EUROPEE, SIMEONE(FI) “SPACCATURA EVIDENTE TRA PD NAZIONALE E ZINGARETTI”
«L’indiscrezione sull’eventuale assenza di Zingaretti all’evento del 22 maggio – alla presenza del Premier Renzi – rivela una spaccatura evidente tra le diverse anime del pd, e soprattutto tra il partito a livello nazionale e l’amministrazione regionale. Una frizione che viene sentita soprattutto dai cittadini del Lazio, visto che il centrosinistra in questi quindici mesi ha perso più tempo a discutere che a governare. Una tensione che, purtroppo, ricade sui nostri territori, ancora in attesa di risposte». Lo dichiara il consigliere di Forza Italia della regione Lazio Giuseppe Simeone.
SANITA’. AURIGEMMA(FI)”MENTRE ZINGARETTI TAGLIA NASTRI, LISTE D’ATTESA INFINITE”
«Mentre Zingaretti continua con i suoi annunci e con la politica dei nastri da tagliare – proprio oggi ha inaugurato il Villaggio salute donna in occasione della 15.esima edizione della “Race for the Cure” – continuano i gridi d’allarme delle parti sociali, associazioni consumatori, categorie e dei consiglieri regionali d’opposizione che, al di là del proprio schieramento, continuano a manifestare i propri dubbi su una gestione superficiale e poco concreta per quanto riguarda la sanità: settore molto delicato per i nostri cittadini.
Nei mesi scorsi abbiamo evidenziato alcune criticità come la chiusura di importanti poli ospedalieri o di reparti, in particolare in Provincia, dietro la trasformazione in Case della Salute; oppure il caso dell’Audiomedical Center a Roma (centro per l’autismo rivolto ai bambini, che rischiava la chiusura). Si tratta di scelte incomprensibili che porteranno sì a una riduzione dei costi, ma allo stesso tempo creeranno dei disagi ai territori in termini di offerta.
Oggi, leggiamo su un autorevole quotidiano romano un’altra notizia allarmante, che non fa altro che confermare le nostre preoccupazioni: le liste d’attesa infinite. Come riportato, si attenderebbe anche un anno per una tac e per una mammografia. E nei grandi ospedali, non si prenderebbero appuntamenti: agende chiuse per quasi tutti gli esami diagnostici. Tra l’altro, è una pratica vietata.
Vista la realtà e le problematiche emerse, sarebbe il caso che il Presidente Zingaretti venga immediatamente in commissione sanità regionale per spiegarci come intende affrontare questa situazione. Noi abbiamo dimostrato senso di responsabilità, spesso fornendo anche soluzioni, ma oramai siamo inascoltati.
Lo stesso Renzi ha ritenuto opportuno non invitare Zingaretti sul palco il 22 maggio, alla chiusura della campagna elettorale del Pd. E il Presidente della Regione, per giustificare la sua assenza il 22, dichiarava di essere impegnato in comizi e incontri al di fuori del Lazio. Vorremmo ricordare al Presidente che il suo compito dovrebbe essere quello di affrontare le tante tematiche che attendono una risposta, invece di andare in tour elettorale. Zingaretti, lo ripetiamo: i problemi non si risolvono tagliando i nastri». Lo dichiara il vice presidente della Commissione Salute della regione Lazio Antonello Aurigemma.
EUROPEE, AURIGEMMA (FI) “RENZI CERTIFICA FALLIMENTO GIUNTA ZINGARETTI E MARINO”
«La mancata presenza del Presidente della regione Lazio e del sindaco di Roma alla chiusura della campagna elettorale del Partito democratico prevista per il 22 maggio, alla presenza del Premier nonché segretario del pd, non fa altro che certificare, da parte del loro partito, il fallimento della giunta regionale e capitolina di centrosinistra. D’altronde è sotto gli occhi di tutti, da un lato l’immobilismo della regione Lazio che ormai è ferma ad un anno di annunci; dall’altro l’incapacità dell’amministrazione capitolina, riscontrabile in qualsiasi settore. Anche i dati e i numerosi sondaggi del Pd a Roma e nel Lazio – peraltro commissionati dallo stesso centrosinistra – sono in totale controtendenza rispetto ai dati nazionali.
A nulla sono valsi gli annunci fatti da autorevoli esponenti del Pd laziale e romano per cercare di mettere una toppa all’esclusione da parte di Renzi dei due governatori dall’evento del 22. Tra l’altro, sono annunci che nonfanno altro che confermare quello che i cittadini già riscontrano quotidianamente: l’incapacità della sinistra di governare. Bene fa Zingaretti a tenere comizi o manifestazioni, come da lui stesso annunciato, al di fuori della Regione. Anzi, per il bene dei nostri territori ci auguriamo che la resa dei conti, che già da tempo sembra essere partita all’interno del pd locale, possa dopo le elezioni europee portare allo “scioglimento” delle due amministrazioni, per poter consentire ai cittadini di avere un governo regionale e comunale, non solo capace ma anche duraturo e in grado di risolvere i problemi del territorio, soprattutto in questo particolare momento di crisi. I cittadini non possono pagare sulla loro pelle l’immobilismo delle giunte di centrosinistra dovute alle spaccature interne al partito Democratico». Lo dichiara il consigliere di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma
EUROPEE. GRAMAZIO (FI)”PER PD NAZIONALE ZINGARETTI E’ UN “DANNO”»
«Con l’assenza del Presidente della Regione alla manifestazione del 22 maggio, il Premier e Segretario del Pd nazionale certifica il fallimento dell’amministrazione Zingaretti, incapace di andare oltre agli annunci. Che, adesso, sembrerebbe essere addirittura “dannoso” comunicativamente. E a nulla servono le difese da parte degli esponenti locali, utili solo a peggiorare la situazione». Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Luca Gramazio
Sicurezza, Cangemi (Ncd) «Grazie a Polizia Locale per intervento a Anagnina»
«Ora attendiamo piano Alfano per archiviare lassismo Marino». «Un grazie, sentito, alla Polizia Locale, che ogni giorno si spende per Roma e i cittadini. Oggi ha ripristinato sicurezza e decoro ad Anagnina, dove a un passo da una scuola materna era sorto, ancora una volta, un insediamento abusivo». E’ quanto dichiara il consigliere Ncd della Regione Lazio, Giuseppe Emanuele Cangemi.
«Non stupisce, purtroppo – prosegue – con l’amministrazione immobile di Marino, simili fenomeni stanno purtroppo tornando all’ordine del giorno, ovviamente sulla pelle dei cittadini e, nel caso specifico, di bambini, famiglie e operatori. Marino ha praticamente azzerato i fondi per la sicurezza, archiviando quel percorso virtuoso che aveva permesso a Roma di vedere crescere la sicurezza. Siamo sicuri però che grazie al piano per la sicurezza promosso dal ministro Alfano sarà possibile dare un nuovo cospicuo giro di vite sul tema che restituirà ai cittadini una città più serena. Marino dunque alzi bandiera bianca: anche su questo tema la sinistra si è dimostrata ampiamente lacunosa».
FORI, QUARZO – VELOCCIA «MARINO RIDICOLO PRIMA AFFRONTI EMERGENZE POI PENSI A VIA DEI FORI»
«Marino, purtroppo per Roma, ha passato il limite del ridicolo. Esistono delle priorità consistenti, reali, tangibili e sotto gli occhi di tutti. E che fa il peggior amministratore della storia? Ritorna ancora e ancora sull’ideologico progetto di pedonalizzazione di via dei Fori. Una follia, soprattutto per il tempismo, visto che la Capitale d’Italia affonda in emergenze di ogni tipo: rifiuti non raccolti per le strade, differenziata in crisi, dipendenti comunali sul piede di guerra, Polizia Locale in subbuglio, abusivismo che dilaga, illegalità, degrado, traffico, tpl non funzionale alle istanze di una capitale. Eppure Marino, in un’area già interessata dai lavori di restauro del Colosseo, già interessata da quelli per la realizzazione della Metro C – di cui il termine di consegna è assolutamente una incognita – decide che la prima priorità per la città è quella di stravolgere la viabilità del cuore di Roma, mettendo sotto schiaffo i residenti di quei quartieri dove piomberanno centinaia di migliaia di auto. Via Nazionale, ad esempio, sarebbe invasa da vetture pubbliche e private il cui smaltimento sarebbe difficoltoso e i disagi sulle spalle di chi abita in quel versante. Quindi, Marino faccia una cosa utile per tutti: affronti i drammi che un anno di suo immobilismo ha prodotto. Poi, e solo dopo attenta valutazione, promuova un confronto con tutte le realtà interessate, a partire dai comitati di quartiere per procedere con un progetto che oggi, così, non è condivisibile né per metodo né per tempistica». È quanto dichiara il capogruppo FI di Roma Capitale,Giovanni Quarzo, e il presidente del Comitato Via Labicana Celio, Marco Veloccia
EUROPEE, QUARZO (FI) «MARINO COMMISSARIATO DA RENZI, IMPOSSIBILE ANDARE AVANTI COSI»
«Che Renzi non voglia Marino – e Zingaretti – sul palco di piazza del popolo il 22 maggio la dice lunga. Sullo stato di salute del Pd, esploso in milioni di pezzi; sui rapporti tra i vertici del Pd nazionale e quelli locali, tesi evidentemente allo spasimo; sul tipo di “rivoluzione” che investirà comune e regione appena si chiuderanno le urne delle europee. L’evidenza è una soltanto: Renzi, con questi signori, non sembra voler aver proprio nulla a che fare. Forse saranno pesate le impuntature prese da Marino in troppe occasioni, l’atteggiamento da uomo solo al comando che non parla con i suoi e che non è stato recuperato nemmeno con il “gioco della sedia” fatto con le poltrone di Acea. Peccato che in questi giochini di potere ci vada di mezzo Roma. Marino – e Zingaretti – è commissariato da Renzi. Non crediamo che la Capitale possa essere governata così». Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia di Roma Capitale, Giovanni Quarzo
TURISMO. GRAMAZIO(FI)”E’ MARINO CHE DEVE ANDARSENE, NON LA LUPA”
«Eliminare la Lupa dal brand di Roma Capitale?Non scherziamo. E’ Marino che deve andarsene e non la Lupa, che rappresenta il simbolo della nostra città, apprezzata da turisti di tutto il mondo». Lo dichiara il Capogruppo di Forza Italia della regione Lazio Luca Gramazio
ROMA LIDO. AURIGEMMA (FI)”PRIVATIZZAZIONE PORTEREBBE ALTRI 500 ESUBERI”
«Apprendiamo da un autorevole quotidiano locale della Capitale che il centrosinistra vorrebbe privatizzare la tratta Roma-Lido, vendendola ai francesi di Ratp Dev per un importo di circa 250 milioni. Sembra che l’unico problema delle maggioranza di centrosinistrasia quello di verificare se sia più opportunoaffidare il servizio al privato o lasciarlo al pubblico. Nessuno però pensa ai dipendenti di Atac che lavorano su quella tratta: giusto per ricordare parliamo di circa 500 persone che, in caso di privatizzazione, si andrebbero a sommare ai 323 esuberi già certificati da Atac. Inviterei i novelli “privatizzatori” a concentrarsi di meno sulle vendite dei gioielli di famiglia e ad essere più attenti ai livelli occupazionali e alle conseguenti ricadute di spericolate e avventate operazioni di mercato, poco opportune. Semmai privatizzino le linee di periferia, poco commerciali e poco fruite, oppure il trasporto ferroviario regionale, che sono servizi in perdita e sui quali sarebbe opportuno investire per migliorare la qualità dell’offerta. Inoltre, risulta davvero inopportuno dover apprendere tali indiscrezioni dalla stampa, senza che ci sia stato il minimo confronto nelle sedi competenti, su un argomento cosi delicato e importante». Lo dichiara il consigliere di Forza Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma
EUROPEE, ABBRUZZESE (FI) «POLEMICA CERTIFICA ALLONTANAMENTO NEL PD»
«La polemica incastellata dal Pd sulla presenza o meno di Zingaretti alla manifestazione del 22 è la certificazione dell’allontanamento della sinistra nazionale da quella locale. Le cose stanno così: a Roma il Pd è ampiamente spaccato, e le cronache politiche quotidiane lo certificano ampiamente. Dopo l’endorsement di Zingaretti a Renzi dell’altro giorno – quando il governatore ha sottolineato che la Regione avrebbe cambiato verso, anche se siamo ancora fermi alla sua immaginazione – oggi i renziani prenderebbero le distanze. Inutile che Zingaretti e i suoi gonfino il petto e levino gli scudi: le bacchettate arrivano dall’alto e sono pesanti. Se ne facciano una ragione». E’ quanto dichiara il consigliere FI della Regione Lazio, Mario Abbruzzese.