giovedì 21 Novembre 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

D’accordo con Franceschini, bisogna salvaguardare diritti dei turisti. Sindacati e Ministero troveranno accordo, dobbiamo evitare che questi fatti si ripetano”.Lo ha detto Luigina Di Liegro, assessore al turismo del Comune di Roma, ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, in merito alla chiusura dei siti archeologici più importanti della capitale per un’assemblea sindacale dei lavoratori.
Sono d’accordo con Franceschini sul fatto di inserire musei e luoghi della cultura nei servizi pubblici essenziali –ha affermato Di Liegro-. Quello che è accaduto oggi al Colosseo non è di nostra competenza, ma del ministero del turismo e dei beni culturali. Bisogna trovare modalità che salvaguardino i diritti dei turisti che arrivano. Sono molto sensibile anche alle esigenze dei lavoratori, che però dovrebbe consentirci in una fase molto delicata della ripresa della nostra economia, di discutere in modo sereno per capire come poterci venire incontro. Sono convinta che sia i lavoratori sia i sindacati sia il ministro Franceschini troveranno una soluzione”.
Evitare nuovi stop. “Andando avanti –ha affermato Di Liegro- capiremo che se vogliamo sviluppo economico sostenibile in questa città dobbiamo investire nel turismo. Andiamo avanti, accogliamo i nostri turisti con serietà e facciamo in modo che tornino a Roma. Nel futuro potremo ovviare a queste problematiche, voglio essere positiva perché se tutti noi capiamo cosa c’è in ballo faremo la nostra parte. Solo 2 giorni e mezzo di permanenza dei turisti a Roma? Chi viene dai paesi asiatici, dall’America, viene in Italia anche per visitare altre città. Non dò molto peso a queste statistiche. Noi dobbiamo fare in modo che i turisti che arrivano, abbiano poi voglia di ritornare”.


Gianluca Peciola (consigliere comunale di Sel) è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia, su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, per presentare il suo libro “Il sindaco Marino e la grande corsa”.
“Nel mio libro –afferma Peciola- racconto la fine di un’esperienza politica, quella di un governo della città di centrosinistra, con Sel e Pd insieme. Il nostro patto iniziale puntava sulla discontinuità col passato, la lotta alla partitocrazia, l’attacco alla rendita e alla cementificazione, ecc… Questo ciclo è finito con quello che io chiamo il golpe di Luglio”.
Il sindaco Marino – sottolinea Peciola- non riesce ad avere una sintonia affettiva con la città. Basti pensare anche allo scontro durissimo con il Mef e con i dipendenti pubblici. Sarebbe bastato il dialogo fra le parti per non arrivare a questo scontro. Il Pd romano così come quello nazionale aveva degli interlocutori economici tradizionali, tutto questo è stato smontato dal sindaco e dal suo approccio solitario. Io credo che Marino questo lo abbia fatto bene in alcuni casi e male in altri. A Roma non si può essere come è Marino, bisogna essere in sintonia con i bisogni dei romani, con le forze sane di Roma. Lui è una persona profondamente onesta, estraneo a certi meccanismi della politica tradizionale, ma temo che in certi casi stia facendo danni che si potrebbero rivelare permanenti, ad esempio per quanto riguarda la scuola e i dipendenti pubblici”.
Se Marino si ricandidasse? In questo momento, per come sono i rapporti con lui, vedo difficile che Sel possa appoggiarlo”, ha concluso Peciola.

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