momento i casi che gli vengono addebitati, senza nulla togliere alla gravità dei fatti, sono tre. A dar via alle indagini è stato lo zio di un ragazzo. Quello di cui viene accusato lo ha subito pesantemente lui nella sua infanzia. Ciò non vuol dire che questo dovrebbe portare a diminuire le eventuali sue responsabilità, ma lo porta in qualche modo a non capirne fino in fondo la illiceità. Nucci è da molto tempo sottoposto ad un trattamento psichiatrico, con un dottore che ne ha evidenziato le problematiche e le patologie psicologiche. Si parla di un’altra persona con la quale al telefono si vantava e che potrebbe essere in qualche modo coinvolta nelle indagini? Escludo categoricamente che quest’altra persona possa essere coinvolta. Quello di cui è accusato Nucci lo ha subito da bambino. Ha subito violenze. Da bambino è stato ricoverato per aver subito violenze carnali dai preti dai quali si trovava, perché era figlio di ignoti. Aveva subito delle violenze carnali dai preti che lo ospitavano. Questo è documentabile ed è agli atti della struttura sanitaria che lo ha accolto e che ad oggi non posso ancora rivelare“.
CRUCIANI A RADIO CUSANO CAMPUS: “I VEGANI? NON SONO SCAPPATO, NEL CORSO DI UNA TRASMISSIONE RADIOFONICA NON MI METTO A FARE UNA RISSA. SONO UNA SETTA, VOGLIONO IMPORRE UN MONDO DIVERSO. TRA ME E UN AGNELLO AMMAZZEREBBERO ME. CHI DICE CHE DOVEVO AFFRONTARLI? GENTE RIDICOLA, PATETICA.
Giuseppe Cruciani è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso del Format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Cruciani ha fatto il punto su quanto accaduto venerdì scorso con un gruppo di vegani che ha fatto irruzione nella sede milanese del Sole 24 Ore e di Radio24: “Perché avevo un salame in studio? Il mistero è semplice da spiegare. Qualche giorno prima, e questo è uno dei motivi per cui quei vegani sono venuti sotto la radio, avevo ospitato un allevatore, che è anche un ristoratore, che mi ha portato una capretta da adottare fino a quando sarà macellata. Insieme all’agnellino mi ha portato in omaggio un paio di salami. Quei salami erano rimasti dentro a un armadio, non me ne ero nemmeno accorto. Quando ho aperto l’armadio per cercare un numero di telefono ho sentito odore di salame e allora l’abbiamo tirato fuori per pasteggiare. Poi è successo quello che successo e allora mi è venuta l’idea di portare giù il salame. Non credo sia stato quello a farli esplodere, probabilmente non se ne sono nemmeno accorti, anzi credo che non abbia avuto nessuna influenza. Questi sono una specie di setta, vogliono imporre una scelta diversa“.
Qualcuno ha rimproverato Cruciani di essere scappato: “Qualcuno mi ha chiamato coniglio, ma questa è la cosa più ridicola del mondo. Non scenderò mai a quel livello. Solo se dovessi proteggere qualcuno alzerei le mani. Nel corso di una trasmissione radiofonica se c’è qualcuno che vuole menarmi, tra le altre cose erano in quattro o cinque, non mi metto a fare a botte. L’errore è stato aprire quella porta. Quando è stata sbadatamente aperta, per un errore di valutazione, si sono avventati dentro in tre o quattro, io non sapevo cosa avevano in mano, potevano avere in mano di tutto, così per evitare che la cosa degenerasse ho preferito andare in una parte più protetta della radio. Come è andata a finire? Abbiamo chiamato la polizia, è arrivata la Digos, ma appena questi hanno avuto il sentore dell’arrivo della Digos, visto che questi qui sono tutti quanti segnalati, sono scappati. Hanno anche lasciato tutto sporco per terra, compresi fumogeni e lo striscione. Sono animalisti, ma evidentemente non tanto ambientalisti. A me piace il confronto verbale, non la rissa. Ci sono tutti quei fenomeni che su internet dice che dovevo affrontarli: gente patetica, ridicola, magari sono pacifisti e poi vogliono la rissa“.
Cruciani è convinto che tra lui e un agnello i vegani salverebbero l’agnello: “Se gli chiedessimo chi volete buttare giù dalla torre, La Zanzara Cruciani o un agnello? Loro sicuramente salverebbero l’animale. Lo spartiacque è proprio questo, è il considerare gli umani alla stessa stregua degli animali. Nessuno dice che bisogna torturare gli animali o che si debba violentarli. Cosa ho mangiato a Pasqua? Niente agnello, ho mangiato pollo, coniglio. Non ho mangiato l’agnello semplicemente perché non è capitato“.
Alessandro Onorato, Lista Marchini, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
In merito alle dichiarazioni di apprezzamento di Bertolaso nei confronti di Marchini. “Bertolaso ha avuto un atteggiamento molto coraggioso e ha reso merito a Marchini –ha affermato Onorato-. Ho letto tante interviste di Bertolaso, ha riconosciuto al nostro movimento di aver fatto un’opposizione molto dura a Marino e se non era per noi Marino sarebbe ancora lì. Bertolaso ha reso omaggio al fatto che Marchini è l’unico che parla dei problemi di Roma. Il voto di Bertolaso vale uno come quello di tutti. Sicuramente tanto di cappello a lui perché ha avuto il coraggio di dire quelle cose in un panorama politico in cui tutti attaccano tutti. Vedrete che anche altri faranno degli endorsement a Marchini strada facendo. Io sono convinto che Marchini arriverà senza dubbio al ballottaggio, è evidente che in questo scenario qualcuno potrà avvicinarsi a lui. Capisco che lo sport romano è tirare Marchini da una parte e dell’altra, ma noi andiamo avanti, convinti che le soluzioni del passato non vadano bene. L’assessore ai lavori pubblici di Alemanno era Fabrizio Ghera, uomo di punta di FDI. FDi ha gestito due settori fondamentali di Roma: lavori pubblici e periferia e scuola. Se Roma ha dei crateri per le strade, non sarà colpa anche della giunta Alemanno? La Meloni non arriverà neanche al ballottaggio. Continuare a tirar fuori sondaggi farlocchi è inutile. Non si candida per vincere, ma per pensare al suo partito e alla leadership nel centrodestra. La discontinuità assoluta è rappresentata da Marchini. Noi abbiamo un progetto puntuale per fare in modo che i bus siano di più, più puliti. Il nostro problema è che Roma incassa meno della metà dei biglietti venduti a Milano pur avendo il doppio dei passeggeri. La città deve diventare più civile e più vivibile, lasciamo agli altri il teatrino della politica. Noi eravamo concentrati sulla riforma del corpo della polizia di Roma Capitale. Oggi un vigile urbano non è niente di più che un dipendente comunale, noi innanzitutto dobbiamo sbloccare il concorso, perché i vigili sono meno di quanti ne dovremmo avere, sono organizzati male, il comandante lo prenderei non dall’esterno ma dall’interno del corpo. Non me ne voglia Clemente, ma bisogna riscoprire l’orgoglio dell’appartenenza ad una divisa. Noi non faremo le finte rotazioni dei vigili. Se uno è disonesto ad ostia, lo è anche a Roma nord. Faremo una semplificazione pazzesca delle norme. Faremo un intervento molto importante su decoro, prostituzione. Se un sindaco volesse contrastare accattonaggio e prostituzione tecnicamente non lo può fare perché non c’è una norma adeguata, quindi abbiamo presentato una legge che permette al sindaco di avere voce in capitolo per regolamentare la prostituzione in alcuni luoghi. Non come hanno fatto Alemanno e Marino con le finte ordinanze. A che servono due-tre pattuglie dei vigili urbani davanti ai campi nomadi se non possono intervenire? Sui campi rom bisogna intervenire per ristabilire la legalità. Basta 35milioni da spendere per i nomadi, quei soldi lì la mettiamo per i disabili. Basta regali alle cooperative. Gli altri sindaci sono foraggiati da quelle cooperative, noi invece siamo autonomi quindi Marchini è l’unico veramente libero, perciò lo temono”.
Guido Bertolaso, candidato sindaco di Roma, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione”, condotta da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Riguardo le voci su un ritiro della sua candidatura per appoggiare Alfio Marchini. “Sono voci infondate –ha spiegato Bertolaso-. Sono due mesi che cercano di delegittimare la mia candidatura che è stata legittimata anche da un referendum tra i cittadini. Sono tentativi di destabilizzare un elettorato che sta facendo le sue scelte sulla base dei programmi. Ora si inventano anche i sondaggi taroccati per ostacolare una candidatura tecnica, libera, come la mia. Prima hanno parlato di un ticket con la Neloni, ora con Marchini, magari domani con qualcun altro. La cosa bella è che tutti dicono che mi stimano e mi vorrebbero come city manager e propongono il ticket, ma allora se ho tutte queste capacità forse sarò anche in grado di fare il sindaco”.
Porte aperte a Marchini se vuole dare una mano. “Io –ha sottolineato Bertolaso- credo che Marchini, per quello che so di lui anche se non l’ho mai incontrato, sia innamorato di Roma e credo voglia andare avanti a concorrere per fare il sindaco. Se poi è disponibile a trovare un accordo per darmi una mano con un altro ruolo io sono ben contento, qui non basta un uomo solo per risolvere i problemi della città”.
Sondaggi taroccati. “Trovo sorprendente quando vedo che i giornali danno risalto a un sondaggio commissionato da Fratelli d’Italia –ha affermato Bertolaso-. Troverei più serio se i sondaggi fossero indipendenti e non finanziati dai partiti”.
Riguardo la voragine di Centocelle. “Si deve intervenire alla radice –ha detto Bertolaso-. Da quello che so, questa voragine è dipesa da un’importante perdita della conduttura dell’acqua. Trovo assurdo che chi si occupa del servizio idrico non se ne sia accorto. Va fatto un lavoro preventivo, di attenzione continua sulla manutenzione della città, dalle condutture idriche, ai rifiuti, ai servizi pubblici. Al momento non c’è alcuna attività preventiva finalizzata ad evitare che nascano i problemi. Vanno risolti i problemi che ci sono già, ma anche lavorare sulla prevenzione. Io ho sempre lavorato in situazioni complesse e di crisi, non sono uno che è stato seduto in parlamento a cercare di scrivere leggi o a dibattere sulla politica”.
Berlusconi si è paragonato a Batman. “Mi hanno paragonato a Superman, Mr. Wolf, ma io sono una persona normale, per bene, innamorata di questa città –ha affermato Betolaso-. Voglio mettere i miei 40 anni di esperienza nell’affrontare i problemi. Non sono un superuomo, adoro la città e vorrei risolvere i problemi che ci sono per risollevare roma e farla tornare caput mundi”.
Roma; Rampelli (FDI) a Radio Cusano Campus: “Nostro sondaggio più attendibile di quello di Huffington Post. Marchini e Bertolaso? Non chiudiamo a nessuno, si parli di programmi e poi vedremo”. Bordoni (FI): “Auspichiamo che si trovi una sintesi. Berlusconi ancora arrabbiato, Meloni e Salvini devono fare il primo passo. Al momento voce su ritiro di Bertolaso è infondata”.
Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d’Italia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
In merito alle dichiarazioni di Guido Bertolaso su una possibile sinergia con Alfio Marchini. “Da 10 giorni –ha affermato Rampelli- abbiamo iniziato la campagna elettorale, ovvero la presentazione delle proposte di miglioramento della città ai cittadini. Finora se n’è parlato molto poco, invece di parlare di formule e alleanze è ora che si inizia a parlare di proposte concrete. Sono poco interessato a commentare le dichiarazioni di chiunque, preferisco spendere la mia parola e quella di Fdi sulle criticità di Roma che vanno affrontate. Quando si parla dello status giuridico particolare di Roma, sento solo gargarismi intellettuali, nessuno passa alle vie di fatto. La capitale ad oggi non può gestirsi i beni monumentali, la sicurezza, le questioni legate ai trasporti, all’urbanistica e al commercio. Roma dipende sempre da qualcuno, non ha i poteri per accorciare i tempi di risposta ad una domanda che proviene dai cittadini. Bisogna iniziare a parlare delle cose da fare, di soluzioni ai problemi. Magicamente emergeranno convergenze e divergenze. La nostra politica del territorio non credo possa essere simile a quella di altri. Noi sui nostri programmi vogliamo ragionare con chiunque, non abbiamo porte chiuse nei confronti di nessuno, ci auguriamo prevalga il buon senso nel centrodestra. Se a Roma c’è un centrodestra in frantumi, difficilmente sarà un centrodestra credibile quando lancerà la sua sfida a Renzi. Spero che con Berlusconi nei prossimi giorni possiamo trovare un luogo dove confrontarci per rimettere in sesto il centrodestra”.
Sul sondaggio di Huffington post che vede Giachetti primo. “Non me la prendo con Huffinghton Post che è autorevole e fa un lavoro egregio –ha affermato Rampelli-, però noi abbiamo dei sondaggi diversi, che vedono una prevalenza di Raggi sul Pd, staccato di 3 punti e la Meloni è al di sopra del 20%, nonostante gli altri concorrenti nell’area del centrodestra. Siamo partiti per ultimi quindi possiamo recuperare di più rispetto agli altri. Riteniamo il nostro sondaggio più attendibile di altri. Noi vorremmo evitare che l’Italia finisca nel declino attraverso il prolungamento di questa esperienza lunga che dura da Monti e che non ha portato grandi benefici all’Italia”.
A Rampelli ha risposto Davide Bordoni, coordinatore di Forza Italia a Roma.
“Avevamo proposto a Meloni di candidarsi, lei non ha accettato e dopo qualche settimana ci ha ripensato –ha affermato Bordoni a Radio Cusano Campus-. Ormai avevamo preso un impegno con una persona preparata come Bertolaso. E ora anche se la Meloni ha dei sondaggi al momento migliori di Bertolaso, se non siamo uniti non si va da nessuna parte. Spero che nei prossimi giorni si possa arrivare ad una sintesi. Non deve perdere né vincere nessuno tra di noi. Berlusconi si vuole occupare in prima persona della campagna di Roma e spero si riesca a trovare una sintesi. Berlusconi è ancora fortemente irritato per come si sono comportati Meloni e Salvini, credo che dovrebbero essere loro a fare il primo passo per cercare una soluzione condivisa. Deve prevalere il buon senso. Al momento la voce di un passo indietro di Bertolaso è infondata. Il dialogo con Marchini c’è da un anno e mezzo, può rappresentare un’alternativa, è stata la Meloni a dire di no. Se si intraprendesse una nuova strada rispetto a quella con Meloni e Salvini, Marchini può rappresentare un’alternativa”.
TERRORISMO, GASPARRI: “MARINA MILITARE RIDOTTA A FIANCHEGGIATRICE DEI TRAFFICANTI. A VENEZIA HO DORMITO NELLO STESSO HOTEL DEL TERRORISTA. RENZI È COME I PIRATI ISLAMICI.“.
SGARBI: “PALMIRA SI RICOSTRUISCE IN 10 ANNI. TERRORISMO? L’OCCIDENTE HA TANTE RESPONSABILITÀ“. IL FOCUS SU RADIO CUSANO CAMPUS
Maurizio Gasparri e Vittorio Sgarbi sono intervenuti questa mattina nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Vittorio Sgarbi ha mostrato tutto il suo entusiasmo per la liberazione di Pamira: “Quella legata alla liberazione di Palmira è una ottima notizia. Da qui l’occidente deve ripartire. E’ una notizia estremamente positiva per l’occidente, anche se riguarda la Siria. Palmira è stata finalmente liberata, Palmira è un luogo di tutta l’umanità, dopo la presa di posizione di Putin si può immaginare di rimetterla in piedi in dieci anni, come simbolo della rinascita e della vittoria del bene contro il male. Palmira si può ricostruire in dieci anni, hanno distrutto due templi ma è rimasto il grande colonnato, simbolicamente sarà una cosa importante“.
Liberazione di Palmira a parte, Vittorio Sgarbi ha parlato di terrorismo a trecentosessanta gradi: “Quanto accaduto in Pakistan non ha che fare con l’ISIS, sono questioni interne legata al terrorismo islamico locale, sono i vecchi talebani che lottano per il potere. Il terrorismo? E’ certo che esista Dio, ma se esiste un demonio, ecco, il demonio è il loro Dio. L’Isis è il male. Un Dio la cui unica intenzione è uccidere, visto che loro uccidono in nome di Dio, è il demonio, sicuramente non è Dio, perché Dio non uccide per affermarsi. Fino a quando non si decide quale posizione prendere verso questo mondo non se ne esce”.
Dopo aver parlato della liberazione di Palmira, Vittorio Sgarbi ha continuato ad esporre la sua opinione a proposito di lotta al terrorismo: “Troppo buonismo sul tema? Ma quale buonismo? Ma chi le dice queste parole? Sono anni che bombardiamo questa gente! Quando andai in Pakistan vedevo tutti i bambini che avevano le motociclette con calcomanie di Bin Laden e odiavano gli americani, li vedevano come dei mostri. La percezione che si ha degli americani è quella di distruttori. Se tu per esportare la democrazia devi distruggere due Paesi, l’Iraq o la Siria, bombardare la Libia, è evidente che l’occidente è pieno di responsabilità, perché abbiamo dei governanti che sono delle teste di cazzo. A partire da Obama. Questa è gente per cui la guerra è una cosa normale. E’ evidente che uno deve difendersi dagli attacchi, ma se è lui il primo ad attaccare…Qualunque rimedio oggi è troppo tardo, intanto pensiamo a risollevare Palmira, usiamo il potere per le cose buone”.
AUDIO SGARBI http://www.radiocusanocampus.it/podcast?prog=1517&dl=7510
Il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, nel parlare della liberazione di Palmira, ha messo in risalto il ruolo di Putin: “Terrorismo? Purtroppo c’è una sconfitta su tutti i versanti del mondo occidentale. Continuano a circolare liberamente anche in Italia terroristi. Non solo Salah aveva già attraversato il nostro Paese ma anche altri protagonisti del terrorismo che ha distrutto Bruxelles hanno avuto modo di circolare nel nostro Paese. Uno ha usufruito di un albergo che ben conosco, a Venezia, vicino all’aeroporto. Ciascuno di noi può avere nella stanza accanto un terrorista, sono stato diverse volte nell’albergo in questione. Per fronteggiare il terrorismo servirebbe la bonifica di tutti i quartieri incontrollabili e ce ne sono in tutte le città europee. Poi bisogna prendere spunto da Putin. Oggi tutti parlano di Palmira, ma Palmira è stata liberata perché Putin ha sganciato bombe sulle teste dei fondamentalisti islamici. Noi facciamo i tweet scrivendo Je Suis, Je Suis, ma in realtà servono le bombe di Putin. Più bombe meno buonismo? Occorre anche una risposta militare, che va dosata ovviamente. In Libia, ad esempio, intervenire fu un errore“.
Secondo Gasparri bisogna rivedere il sistema d’accoglienza: “E’ mortificante vedere la marina militare italiana ridotta a fiancheggiatrice dei trafficanti di persone, che continuano a mettere gommoni nel Mediterraneo sapendo bene che poi arriva la nostra marina a portarli in Italia. E non sono profughi di guerra, ma migranti economici. Serve la politica del respingimento. Renzi è un cialtrone pericoloso: l’Italia facendo entrare chiunque, anzi portando chiunque, causa la diffidenza verso l’Italia degli altri Paesi. Renzi li porta qui e spera che scappino da altre parti. Ma se gli altri Paesi chiudono le frontiere per l’Italia si fa dura. Renzi veramente è come i pirati islamici, quelli che mettono la gente sui gommoni. Fa la stessa cosa“.