Acea, Cangemi (Ncd) «Sinistra del nuovo inizio? È solo un bluff»
«Basta sfogliare le nomine ventilate per il nuovo cda di Acea per avere la riprova di quale cambiamento sembra essere questa sinistra: nullo. E siamo gentili». E’ quanto dichiara il consigliere Ncd della Regione Lazio, Giuseppe Emanuele Cangemi.
«Solo la scorsa settimana la Regione si affrettava a smentire ipotesi di nomine concordate con Roma sull’Agenzia capitolina della mobilità. Oggi però apriamo i giornali e chi troviamo in pole per un posto nel Cda di Acea proposto da Marino “l’immobile”? Una collaboratrice della segreteria di Zingaretti. Un Cda che sembra essere composto, peraltro, strizzando l’occhio a Renzi ma che spacca lo stesso Pd. Se così fosse – conclude Cangemi – saremmo di fronte all’ennesima prova di come la sinistra “del nuovo inizio” sia soltanto un bluff che si racconta così ma non si discosterebbe troppo da quelle logiche veteropolitiche di cui nessuno sente la mancanza. Vergogna».
Acea, Sammarco (Ncd) «Da Marino Spoil System targato Cartagine che costerà milioni ai romani»
«Arrivato all’ultima spiaggia, abbandonato da tutti, Marino tenta il tutto per tutto e strizza l’occhio a Renzi. Lo fa proponendo per Acea nomi vicinissimi all’entourage dell’ex sindaco di Firenze; lo fa ventilando candidature di persone vicine a Zingaretti. Lo fa inimicandosi definitivamente il Pd romano, rendendo irreparabile quella frattura che in un anno di amministrazione il sindaco aveva generato. Lo fa proponendo per l’azienda il più becero e costoso spoil system degno della politica targata Cartagine, al costo di appena 7 milioni di euro di soldi dei romani, solo per mandare a casa dei tecnici nominati dalla precedente amministrazione che in questi anni hanno fatto bene il loro lavoro. Marino è un uomo solo, inviso a tutti: ha bloccato Roma, gioca sulla pelle di dipendenti e cittadini. È arrivato il momento di chiudere questa pessima pagina politica per la Capitale»
ACEA, QUARZO (FI) «MARINO BOCCIATO ANCORA DALLA STESSA SINISTRA»
«Marino, le chiacchiere stanno a zero. La bocciatura su Acea non arriva solo dall’opposizione, che critica il metodo di nomine avanzate con logiche di vecchia politica. viene innanzitutto dal Pd. Dalla stessa maggioranza che sostiene questo primo cittadino inadeguato. E per carineria evitiamo di ricordare le migliaia di volte in cui questo è successo in meno di un anno di governo. Basta svilire la capitale d’Italia in questo modo. Basta». Lo dichiara il capogruppo FI di Roma Capitale, Giovanni Quarzo.
SALARIO ACCESSORIO, QUARZO (FI)”SINDACO SEMPRE PIU’ SOLO”
«Al sindaco Marino, sempre più solo e abbandonato dal suo stesso partito, chiediamo di evitare ulteriori gaffe. L’ipotesi di tagliare una parte degli stipendi dei dipendenti è vergognosa e imbarazzante. Pensi ad altre voci di spesa, invece di cadere nel ridicolo e pensare di toccare le remunerazioni di chi guadagna 1300 euro al mese». Lo dichiara il capogruppo capitolino di Forza Italia Giovanni Quarzo.
ACEA. GRAMAZIO (FI)” NOMINIFICO ZINGARETTI COLPISCE ANCORA
«Il pd si spacca anche sulle nomine Acea. E Zingaretti, quando si parla di poltrone, non poteva mancare. Infatti nel cda – a quanto riportato dalla stampa – dovrebbe entrare Elisabetta Maggini, sua fedelissima, che dovrebbe ancora collaborare proprio con la segreteria del Presidente della Regione (ovviamente come soggetto esterno). Dalla sinistra, arriva la solita “farsa” sulla sobrietà. Il nominificio Zingaretti colpisce ancora». Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Luca Gramazio.
SANITA’, AURIGEMMA (FI)”RENZI RITIRI DELEGA A MINISTRO LORENZIN
«Continua la campagna elettorale della candidata alle europee e Ministro alla Salute Lorenzin. Nei giorni scorsi abbiamo assistito agli spot durante un suo incontro nella valle dell’Aniene e alle contraddizioni sull’ospedale di Subiaco: il Ministro parlò non di chiusura ma di trasformazione e della necessità di creare una rete di prima urgenza, venendo però smentita dal verbale del tavolo interministeriale che evidenziava come sia non condivisibile prevedere il mantenimento della funzione di pronto soccorso in una struttura da riconvertire. Inoltre, in un anno di sua attività governativa, il Ministro non si è resa conto della rilevanza del decreto Balduzzi e dei danni che poteva creare nel settore sanitario privato del Lazio. E oggi, forse per prendere qualche voto in più, si sveglia e si rende conto dell’importanza della riprogrammazione dei posti letto nelle 23 cliniche del Lazio. A questo punto sono convinto che i cittadini sapranno ben giudicare chi è in grado di affrontare problematiche spinose come per esempio quelle della sanità, e chi invece continua a lanciare slogan elettorali. Ancor più grave è il caso attuale, ossia quando a lanciare slogan è proprio un esponente di Governo, che tra l’altro in oltre dodici mesi non ha raccolto risultati significativi. Credo sia opportuno che il ministro Lorenzin dimostri un sussulto d’orgoglio e si sospenda dalla carica, in modo da affrontare questa campagna elettorale come tutti gli altri candidati, e non dall’alto di un ruolo di Governo. In un caso analogo, il sottoscritto si dimise da assessore comunale per poter concorrere alle elezioni regionali senza creare eventuali difficoltà all’amministrazione, perciò chiedo al ministro di fare altrettanto. Oppure sia il premier Renzi a ritirarle la delega». Lo dichiara il consigliere di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma.
SALARIO ACCESSORIO, GRAMAZIO(FI)”MARINO HA DIMOSTRATO TUTTA SUA INADEGUATEZZA
«Sulla questione del salario accessorio, la giunta Marino ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza. Noi ribadiamo il nostro pieno sostegno ai dipendenti capitolini e la totale contrarietà ad ogni ipotesi di taglio al salario. L’amministrazione capitolina lavori, se ne è in grado, su altre voci di spesa, ma eviti di commettere ulteriori figuracce, davvero imbarazzanti». Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Luca Gramazio.
SALARIO ACCESSORIO, ABBRUZZESE (FI) «NON SI GIOCA SU PELLE LAVORATORI»
«Qualcuno spieghi a Marino che non è pensabile ventilare tagli agli stipendi dei dipendenti capitolini – stipendi da 1200 euro al mese, non certo cifre iperboliche – giocando sulla pelle dei lavoratori con un pressappochismo indegno per un primo cittadino. Non si governa così un’istituzione, meno che mai la Capitale. A Roma mancano progetti. Soprattutto manca una guida che sappia cosa fare». E’ quanto dichiara il consigliere FI della Regione Lazio, Mario Abbruzzese.
SALARIO ACCESSORIO, SIMEONE(FI)”MARINO SI FERMI ED EVITI DI COMMETTERE ULTERIORI ERRORI»
«Lo avevamo già affermato ieri: è impensabile ipotizzare di tagliare una parte dello stipendio a chi guadagna 1200 euro al mese. Questo rischierebbe di generare delle ripercussioni profonde sulla vita delle famiglie, già in forti difficoltà a causa della crisi. Perciò, il sindaco Marino si fermi e pensi a tagliare altre voci di spesa, invece di toccare le remunerazioni dei dipendenti. Eviti di commettere ulteriori errori». Lo dichiara il consigliere di Forza Italia della regione Lazio Giuseppe Simeone.
SALARIO ACCESSORIO, AURIGEMMA (FI)”VERGOGNOSO IPOTIZZARE TAGLI STIPENDI”
«E’ una bocciatura continua e costante quella che viene data ogni giorno a Marino e alla sua amministrazione dilettante. Dopo le nomine Acea, che hanno spaccato il Pd, oggi il Sindaco tenta di limitare i danni sull’ennesima umiliazione nei confronti dei dipendenti. Pensare soltanto minimamente di tagliare una parte dello stipendio del personale, è a dir poco vergognoso. Il Sindaco pensi ai contratti di consulenza esterna per milioni o le assunzioni a chiamata come accaduto con il capo del Personale di Atac, invece di ipotizzare eventuali tagli, inaccettabili e incomprensibili, ai dipendenti». Lo dichiara il consigliere di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma.
CIVITAVECCHIA, GRAMAZIO-MARI (FI) «NO A CHIUSURA CLINICA SILIGATO»
«La clinica Siligato di Civitavecchia è a rischio chiusura». A lanciare l’allarme, il consigliere Regionale di Forza Italia Luca Gramazio, insieme ad Emanuela Mari, candidata al consiglio comunale per Andrea D’Angelo Sindaco.
«A causa del cosiddetto “decreto Balduzzi” – proseguono– riguardante ingenti tagli nel settore della Sanità e non solo, nel Lazio sono a rischio ben 23 cliniche con meno di 60 posti letto, fra cui appunto, si annovera la struttura di Civitavecchia. Oltre alla perdita dei posti di lavoro, circa 1300 in tutta la Regione, questa norma spregiudicata ed iniqua passa ancora una volta sopra le nostre teste ed è l’ennesima dimostrazione del fatto che la salute dei cittadini non viene mai presa in considerazione da un Governo che evidentemente tiene molto di più alle sue tasche rispetto alla tutela dei contribuenti».
Acea, Cantiani «Marino spacca il Pd e propone un cda di soliti amici di amici»
«Marino, sfiduciato dalla sua maggioranza, commissariato dal Pd nazionale, si arrende alla sua stessa incapacità e propone per il nuovo cda di Acea i soliti amici degli amici di potentati della sinistra». Lo dichiara il consigliere di Roma Capitale Roberto Cantiani.
«Finita la fesseria della lettura dei curricula – prosegue – cosa che non gli riesce per nulla visto che ha anche dato incarichi a gente che non aveva nemmeno i titoli per ricoprirli, Marino getta la maschera: che fine hanno fatto i tanto perorati bandi meritocratici per questi ruoli?».
«È una vera indecenza: si starebbe usando Acea per pagare le cambiali elettorali, ci si affida alle candidature che sarebbero state addirittura caldeggiate – come riporta la stampa – tra gli altri da Boschi, Legnini, Delrio e Zingaretti, pur di non finire maciullato negli ingranaggi di un Pd che non ne vuole più sapere di Marino. Nemmeno Roma ne vuole più sapere – conclude Cantiani – il ciclista scenda dal tapis roulant e corra in aula a spiegare questa ennesima indecenza».
Acea, Cantiani «Smentisco, nessuna convocazione da Marino»
«Smentisco, anche a nome dei colleghi di opposizione, qualunque convocazione di qualunque incontro con Marino avente per argomento le nomine Acea. Faccio presente che nessuno di noi è interessato alla scacchiera dei nomi: ci interessano il progetto di sviluppo dell’azienda e il metodo che porterà alla nomina del Cda. L’opposizione non ha cambiali da pagare, né manager o dirigenti di fondazioni da ricollocare. Ancora una volta, il ciclista scrive una pessima pagina politica». Lo dichiara il consigliere di Roma Capitale Roberto Cantiani.