SICUREZZA, PALOZZI (FI): “GOVERNO ASCOLTI ISTANZE UOMINI POLIZIA”
“Voglio esprimere piena solidarietà agli uomini della Polizia di Stato, che oggi hanno manifestato insieme ai sindacati davanti al Viminale per chiedere il rispetto dei diritti lavorativi e la tutela della dignità professionale. Richieste meritorie e sacrosante, che il governo purtroppo fatica da mesi a recepire. Lo dimostra l’imbarazzante volontà di tagliare risorse e uffici nel comparto della sicurezza collettiva. Non è certamente questa la strada per migliorare le condizioni di lavoro di chi quotidianamente rischia la vita a protezione della vivibilità dei nostri territori. Per una volta il premier Renzi non si nasconda e dimostri che la sicurezza e le forze dell’ordine sono priorità nazionali da difendere e valorizzare”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
OSPEDALE ANZIO-NETTUNO, PALOZZI (FI): “MARTEDI’ INCONTRO CON DG ASLRMH. URGONO SOLUZIONI CONCRETE E CONDIVISE”
“Sono molto preoccupato per la delicata situazione sanitaria, in cui versa l’ospedale Riuniti di Anzio-Nettuno. Una realtà complessa, in cui la mancanza di personale sanitario rappresenta il maggiore ostacolo a mantenere attivi i servizi primari all’interno del polo nosocomico. Per questa ragione, insieme a numerosi esponenti politici locali, che hanno fortemente a cuore il destino del Riuniti, abbiamo tempestivamente interessato il direttore dell’AslRmH, Fabrizio D’Alba, che si è reso disponibile a un incontro martedì mattina presso la sede Asl di Albano Laziale. L’obiettivo prioritario è discutere del presente e del futuro dell’ospedale. In primis chiederemo il potenziamento del reparto d’emergenza e il rafforzamento del personale sanitario, costretto in questi giorni a far fronte con dedizione e sacrificio al vigoroso afflusso di utenti, dovuto al periodo estivo. Inoltre avanzeremo a D’Alba le nostre proposte sulla programmazione futura del Riuniti. All’incontro con i vertici Asl auspichiamo la presenza di comitati cittadini e presidi locali, che tanto si stanno battendo per la tutela del polo ospedaliero di Anzio-Nettuno, Sono convinto, infatti, che il dialogo rappresenti l’arma migliore per trovare insieme soluzioni efficaci e condivise. L’incontro di martedì con il direttore D’Alba, che ringrazio per la disponibilità dimostrata, dunque sia un importante passo verso quel tavolo di concertazione, che punti a fornire risposte serie e tese a risolvere l’emergenza del Riuniti. Nel frattempo lunedì sarò al fianco dei miei colleghi regionali di Forza Italia e degli esponenti FI di Anzio e Nettuno per un sopraluogo all’ospedale”. Così il consigliere regionale e coordinatore FI per la Provincia di Roma, Adriano Palozzi.
ATAC, PALOZZI (FI): “IL DOPPIOGIOCHISTA MARINO SEMBRA RESUSCITATO DALL’OLTRETOMBA”
“Fanno sorridere per non piangere gli annunci spot, lanciati a raffica in queste ore dal sindaco Marino, dopo la riunione avuta con il presidente Zingaretti. Marino che ammette il proprio fallimento nelle politiche di mobilità, Marino che chiede a Improta di formalizzare le dimissioni, Marino che vuole una inversione di tendenza nel comparto Tpl, Marino che intende ricapitalizzare Atac e ne chiede il cambio di CdA. Insomma il sindaco pare svegliatosi da un letargo istituzionale, che dura due anni. Ma che non può e non deve cancellare tutte le inefficienze della giunta di centrosinistra, da lui guidata con superficialità e inconsistenza amministrativa. Una realtà che il sindaco non può pretendere di far sparire con una bacchetta magica o con una conferenza stampa, in cui fa il duro. Questo doppiogiochismo politico, queste prese in giro nei confronti delle famiglie romane devono finire, l’unico cambiamento serio e utile alla città è alla poltrona più alta del Campidoglio. Il moribondo Marino, che oggi sembra resuscitato dall’oltretomba, farebbe bene a dimettersi”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Trasporti, Adriano Palozzi.
Roma: Calabria (Fi), Renzi la smetta con i ‘penultimatum’, ora decida
“Il Pd sta mettendo in scena una inaccettabile commedia delle parti sulle spalle di Roma. Da una parte Renzi che ogni volta lancia un penultimatum a Marino. Dall’altra, il Sindaco della Capitale che se ne inventa sempre una nuova pur di tirare a campare. Stavolta fa l’americano e sfodera il ‘programma di mid term’. Fino alla prossima gaffe, fino al prossimo scivolone. Basta. Di quante dimostrazioni di incapacità ha bisogno Renzi per mettere la parola fine ad un’esperienza che sta affossando la Capitale?“. Lo dichiara, in una nota, la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria.
Il leader dei referendum elettorali degli anni 90, Mario Segni, intervenuto a “La Storia Oscura” trasmissione condotta da Fabio Camillacci su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, commenta la nuova legge elettorale dicendo: “La riforma del Senato elettivo voluta da Matteo Renzi e dal Pd è una ‘riformetta’ una riforma mediocre. L’Italicum ha parecchi difetti e soprattutto mantiene questa larga parte di candidati cosiddetti ‘nominati’ dall’alto, dalle segreterie dei partiti e inseriti nelle liste bloccate. Sarebbe opportuno tornare alle preferenze. Però devo ammettere che questa nuova legge elettorale ripristina in pieno il meccanismo maggioritario attraverso il doppio turno. Cioè in qualche modo l’Italicum ripristina la regola del referendum del 93; insomma, siamo tornati a oltre 20 anni fa non è che siamo andati avanti”.
“Se l’intercettazione su Crocetta non esiste l’Espresso deve chiudere e il suo direttore deve venire a zappare la vigna con me. Comunque le intercettazioni vanno usate sempre con le molle. Berlusconi tradito da Verdini? Chi la fa l’aspetti: è stato ripagato con la stessa moneta che utilizzava quando andava alla ricerca dei traditori dell’Italia dei valori“.
Stamattina l’ex magistrato Antonio Di Pietro è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso del format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Sul caso Crocetta, Di Pietro ha le idee chiare: “Crocetta ha detto che è il più grave attentato alla democrazia nella storia repubblicana? Io, in quanto a tentativi di delegittimazione, insulti e diffamazione credo di non essere secondo a nessuno, però mi sono sempre difeso all’interno del sistema processuale portando prove e controprove e facendo condannare tutti, anche il padreterno Berlusconi, per diffamazione. Sul caso Crocetta bisogna vedere come stanno i fatti. L’espresso scrive una cosa che se non fosse vera dovrebbe portare alla sua chiusura. Non è possibile trattare così le persone se non si ha la sicurezza di ciò che viene scritto. Detto questo, se il fatto è veramente avvenuto, è talmente grave che Crocetta dovrebbe andarsene subito. Anche perché è un Governatore che parla molto e conclude poco“.
Sull’uso delle intercettazioni Di Pietro prova a fare chiarezza: “Sul piano tecnico ci sono tre ipotesi: o l’intercettazione non esiste e un giornalista si fida della fonte sbagliata. O magari l’intercettazione è illegale, fatta senza l’autorizzazione della Procura, e questo dimostra dimostra da una parte che chi l’ha fatta ha commesso un reato gravissimo, dall’altra che qualcuno al telefono dice delle cose inaccettabili. La terza è l’ipotesi più plausibile: in una inchiesta così complessa sono state fatte migliaia e migliaia di intercettazioni, chi le ha sbobinate si è concentrato sulle più importanti, le altre sono rimaste nell’ambito della polizia giudiziaria, qualcuno le ha sentite e le ha riferite, facendo un atto gravissimo, raccontando di un atto coperto da segreto istruttorio. Bene ha fatto Crocetta a denunciare l’Espresso: il fatto è così delicato che non ci può nascondere dietro il segreto giornalistico. Se l’intercettazione non esiste e l’Espresso si è fatto abbindolare da qualcuno, deve chiedere scusa e poi chi lo dirige deve venirmi ad aiutare a zappare la vigna. Io sono stato molto lontano dalle intercettazioni quando ero magistrato. Richiedono un grande utilizzo di personale e poi sono equivocabili. Vanno prese con le pinze, sempre“.
Alcuni magistrati abusano dell’utilizzo di intercettazioni telefoniche. Di Pietro lo lascia intuire: “Qualche magistrato è malato di protagonismo? Una volta qualcuno mi rinfacciò di aver creato i Dipietrini. Il problema è questo: una cosa è partire da una notizia di reato e sviscerarla, altra cosa è ricercare la notizia di reato“.
Su mafia capitale e la proposta di Rosi Bindi: “Questa idea di mettere la badante a un sindaco non mi piace. O uno riesce a governare o si torni a votare per dare ai cittadini la possibilità di esprimersi“.
Su Verdini che ha detto addio a Berlusconi: “Io e Berlusconi siamo stati tra quelli più traditi. La canzone di Razzi? Non l’ho sentita, ma voglio dire una cosa. Berlusconi viene ripagato con la stessa moneta che ai tempi ha utilizzato quando andò alla ricerca dei traditori dell’Italia dei Valori, quando prese Razzi e Scilipoti. Chi la fa l’aspetti. De Gregorio? Almeno lui, furbacchione, ha confessato prima che qualcuno lo beccasse. Dice di aver avuto l’illuminazione del signore, probabilmente, invece, ha avuto l’illuminazione di San Vittore…“
Fabrizio Panecaldo, Capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, durante il format ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.
Su Santa Maria della Pietà: “Tecnicamente quella approvata nei giorni scorsi è una delibera ma nella sostanza è una mozione che invita la Regione a conferire parte del bene per attività culturali e invita all’istituzione di un ostello e di un’area verde che sono attesi da anni. Roma ha bisogno di un ostello della gioventù permanente che possa ospitare migliaia di giovani non solo durante il Giubileo. C’è stato un comunicato che qualcuno ha frainteso pensando che da parte della regione ci fosse stato un passo indietro o un voler rimarcare la proprietà. Sulla proprietà però non ci sono dubbi. In quel comunicato si afferma invece una cosa molto importante cioè che a settembre si darà l’avvio al processo che porterà alla realizzazione dell’ostello. I tempi sono strettissimi speriamo di fare tutto per il Giubileo.”
Sulle affermazioni del premier Renzi rivolte a Marino: “Renzi dice una cosa di buon senso, ai cittadini non interessano le discussioni ma i servizi. C’è letteralmente anche un’incapacità da parte dell’amministrazione di comunicare. Pensate al tema dei rifiuti, se si mettono insieme i fatti compiuti da questa amministrazione, alla fine non si potrà non convenire sul fatto che la strada che si sta percorrendo è quella giusta. Abbiamo chiuso la discarica di Malagrotta e abbiamo cominciato a fare passo dopo passo la raccolta differenziata. Abbiamo fatto un piccolo miracolo. Roma in termini assoluti è la città che fa più raccolta differenziata in Europa. Ora c’è la farse due che prevede un ulteriore efficientamento della macchina e la pulizia delle strade. Come la faremo? Con strumenti antichi ma che hanno bisogno di molta politica, faremo la pulizia meccanizzata togliendo le macchine dalle strade. Le persone ti misurano sul dato emergenziale e chiaramente la città oggi è più sporca rispetto al passato. Questa amministrazione ha rotto le balle a tante categorie.”
Sulla situazione Atac: “Due anni fa chiesi al sindaco di commissariare l’Atac, e lo facevo alla luce di quello che era accaduto negli ultimi anni. Le strade possibili erano due, quella del commissariamento o quella politica sicuramente più impervia e dura. Per portare poco più di cento persone dai servizi amministrativi a quelli di controlleria e biglietteria c’è voluto tanto tempo. Per ritornare ad avere orari compatibili con le esigenze della città c’è un braccio di ferro ancora in corso. Però per la prima volta Roma scende sotto i 150 milioni di indebitamento. Prevediamo il pareggio di bilancio per il 2016. Anche in questo caso si inizia dalla testa del problema che vuol dire rimettere in piedi un’azienda ma la gente poi ti misura da quanto va veloce l’autobus. La fase due riguarderà proprio l’efficienza del servizio. Sono ottimista sul fatto che le metropolitane ricominceranno a viaggiare in tempi decenti con meno problemi di quanti ce ne sono in questi giorni e che qualche sospetto ce lo danno. Ma questo significa che siamo nella direzione giusta, non è facile cambiare certe abitudini.”
Sul rapporto tra PD e SEL a Roma: “A parte gli screzi che ci sono ogni tanto, SEL ha votato tutti gli atti insieme alla maggioranza e il PD tutti gli atti con SEL. Ieri c’è stato un momento di tensione, Sel non è entrata in aula, ci siamo parlati, è rientrata e abbiamo votato due delibere importanti. Non è un divorzio, è quello screzio che c’è e fa che bene anche tra moglie e marito. Se tutti andassero d’accordo ci sarebbe il sospetto che una metta le corna all’altro.”