SANITA’, PALOZZI (FI): “SU ASL CONSIGLIO REGIONALE SNOBBATO”
“In tema sanità Nicola Zingaretti ancora una volta se la canta e se la suona. È di ieri l’annuncio del presidente della Regione in merito al decreto di modifica dei programmi operativi che prevede l’accorpamento delle Asl Rm C e Rm B. Una decisione delicata e complessa che, come nella tradizione del peggior Zingaretti, avviene al di sopra di qualsiasi confronto istituzionale con il Consiglio regionale, di fatto snobbato su una questione che avrà un impatto non indifferente sulle famiglie capitoline. Un atteggiamento autoritario e irrispettoso da parte di chi solo a parole fa della trasparenza il proprio cavallo di battaglia. La cosa buffa, inoltre, è che la maggioranza di centrosinistra esulta alle dichiarazioni zingarettiane, rinunciando impietosamente a esercitare la propria funzione di controllo sull’esecutivo regionale: funzione fondamentale attribuita dalla legge e delegata dal popolo. Non permetteremo che questo scempio democratico vada avanti”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
“Tagli alla sanità favoriscono i soliti noti. Per risparmiare si combatta la sanità corrotta anzichè penalizzare i cittadini“. Lo ha detto l’On. Maria Lucia Lorefice (M5S) ai microfoni della trasmissione “Genetica oggi”, condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
“I tagli alla sanità vengono presentati come risparmi, ma si tratta del solito giochetto di parole –ha affermato Lorefice-, si tratta di veri e propri tagli. Il termine “risparmio” serve a far digerire un po’ di più la cosa. Quelli che ci guadagneranno saranno sempre i soliti: la sanità privata e le assicurazioni. I tagli che verranno fatti non riguarderanno mai i dirigenti, ma i servizi per i cittadini. Per risparmiare il Governo dovrebbe fare la lotta alla corruzione, perché attualmente si perdono tantissime soldi per colpa della corruzione. Quegli stessi soldi potrebbero essere rinvestiti in sanità. I tagli che verranno fatti non riguarderanno mai i dirigenti, ma i servizi per i cittadini. I dirigenti dovrebbero essere scelti sulla base delle competenze e non su nomina politica come fu proposto da Giulia Grillo“.