ROMA LATINA. AURIGEMMA(FI)”SU ARCEA REGIONE RISCHIA DANNO ERARIALE”
«Sono mesi che ho presentato interrogazioni per avere chiarimenti sulla vicenda della realizzazione della Roma Latina, di cui è concessionaria Arcea, società pubblico-privata, controllata con il 51% dalla Regione. Ma dalla Regione, silenzio assoluto; anche la audizione in commissione, da me richiesta, ha visto l’assenza dell’assessore alle infrastrutture. Un atteggiamento, ribadisco, che denota una grave mancanza di rispetto verso i cittadini. Premesso questo, è giusto ripercorrere l’intera vicenda. Molte regioni del nord, se pensiamo alla Lombardia o al Veneto, hanno realizzato importanti infrastrutture costituendo delle società pubblico-private, che consente alle stesse Regioni di incassare i soldi del pedaggio. Risorse preziose che possono essere reinvestite per le istanze della cittadinanza, come la sanità e i servizi sociali. Proprio su questa idea venne creata Arcea, che realizzò la progettazione dell’opera e ottenne il finanziamento dal Cipe (40% a fondo perduto). Adesso, ci sono state delle evoluzioni davvero incomprensibili. Infatti, il progetto redatto da Arcea è stato arbitrariamente messo a disposizione della Società Autostrade per il Lazio affinché la stessa organizzasse la messa in gara della concessione già detenuta da Arcea. In questo modo, verrebbe causata una perdita miliardaria nelle casse della Regione, poiché i proventi dei pedaggi non arriverebbero alla Regione. Quindi, in sostanza, sarebbe il privato in questo caso a usufruire del sostanzioso finanziamento del Cipe (ripetiamo, il 40% a fondo perduto). Risulta davvero assurda questa eventualità, della quale non comprendiamo i motivi, e soprattutto i vantaggi. Anche perché, proprio l’Ing. Avelardi di Autostrade per il Lazio, durante la commissione dell’aprile scorso, ha definito la concessione “la più lucrosa di tutte le concessioni in vigore”. Quindi, noi insistiamo su questo passaggio: perché la Regione Lazio, o meglio i cittadini, devono essere privati di guadagni cosi consistenti che potrebbero essere reinvestiti nei settori nevralgici? Soprattutto, di fronte ad un finanziamento così cospicuo del Cipe, perché i guadagni devono andare al privato? Noi restiamo convinti che qualora si procederà su questa strada, si rischierà di creare un danno alle casse della Regione e anche un danno erariale per i mancati introiti per l’Ente. Inoltre, in questi anni si sono aperti vari contenziosi che hanno visto la Regione soccombere, per quasi 100 milioni di euro. Proprio in tal senso, ci chiediamo per quale motivo la Regione, con una delibera di Giunta, abbia deciso di farsi carico di tutti questi contenziosi. Ci auguriamo che alle nostre domande e perplessità, il Presidente Zingaretti ci risponda, magari prima dell’intervento di qualche tribunale, come avvenuto nei giorni scorsi per il caso del centro Audiomedical al Nuovo Salario. In caso di mancate risposte, valuterò l’eventualità di richiedere un intervento degli organi di controllo, a tutela dei cittadini della nostra Regione, soprattutto considerate le parole dell’Ing. Avelardi: “si tratta della più lucrosa delle concessioni in vigore». Lo dichiara il consigliere di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma
ROM, PALOZZI(FI): “NON SI FERMANO GLI ATTI CRIMINALI A CASTEL ROMANO”
“Vorrei esprimere la mia solidarietà al vigilantes che – come riportato da notizie stampa – è stato aggredito venerdì da alcuni residenti del campo rom di Castel Romano per poi finire all’ospedale con lesioni e traumi. Si tratta di un episodio indecente, agghiacciante e purtroppo non nuovo all’interno dell’insediamento attrezzato, situato a due passi dalla via Pontina. Già la scorsa estate si erano verificati gravi atti di microcriminalità, quali incendi dolosi, devastazioni di natura vandalica e faide familiari che avevano messo a ferro e fuoco i moduli abitativi del villaggio: il tutto di fronte all’immobilismo istituzionale dell’allora neoeletto sindaco di Roma. Castel Romano è solo la punta dell’iceberg delle vuote politiche di integrazione totalmente toppate dal sindaco e dai suoi adepti. I cittadini romani sono esausti e chiedono a gran voce un’inversione di rotta tesa alla piena sicurezza cittadina e alla pace sociale. Ma l’esperienza ci ha oramai dimostrato che la convivenza con un’etnia che ha usi e costumi troppo differenti dai nostri è impossibile perché, a quanto sembra, siamo soltanto noi a tentare un’integrazione che i nomadi rifiutano sistematicamente con il loro stravagante e irrispettoso stile di vita. E Marino oltretutto perde tempo a pensare come è meglio chiamare i nomadi, i quali, a dir la verità, di nomade hanno davvero poco visto che dalla Capitale non hanno nessuna intenzione di sbaraccare”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
SANITA’/INFERMIERI, PALOZZI(FI): “CATEGORIA IN DIFFICOLTA’, REGIONE FACCIA LA SUA PARTE”
“Oggi si celebra la Giornata internazionale dell’Infermiere, una data importante per focalizzare l’attenzione su una risorsa vitale per il comparto sanitario del nostro territorio. Una categoria, quella infermieristica, costretta ad operare tra turni massacranti e instabilità contrattuale: una realtà allarmante a cui purtroppo nemmeno il Lazio sfugge. Fa bene il sindacato Nursind a spronare continuamente la Regione affinché tale questione professionale sia contestualizzata nel quadro delle attività della sanità laziale, ridando così valore al sacrificio di numerosi operatori che ogni giorno si immolano per garantire cure assistenziali proficue e costanti. Auspico che anche il presidente Zingaretti, a tutt’oggi incastrato in un piano di rientro che lascia dubbi e perplessità, se ne accorga tutelando i sacrosanti diritti della professionalità infermieristica”. Così il consigliere regionale e coordinatore FI per la Provincia di Roma, Adriano Palozzi.
REGIONE. GRAMAZIO (FI)”ZINGARETTI TACCIA. REGIONE IMMOBILE”
«Accodandosi alla schiera di molti esponenti del suo partito, anche Zingaretti si iscrive al movimento dei “lacchè” di Renzi. Purtroppo per noi e per i cittadini, il Lazio non ha “cambiato verso”. Quella di Zingaretti è una Regione in cui entrano a spinta un esercito di trombati della politica, con stipendi da favola. E’ una Regione senza idee che non sa cosa fare per la sanità, negando il diritto alla salute dei suoi cittadini. E ancora. E’ una Regione che non ha un piano per gestire il ciclo dei rifiuti, danneggiando l’ambiente e i territori; una Regione che non investe nel trasporto pubblico, penalizzando le fasce deboli e i pendolari. E’ una Regione ferma sulle infrastrutture che uccide ogni giorno le aziende del territorio e il suo sviluppo. Oggi Renzi ha un “ruffiano” in più, e i cittadini del Lazio tante speranze in meno. Grazie Zingaretti». Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Luca Gramazio.
ACEA. QUARZO (FI)”MARINO E’ RIUSCITO A TRASFORMARE ANCHE LE NOMINE IN FARSA”
“Il sindaco Marino, dopo aver rassicurato l’opinione pubblica e i gruppi consiliari che non ci sarebbero stati più episodi analoghi a quelli che hanno portato alla nomina dell’ ad di Ama e del capo della Polizia municipale, ha per l’ennesima volta effettuato una scelta dissennata in completa solitudine. Se ne assuma la responsabilità, rinunci alla nomina di Irace e si dimetta da Sindaco. Si è veramente superato il limite del ridicolo”. Lo dichiara il Capogruppo capitolino di Forza Italia Giovanni Quarzo.
ROMA-LATINA, GRAMAZIO (FI)” REGIONE NON SI NASCONDA E FACCIA CHIAREZZA”
«Zingaretti faccia chiarezza sulla vicenda Arcea e sulla realizzazione della Roma Latina. Condivido le perplessità del collega Aurigemma, soprattutto risulta grave l’assenza dell’assessore durante la seduta di commissione dell’aprile scorso. L’amministrazione regionale eviti di nascondersi e fornisca risposte chiare, in merito ad un’opera fondamentale per il nostro territorio». Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Luca Gramazio.
SALARIO ACCESSORIO. AURIGEMMA (FI)”MARINO SI ASSUMA SUE RESPONSABILITA’
«Il sindaco Marino continua a scaricare responsabilità sugli altri. Sul salario accessorio, ha gestito la vicenda con superficialità e pressappochismo. Non può e non deve accampare la benchè minima scusa. Non ha fatto nulla in questi dodici mesi, collezionando soltanto figuracce. Abbiamo più volte affermato che è arrivata l’ora di staccare la spina; adesso chiediamo al Pd, che già in pratica ha lasciato solo il sindaco, un gesto di responsabilità chiudendo quest’esperienza amministrativa. Marino è abbandonato anche dai suoi, oltre ad essere lontano dalle istanze dei cittadini». Lo dichiara il consigliere di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma
Salario Accessorio, Cantiani «Marino taccia, fa più bella figura»
«Marino irritato? Problemi suoi. Non interessa a nessuno il suo stato d’animo: a questa città interessano solamente quelle soluzioni che è un anno che non arrivano. Sul salario accessorio ha creato un problema grave a 24 mila dipendenti, non lo ha affrontato quando doveva e poteva per giocare con le sue poltroncine, in maniera indegna, e oggi fa anche il risentito? Taccia. Fa più bella figura. Non scriva altre pagine nel peggior capitolo di amministrazione pubblica della storia di questa Repubblica». Lo dichiara il consigliere di Roma Capitale Roberto Cantiani.