COMUNE, PALOZZI (FI): “PER MARINO UNICA STRADA “POPOLARE” E’ DIMISSIONI”
“Anche oltreoceano non si fermano le deliranti digressioni dialettiche di Ignazio Marino. Parlando oggi alla Temple University di Philadelphia, l’incorreggibile sindaco di Roma ha ammesso di aver preso spesso strade poco popolari. Un autogol indiretto per il primo cittadino, che evidentemente inizia a rendersi conto del dissenso delle famiglie capitoline contro le sue politiche sterili e inefficaci. Tuttavia un consiglio per intraprendere una strada certamente più “popolare” possiamo darglielo: Marino imbocchi la via delle dimissioni. Sono convinto che i romani sapranno apprezzare”. Così il consigliere regionale FI, Adriano Palozzi.
NCC, PALOZZI (FI): “ENNESIMA BOCCIATURA PER IL CAMPIDOGLIO”
“Ormai le bocciature del Tar Lazio sulle politiche di mobilità del Campidoglio non si contano davvero più. Oggi il tribunale amministrativo ha annullato la delibera capitolina che regolamenta l’accesso nel territorio di Roma Capitale degli Ncc autorizzati dal Comune di Fiumicino e riguardanti il collegamento con l’aeroporto. Una bacchettata senza “se” e senza “ma”, quella dei giudici amministrativi, che decreta impietosamente il fallimento dell’amministrazione capitolina nel comparto della mobilità”. Così il consigliere regionale FI e vicepresidente della commissione Mobilità, Adriano Palozzi.
Il Senatore Gian Marco Centinaio, Capogruppo Lega Nord al Senato, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
L’algoritmo di Calderoli per elaborare gli emendamenti. “Il discorso dell’algoritmo –ha spiegato Centinaio- era un progetto su cui Calderoli stava lavorando da molto tempo. Questo algoritmo è stato eleborato da uno staff di persone che hanno competenze in materia. In occasione del pasticcio sulle riforme costituzionali, abbiamo deciso di provarlo e vedere se funzionava. Sono tutti emendamenti che hanno un senso, non sono stupidate. E’ proprio questo il problema per il Governo, perchè con questi emendamenti potremmo continuare il dibattito sulla riforma all’infinito. Vuol dire che non stiamo facendo ostruzionismo a caso, i nostri emendamenti hanno un contenuto”.
Riforme costituzionali. “Questa riforma del Senato –ha affermato Centinaio- è nata pasticciata l’anno scorso, è proseguita tale alla Camera, e in questo momento sta portando ad un centralismo dello Stato e un’organizzazione delle due camere che a noi non piace. Meglio abolire il senato, piuttosto che farlo diventare un dopolavoro per 100 consiglieri regionali. Non è vero neanche che si risparmia. Se si vuole riformare il Senato ok, ma questa riforma non ha assolutamente senso. Sulle regioni si sta facendo ancora peggio. Secondo me c’è un’idea di snaturare le regioni e togliergli le competenze. Se la regione Lombardia decide di fare una riforma che non piace al Presidente del consiglio, lui la può annullare perché l’ultima parola spetta a lui. Fra un po’ di tempo farà come con le province, le toglierà perché non servono a niente. Facendo questo ragionamento arriverà a dirci che anche lui non serve a niente e deve essere mandato a casa”.
Senato terreno di scontro tra Renzi e minoranza Pd. “Questa –ha spiegato Centinaio- è l’ennesima prova di forza che c’è all’interno della maggioranza e del pd, Renzi ha forzato la mano perché c’è una minoranza interna al partito che ha mostrato i muscoli, anche se non li ha. Il senato si trova così ad essere campo di battaglia di questo risiko tra maggioranza e minoranza Pd. Con il nuovo centro destra che sta a guardare, perché tanto accetta tutto quello che fa Renzi”.