giovedì 21 Novembre 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni

AssoTutela: Piano traffico, i buoni propositi e il rosso profondo
APPALTO-CAPESTRO PER I BUS ELETTRICI: LE BATTERIE NON SAREBBERO INCLUSE NELLA DOTAZIONE
Ė una lotta senza quartiere quella che il sindaco Marino e l’assessore alla Mobilità Improta hanno ingaggiato contro il traffico privato. In linea di principio potremmo anche essere d’accordo. Il problema è che colpiscono il bersaglio sbagliato: i cittadini costretti a servirsi di una rete di mezzi pubblici assolutamente inadeguata”. Lo afferma il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che insiste: “Con i provvedimenti vessatori non si sono mai risolti i problemi. Ora siamo all’emergenza, dopo una cinquantennale politica tesa a privilegiare l’auto privata – e forse qualche grande industria nazionale un po’ di responsabilità ce l’ha – a tutto danno dei trasporti collettivi. Il capro espiatorio diventa l’automobilista che tutto farebbe, tranne andare al lavoro in macchina se la mobilità pubblica glielo consentisse. Altro scandalo cittadino – prosegue il presidente – è la vicenda dei bus elettrici, acquistati dal Comune, privi delle batterie e fermi nei depositi Atac, causa un appalto vessatorio che non include la dotazione delle stesse contestualmente all’acquisto dei mezzi. Chi ha stipulato tali contratti? Possibile che non esista una clausola di recesso? Roma Capitale, oltre al danno subisce anche la beffa – sostiene Maritato – in quanto il profondo rosso delle casse comunali non consente l’acquisto delle batterie. AssoTutela intende far luce su tale vergognosa situazione, che potrebbe configurarsi in un danno erariale, e andrà fino in fondo alla vicenda”, chiosa il presidente.

MEDICI FAMIGLIA, INTERROGAZIONE DI PALOZZI(FI): “ZINGARETTI ATTIVI VERIFICHE SU CONCORSO”
Ho depositato oggi un’interrogazione urgente sul concorso pubblico di medicina generale che tante critiche ha scatenato nel weekend appena trascorso. In particolare, a proposito della prova svoltasi a Roma e a cui hanno preso parte circa 1400 candidati per l’ammissione a 85 posti al corso triennale di formazione specifica, sono giunte segnalazioni, riportate successivamente sulla stampa, di presunte irregolarità – tutte ancora da confermare – denunciate da alcuni partecipanti. Per questo motivo, ho deciso di interrogare il presidente e commissario ad acta Nicola Zingaretti al fine di sapere se anche alla Regione Lazio siano pervenute comunicazioni di irregolarità relative alla prova svoltasi nella Capitale lo scorso 17 settembre; se intende attivare nell’immediato tutte le necessarie verifiche sulle procedure di selezione, sullo svolgimento della prova e sul controllo attuato dalle commissioni. Ricordo, inoltre, che il ministro della Salute Lorenzin ha già deciso di muoversi sul concorso di Medicina generale svolto in tutta Italia richiedendo agli Ordini dei medici regionali di inviarle tutte le segnalazioni. E’ doveroso che anche Zingaretti, nel caso specifico della nostra regione, si adoperi subito per chiarire la vicenda”. Così il consigliere regionale di FI, Adriano Palozzi.

CASA, PALOZZI(FI): “PIANO NON DA’ EGUALI DIRITTI AI CITTADINI”
Questo Piano Casa non ci piace. Manca di una strategia complessiva, è talmente incompleto e fumoso, che rischia di condurre a un utilizzo poco equilibrato dello strumento urbanistico. Il piano Casa, targato Zingaretti, infatti non lascia spazio a un sano sviluppo dei territori, non è utilizzabile da tutti i cittadini e con gli stessi diritti, partorendo così figli e figliocci. Temo inoltre che l’applicabilità di questo Piano Casa sarà fortemente limitata, per non dire azzerata, per tutti coloro che risiedono all’interno di un’area vincolata e magari vorranno apportare un piccolo ampliamento alla propria casa. Un’eresia se si pensa che lo stesso Piano Casa, invece, sembra consentire uno sviluppo eccessivo, quasi speculatorio, in altre zone non soggette a vincolo. Una contraddizione in piena regola. E’ più logico attribuire ai sindaci la facoltà di deliberare in quale area il Piano casa possa applicarsi, chiaramente nel rispetto dei pareri degli enti territoriali. Vincolare totalmente il Piano Casa a norme rigide significa renderlo inutilizzabile. E quindi tanto vale accantonarlo, facendo arrivare a scadenza naturale il vigente, al fine di non fornire false aspettative alla comunità. Che a tutti i livelli ha espresso la contrarietà allo strumento urbanistico del centrosinistra. Diamo dunque ai Comuni e anche agli Enti Parco, perché no, la possibilità di essere attori protagonisti, chiedendo loro di determinare in periodi certi e rapidi le aree in cui è permesso o meno lo sviluppo, e quindi l’applicabilità del Piano Casa”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Urbanistica, Adriano Palozzi durante l’odierna seduta di Consiglio regionale.

VILIPENDIO, PALOZZI(FI): “STORACE PROTAGONISTA DI FATTO ANACRONISTICO”
Francesco Storace processato per reato di vilipendio diventa protagonista di un fatto anacronistico, che non condivido e che ristringe significativamente il diritto di opposizione. Premettendo che la mia è una analisi puramente politica, pensare che una personalità sempre rispettosa delle istituzioni, come Storace, debba rischiare 5 anni di prigione per aver espresso una opinione politica, seppur forte, nei confronti del Capo dello Stato, mi sembra davvero insensato”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.

STRISCE BLU, PALOZZI(FI): “AULA GIULIO CESARE RESPINGA PGTU MARINO”
Già è insensato il varo delle nuove tariffe per il parcheggio a pagamento con l’aumento da 1 a 1,50 euro l’ora e la sospensione di quella agevolata giornaliera e mensile, figuriamoci adesso quanto possa prefigurarsi grottesco il piano generale del traffico urbano della Capitale, approvato dalla giunta e che andrà all’attenzione del Consiglio comunale di Roma. Il Pgtu di Marino prevede nei prossimi anni l’allargamento della sosta a pagamento nelle aree interne all’anello ferroviario. Davvero una proposta infelice, che punta soprattutto a dissanguare le tasche dei già bistrattati cittadini romani. Se la priorità è scoraggiare l’uso del mezzo privato per agevolare il trasporto pubblico, non ci siamo proprio. Prima di attingere al salvadanaio delle famiglie, è necessario che Marino e Improta ridiano dignità strutturale e funzionale a un tpl che, come testimoniato ieri dai media nazionali, è ancora in balia del degrado”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Mobilità, Adriano Palozzi.

AssoTutela

Piano di rientro: ora la Regione se la prende coi bambini

ASL RM D E MUNICIPIO X CANCELLANO UN SERVIZIO FONDAMENTALE: L’AMBULATORIO NELLE SCUOLE

“Ci auguriamo che ciò che abbiamo sentito sia soltanto una voce, una leggenda metropolitana. Se fosse vero, il paventato smantellamento dei presidi sanitari nelle scuole del litorale sarebbe un vero attentato alla salute e sicurezza dei ragazzi”. Lo sostiene il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato che chiarisce: “L’allarme arriva da alcuni rappresentanti dei comitati di quartiere e delle assemblee dei genitori ed è tutto da verificare ma AssoTutela sarà la prima in campo, per assicurare la permanenza di tali presidi. Non è concepibile che siano i docenti a somministrare farmaci e ad assistere gli scolari in caso di necessità. Con tutta la fiducia e il rispetto possibili per il corpo insegnante, noi sosteniamo che ciascuno deve fare il proprio mestiere. Asl e Regione in testa – incalza il presidente – e quindi, quali istituzioni preposte, debbono impegnarsi per assicurare la tutela della salute garantita dall’articolo 32 della Costituzione. La misura è colma, non è possibile che si arrivi addirittura a colpire i più piccoli e bisognosi di tutele. Il medico scolastico è stato, fino a qualche decennio fa, un punto di forza della nostra organizzazione. Piuttosto, ci dicano a quanto ammontano i costi degli ambulatori della Regione Lazio, Pisana e Garbatella, per non parlare di quelli dell’altro pezzo di ‘Casta’ di Camera e Senato. Siano privati loro – che se lo possono permettere – dell’assistenza immediata, non i bambini delle scuole”, conclude Maritato.

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