venerdì 22 Novembre 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni

Ares 118, Assotutela: Mantenere la postazione ad Ardea
Dal mese di giugno a fine agosto quasi 300 interventi. Una sicurezza per il territorio e un grande consenso da parte dei cittadini. La postazione di ambulanze dell’Ares 118 di Ardea via Laurentina, se nel periodo estivo è stata determinante, estesa a tutto l’anno sarebbe fondamentale”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che si associa all’appello del sindaco di Ardea Luca Di Fiori che invoca la proroga del servizio, in scadenza il prossimo 15 settembre. “In una sanità martoriata, in cui si sono perse tutte le sicurezze – prosegue il presidente – la postazione di ambulanze rappresenta un caposaldo per il territorio e un presidio irrinunciabile per tutti. Riteniamo che un direttore generale lungimirante come la dottoressa Maria Paola Corradi che, pur avendo preso in mano le redini del 118 da pochi mesi, ha dimostrato elevate capacità manageriali, sia in grado di valutare l’opportunità di tale richiesta. Se il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, è un diritto non negoziabile, il diritto al soccorso in emergenza lo è ancora di più. In questo caso – chiosa il presidente – si tratta veramente della garanzia di una vita e non può esserci piano di rientro né spending review che tengano”, termina Maritato.

AssoTutela – Atac: biglietti duplicati. A che punto siamo con l’inchiesta?
Mentre il sindaco Marino e l’assessore alla Mobilità Improta si ingegnano a trovare sistemi che penalizzano la capitale, tra tagli di linee e aumenti di tariffe, i cittadini si chiedono come mai dello scandalo della duplicazione dei biglietti non si faccia più parola”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che aggiunge: “quando esplose la vicenda, ci fu il sospetto che fossero coinvolte alcune forze politiche rappresentate in Comune nelle ultime consigliature. I cittadini vogliono sapere e AssoTutela farà il possibile per appurare la verità. Ci costituiremo come ‘parte danneggiata’ per entrare nel procedimento – incalza il presidente – perché non è possibile che tutte le inchieste che coinvolgono la casta, Monte dei Paschi di Siena docet, siano avvolte da un velo di mistero come se coloro che hanno sempre avuto le mani in pasta non possano essere minimamente sfiorati dai sospetti. Ė molto facile per le forze politiche al potere – continua Maritato – anestetizzare l’opinione pubblica con tutti i media compiacenti e uffici stampa sempre pronti a buttare fumo negli occhi dei cittadini ‘cloroformizzati’ grazie a dichiarazioni a effetto, annunci privi di consistenza, attacchi violenti al minimo accenno di opposizione che si faccia. L’ultima speranza è nelle associazioni dei cittadini, unica voce fuori dal coro.

SANITA’ LAZIO: ASSOTUTELA, REGIONE FACCIA CHIAREZZA SU FUTURI RUOLO OFTALMICO
Liste d’attesa fuori controllo, agende chiuse, Case della salute a mezzo servizio e in ultimo le attese ai Pronto soccorso che ricominciano a diventare pesanti. E’ davvero imbarazzante che il presidente del Lazio Nicola Zingaretti anche in qualità di commissario ad acta esulti annunciando che nel 2015 si uscirà dal deficit e si rientrerà nell’amministrazione normale quando il deficit della sanità oltre che una questione di denari è una questione di disservizi”.
Lo dichiara in una nota il presidente di Assotutela, Michel Emi Maritato che prosegue: “In questi giorni abbiamo appreso che le ore di attesa minima nei pronto soccorso sono tra le 4 e le 7 ore. Presso l’Ospedale Oftalmico di piazzale degli Eroi, peraltro eccellenza del centro Italia, c’è un cartello all’ingresso della struttura avvertirebbe i pazienti che i tempi di attesa sono di circa due ore e trenta. Purtroppo questo tempo è il triplo. Al Cto, altra nostra eccellenza, – prosegue Maritato – i tempi sono più celeri assolutamente ma sempre troppo lunghi rispetto alle richieste”.
Chiediamo al governatore del Lazio di spiegare in un incontro pubblico quale ruolo vorrà dare agli ospedali cosiddetti monospecialistici sapendo bene che questi ospedali hanno anche delle specialità plurifunzionali e non solo di una branca specifica. Aspettiamo che – conclude Maritato – vengano convocate anche le associazioni dei cittadini e che si spieghi con chiarezza quale sarà l’offerta sanitaria, sul nostro territorio, da qui a tre anni”.

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