“Il Governo li chiama risparmi ma ha tagliato 2 miliardi e mezzo alla sanità pubblica. Corruzione virus diffuso a tutti i livelli, è lì che si deve intervenire“. Lo ha detto Giulia Grillo, deputata del Movimento 5 Stelle, ai microfoni della trasmissione “Genetica oggi”, condotta da Andrea Lupoli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
“Tagli o risparmi alla Sanità? Li possono chiamare come vogliono -ha affermato Grillo-. Il dato di fatto è che quest’anno abbiamo 2 miliardi e mezzo in meno rispetto al finanziamento previsto in legge di stabilità. Ci saranno sicuramente minori servizi ai cittadini. Quando parliamo di corruzione in Sanità, il termine sembra ristretto rispetto alla fenomenologia degli atti illeciti che vanno a pesare sulle casse dello Stato. Non solo le tangenti, anche gli sprechi sono corruzione. Ci sono delle aree grigie su cui lo Stato e le Regioni non riescono a intervenire perché mancano i sistemi per efficientare questa spesa. Bisogna incrociare i dati per capire chi ci guadagna e chi ci perde. Purtroppo questa specie di virus della corruzione che si è diffuso a tutti i livelli, non è solo un fatto che riguarda la politica. Tutti i cittadini dovrebbero impegnarsi e denunciare tutto il marcio che vedono. Molto spesso anche soggetti che dovrebbero tutelare le regole, si trovano ad infrangerle”.
COTRAL, CORRADO (M5S): ZINGARETTI DOVREBBE DIMETTERSI
“Dagli atti dell’inchiesta di Mafia Capitale continuano ad emergere dettagli dell’intromissione della politica al soldo del Mondo di Mezzo. L’articolo pubblicato oggi dal Messaggero non si basa sul verbale dell’interrogatorio di un arrestato, che potrebbe essere interessato a sviare le indagini, ma sulla denuncia di un consigliere di amministrazione di Cotral a seguito di presunte intimidazioni da parte anche di consiglieri regionali. I fatti riportati nell’articolo, qualora confermati, sarebbero gravissimi quindi ci attendiamo chiarimenti da parte dei due presidenti di commissione che, nell’attesa, dovrebbero lasciare i propri incarichi“. Così in una nota Valentina Corrado, capogruppo del M5S in Regione.
“Zingaretti dovrebbe dimettersi, non solo perché Lena e Ciarla sono colleghi di partito, ma perché anche in questo caso emergerebbe il ruolo del suo fiduciario Venafro, ennesimo segno dell’influenza del suo capo di gabinetto nella gestione degli appalti – continua Corrado – Non bisogna aspettare il processo per accorgersi che i cittadini laziali, nonostante un appalto milionario, viaggiano a bordo di mezzi sporchi e insicuri, tra ritardi, cancellazioni e avarie né che la Giunta in questi due anni non ha fatto nulla oltre promettere nuovi poltronifici e cambiare membri dei Cda, in una partita a scacchi da cui la legalità e il rispetto del bene pubblico, se continuiamo così, non possono che uscire sconfitti“.
PATTO STABILITÀ, ANCI: GARANTIRE UTILIZZO INTEGRALE SPAZI CONCESSI A COMUNI
‘Porre in essere, e nei giusti tempi, tutte le iniziative necessarie per garantire l’utilizzo integrale degli spazi finanziari concessi ai Comuni dal ‘Patto verticale incentivato’. È questa l’istanza avanzata ieri dall’Anci e condivisa dal Governo nel corso di una riunione tecnica in Conferenza Unificata. Lo scopo dell’incontro, richiesto dall’Associazione, era proprio quello di evitare che anche nel 2015 si ripetano i casi di mancata redistribuzione degli spazi finanziari tra gli enti locali attraverso gli strumenti offerti dalla normativa“. Così una nota dell’Anci.
“In particolare – aggiunge – è stato sottolineato che il cosiddetto ‘Patto verticale incentivato‘ che permette alle Regioni di attribuire spazi finanziari a Comuni e Province sulla base di un finanziamento statale di circa un miliardo, risulta attualmente inutilizzato per circa il 60% nel caso delle Province e delle Citta’ metropolitane 2015 e per circa un terzo nei confronti dei Comuni. Nel complesso si tratta di un ammontare di spazi finanziari pari a ben 500 milioni di euro. La distribuzione finora avvenuta ha seguito i restrittivi criteri a suo tempo indicati dalla Legge di stabilità e poi – opportunamente – ampliati al complesso delle spese per investimento con il decreto ‘Enti locali’, il cui termine scade a fine mese“.
“L’Anci ha sostenuto, in primo luogo – prosegue la nota – la necessità che tutte le Regioni attivino nei pochi giorni a disposizione le procedure per l’assegnazione di tutti gli spazi disponibili, favorendo nei rispettivi contesti territoriali la soddisfazione delle esigenze di investimento con maggiore grado di effettiva realizzabilità. L’Anci ha inoltre ravvisato la necessita’ di assicurare strumenti di redistribuzione, anche innovativi, nel caso di parziale utilizzo degli spazi gestiti dalle Regioni, nonche’ di evidenza di ulteriori e pressanti esigenze. Alle risorse che rischiano di rimanere inutilizzate si dovrebbe aggiungere un ulteriore contributo statale, al fine di far fronte in tempi brevi e comunque entro il mese di ottobre alle esigenze specifiche emerse nel corso del 2015 – in particolare dalle Città metropolitane e dai Comuni gravati da oneri eccezionali – che non hanno potuto trovare soddisfazione attraverso gli strumenti ordinariamente disponibili. I punti sottoposti all’attenzione dei Ministeri coinvolti e delle Regioni hanno trovato ampia condivisione e nei prossimi giorni verrà valutata ogni possibilità di intervento anche sulla base di un monitoraggio territoriale su base regionale, relativo alla dimensione delle richieste degli enti locali e dell’utilizzo delle risorse residue“.
“Negli anni scorsi – conclude – il contributo in eccesso fornito dal comparto comunale è stato cospicuo, per effetto – in particolare – dell’incertezza indotta dalle continue modifiche delle norme finanziarie e della conseguente impossibilita’ di programmare adeguatamente la gestione di cassa. L’Anci ritiene essenziale che nelle attuali condizioni di sofferenza finanziaria tutti i soggetti preposti alla gestione del Patto di stabilita’ assumano responsabilmente ogni iniziativa necessaria per il pieno utilizzo delle risorse disponibili“.
FORMAZIONE, ZINGARETTI: RIDURRE SPAZI SOLITUDINE GIOVANI IN PASSAGGI IMPORTANTI
“Anche questa iniziativa si inserisce in un rapporto molto concreto che si sta intensificando con ‘La Sapienza’. Abbiamo un obiettivo, che è quello di ridurre gli spazi solitudine che i ragazzi e le ragazze incontrano in alcuni passaggi importanti della loro vita“. Così il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, in occasione della firma del protocollo d’intesa con il Rettore dell’Università ‘La Sapienza’ per promuovere l’offerta formativa dell’ateneo sul territorio. Ad esempio, “quando si conclude il ciclo universitario, ci si trova di fronte alla solitudine rispetto all’ingresso nel mondo del lavoro – ha sottolineato -. Solitudine poi nel momento delicatissimo della scelta del percorso universitario. Dobbiamo eliminare il rischio di uno spazio di solitudine per cui la scelta diventa poco consapevole. È giusto che questa cortina, che di fatto esiste, tra istruzione superiore e ciclo universitario venga meno”. Con il protocollo “offriamo un passaggio di staffetta“. Infine, “il secondo motivo di questa firma è che vogliamo offrire un’indicazione: se è possibile si continui lo studio nella forma più consapevole. Costruire ponti tra luoghi della formazione, a mio giudizio, – ha concluso Zingaretti – rappresenta un’attenzione e darà risultati importanti“.
COTRAL, SBARDELLA: ZINGARETTI IMPARI AD ASCOLTARE
“Le notizie riportate oggi dalla stampa sulle vicissitudini di Cotral non mi stupiscono più di tanto. Sono mesi che le opposizioni ripetono a Zingaretti di buttarci un occhio. Ma non sono bastate le interrogazioni, i comunicati stampa o le audizioni per smuoverlo“. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale Pietro Sbardella: “Superfluo ricordare la difficoltà con la quale si è risposto alla mia richiesta di accesso agli atti, su cui dovrò peraltro tornare per la mole ingiustificata di omissis apposti ai documenti, o per incompletezza dei documenti forniti. A nulla è valso il richiamo a garantire il controllo delle opposizioni con la presenza di figure di garanzia negli organi di amministrazione o di vigilanza contabile, come prassi consolidata di ogni precedente legislatura, disattesa dalla recente assemblea dei soci che ha rinnovato gli organi. Nello specifico dell’appalto oggetto di polemica, a niente è servito, ad aprile in audizione, sollevare al Segretario generale della giunta e alla responsabile della centrale acquisti rilievi tecnici che avrebbero suggerito di procedere ad una verifica di compatibilità con i requisiti previsti dall’Anac. Insomma Zingaretti non ascolta le opposizioni, spesso nemmeno la sua maggioranza consiliare, ed ormai non di rado è costretto ad affrontare il problema solo per l’intervento di qualche altro organo dello Stato. Continuo a non voler pensare male ma, se è in buona fede, a Zingaretti consiglio un check up completo dei rapporti con le opposizioni prima della ripresa dei lavori.
Ormai sappiamo – conclude Sbardella – che per lui è quasi contro natura, ma in fondo basterebbe veramente poco: il rispetto dei ruoli, ed imparare ad ascoltare. Magari eviterà almeno qualche figuraccia“.
L. ELETTORALE. GASPARRI: PREMIO A COALIZIONE È FATTO DEMOCRATICO
“La questione della revisione dell’Italicum si pone perché c’è il rischio che un partito del trenta per cento possa egemonizzare le istituzioni, ottenere uno spropositato premio di maggioranza, condizionare l’elezione degli organi di garanzia e, quindi, tenere sotto scacco la Repubblica. Di questo si sta discutendo sotto il profilo del sistema. E Forza Italia, ponendo tale questione, deve tenere distinta l’azione per la ricostituzione di un’area politica di centrodestra dal confronto sulle regole. L’Ncd, che sta ponendo il problema del ritorno al premio di coalizione, potrà in futuro decidere se allearsi con il centrosinistra o con il centrodestra. Ma è proprio il ritorno al premio di coalizione che consentirà la formazione di aggregazioni che potrebbero conseguire il premio di maggioranza sulla base di un più ampio consenso democratico nel Paese. Non avremmo un’evidente distorsione e non avremmo il rischio di una vittoria al ballottaggio di movimenti di protesta che manderebbero in crisi il sistema. Renzi, infatti, sottovaluta la possibilita’ di una sua sconfitta da parte di movimenti sfascia carrozze qualora il confronto al ballottaggio fosse tra la sua arroganza, minoritaria, e proposte che potrebbero raccogliere, in un secondo turno, voti di protesta della più varia provenienza. La discussione quindi, che non solo Forza Italia ma che ora anche altri politici di altre aree stanno aprendo sul ripristino del premio di maggioranza alla coalizione nella legge elettorale, è questione fondamentale per un sistema democratico serio ed equilibrato. Si discuta subito di questo. Il tema delle alleanze andra’ affrontato in altro momento e in altre sedi“. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (Forza Italia).