sabato 23 Novembre 2024,

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Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

scritto da Redazione
Roma&Lazio. La politica, le opinioni, i fatti

FI, PALOZZI: “TUTTO PRONTO PER ‘PRIMA FESTA AZZURRA’ AD ANZIO”

“È tutto pronto per la “Prima Festa Azzurra”, organizzata dal coordinamento provinciale di Forza Italia che ho l’onore di guidare da ormai un anno e mezzo. Questa attesa manifestazione, che si svolgerà sabato 10 e domenica 11 ottobre alla Pinetella di Anzio in via Roma, rappresenta una grande novità per il nostro partito sul territorio metropolitano e si pone come fondamentale momento di riflessione politica ma anche di socialità e confronto, da condividere con i nostri elettori. E’ infatti la prima volta che, in provincia di Roma, FI organizza una iniziativa di questa portata: un’occasione importante per dialogare insieme sul futuro del nostro partito e, più in generale, del centrodestra. Il segno tangibile che FI, in questo delicato contesto politico, sta operando con convinzione per il radicamento sui territori e per il bene della comunità. E, quindi, sono sicuro che ad Anzio saremo in tanti per una ‘duegiorni’ di convegni, dibattiti, incontri e momenti conviviali. Per sabato autorevoli esponenti del nostro partito (amministratori locali, consiglieri metropolitani e regionali, parlamentari ed eurodeputati) hanno assicurato la propria presenza alle due tavole rotonde: alle ore 10, si parlerà di “Immigrazione e sicurezza: due facce della stessa medaglia” e, alle ore 15, de “Il centrodestra: la centralità del territorio e dei cittadini per un nuovo futuro”. Inoltre, alle ore 18, la diretta della partita Azerbaigian-Italia su maxischermo. Nella giornata di domenica, inoltre, sono previsti, alle ore 10, la presentazione del ”Documento Programmatico FI della Provincia di Roma” e, alle ore 12.30, l’intervento telefonico del presidente Silvio Berlusconi. Dunque, tanti gli appuntamenti per la “Prima Festa Azzurra”, da noi fortemente voluta per creare un canale di dialogo preferenziale con le famiglie e con i territori. In questo senso, mi preme rivolgere un sentito ringraziamento a tutti coloro, simpatizzanti e quadri locali, che assieme al coordinamento provinciale hanno lavorato e stanno lavorando con impegno e passione per l’ottima riuscita dell’evento”. Così il coordinatore Fi per la Provincia di Roma, Adriano Palozzi.

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AZUNI (SEL) A RADIO CUSANO CAMPUS: “MARINO HA EREDITATO UNA SITUAZIONE DISASTROSA, A BREVE USCIRANNO ALTRE COSE SULL’AMMINISTRAZIONE ALEMANNO”

Gemma Azuni, consigliera comunale a Roma in quota Sel, è intervenuta su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) nel corso del programma “Ho Scelto Cusano”, condotto da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia.

Gemma Azuni è apparsa contrariata commentando le presunte dimissioni del sindaco Marino: “E’ vero che Marino si è fatto tanti nemici tra i poteri forti. Ora sto andando in Campidoglio, faremo una riunione per capire come procedere”. Azuni ammette: “Marino ha ereditato da Alemanno una situazione disastrosa, ci sono altre cose che presto usciranno fuori sull’amministrazione Alemanno e su cui chi di dovere sta indagando. Certo è che ci aspettavamo da Marino un qualcosa di diverso”.
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ISIS, MARIO GIRO (SOTTOSEGRETARIO AL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI) A RADIO CUSANO CAMPUS: PER COMBATTERE IL TERRORISMO GIUSTO COINVOLGERE IRAN E RUSSIA. FINALMENTE RUSSI E AMERICANI SI PARLANO
 
Mario GIro, sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri, è intervenuto su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), nel corso del format “Il Mondo è Piccolo”, condotto da Fabio Stefanelli.
Il sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri è tornato sul discorso tenuto da Renzi davanti all’Assemblea delle Nazioni Unite: “Il suo è stato un intervento molto apprezzato dai presenti. La posizione italiana viene sempre riconosciuta come equilibrata. Renzi ha parlato molto bene anche dell’aspetto che riguarda la questione rifugiati, trovando molto consenso in ambito internazionale”.
Il Governo rivendica per l’Italia un posto da membro non permanente nel consiglio di sicurezza. Mario Giro, sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri, sottolinea: “Il Consiglio di Sicurezza è il luogo dove si prendono le decisioni finali, soprattutto sulle crisi, viene convocato continuamente per seguire le varie crisi e i vari conflitti, noi siamo presenti in media nel Consiglio ogni dieci anni, ora per due anni speriamo di essere presenti. Questa è una campagna competitiva, bisogna avere il consenso degli altri Paesi. Noi siamo per una riforma che tenga in considerazione più i membri elettivi”.
Mario Giro, sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri, ha poi detto la sua sulla questione legata all’Iraq: “La posizione del Governo Italiano sulla vicenda è che si tratta di una non notizia. L’Italia è già presente nella coalizione ed ha già quattro aerei lì. Mi sembra che il fatto geopolitico più importante non è questo ma è legato al recente intervento russo nella contesa siriana direttamente sul terreno. Questo è davvero importante. Il Governo pensa, e lo dice da due anni, che bisogna coinvolgere l’Iran e la Russia nella situazione della questione siriana. L’Italia su questo è sempre stata chiara e questo non ci viene riconosciuto. Finalmente russi e americani si parlano, c’è voluta questa mossa di Putin affinché ciò avvenisse. Il problema siriano non si risolve solo attraverso la forza militare, serve un negoziato politico volto a concentrarsi contro l’unico soggetto che non potrebbe dialogare con nessuno e cioè contro l’Isis”.

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MFIA CAPITALE, AVV. DIDDI (LEGALE BUZZI) A RADIO CUSANO CAMPUS: “SENTENZA FASCIANI ALLA MANO, VI SPIEGO PERCHE’ BUZZI NON PUO’ ESSERE CONDANNATO PER MAFIA”
Alessandro Diddi, avvocato difensore di Salvatore Buzzi, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it) , per fare il punto della situazione del suo assistito a meno di un mese dall’inizio del processo legato a Mafia Capitale.
Spiega Diddi: “La nostra non sarà una difesa show, ci dobbiamo difendere da un’imputazione di mafia quindi dobbiamo dimostrare che non esiste alcun tipo di condizionamento della pubblica amministrazione. Abbiamo necessità di dimostrare che nessuna istituzione si è sentita intimidita nell’azione amministrativa. Dobbiamo dimostrare che nessuno di questi organi sia stato intimidito o minacciato da Buzzi. La scelta che è stata fatta nel caso di Alemanno è molto significativa, lui non risponde del reato di associazione di stampo mafioso, il fatto che per lui sia venuta a cadere questa accusa è un vantaggio anche per Buzzi. Come è possibile che Buzzi abbia agito da mafioso mentre Alemanno nel fare certe cose non era consapevole di favorire un’associazione di stampo mafioso?“.


L’Ambasciatore Domenico Vecchioni è intervenuto ai microfoni della trasmissione “La storia oscura”, condotta da Fabio Camillacci su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it).
Vecchioni, che ha prestato servizio anche presso la Nato e il Consiglio d’Europa, ha commentato la situazione in Medio Oriente, dove l’Italia potrebbe presto intervenire con bombardamenti contro le postazioni dell’Isis.
Il pericolo della bomba nucleare fatta in casa esiste –ha affermato Vecchioni- e bisogna fare molta attenzione perché nel momento in cui un gruppo terroristico riuscisse a creare un ordigno del genere, immaginiamo il potere ricattatorio che potrebbe avere. Il paradosso è che tutti vogliono lottare contro l’Isis, ma per motivi diversi. Riguardo i possibili bombardamenti italiani contro lo Stato Islamico credo che, dato che già siamo in Iraq con i nostri aerei, tanto vale che partecipiamo anche noi ai bombardamenti. E’ una questione politica: o si sceglie di non stare lì, oppure si sceglie di avere una partecipazione attiva, accettando i maggiori rischi a cui si va incontro anche in termini di operazioni terroristiche. E’ importante che si abbia coerenza politica”.


Da Radio Cusano Campus un vero e proprio viaggio in Via Camassei, il fortino della droga a Tor Bella Monaca, la piazza di spaccio più grande del Lazio. Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, conduttori del format ECG Regione, in onda su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, hanno raccolto le voci e le testimonianze disperate di alcuni tra gli abitanti di Via Camassei, ostaggio di degrado, criminalità e spacciatori.
Io a voi giornalisti non dico proprio niente, già una volta ho fatto una denuncia, sono finito sul giornale e non solo non è cambiato niente, ma poi se la sono presa anche con me. Ho subito diverse ritorsioni per aver raccontato alla stampa cosa accade qui. Mi spiace, non parlo“, dice un anziano esasperato a cui tremano le mani. “Qui è tutto uno schifo, ormai è tutta Roma che va male“, gli fa eco una signora, che aggiunte: “Qua spacciano a qualsiasi ora del giorno e della notte, io non esco mai dopo una certa ora e per fare qualunque cosa mi faccio accompagnare da mio marito“.
Una madre è disperata ma rivendica con orgoglio: “Crescere mio figlio davanti a quello che ogni giorno vediamo semplicemente affacciandoci dalla finestra o uscendo di casa è stato difficilissimo. Qua si barricano nei palazzi, è pieno di spacciatori, uno ha provato a chiedermi di potersi appostare sulla mia finestra, ma io gli ho detto di no. Denunciare? Ho paura, io qua ci devo vivere. Però voglio dire una cosa: qua a Tor Bella Monaca c’è anche tanta gente onesta, che vive dignitosamente e lavora. E quando si legge che durante i blitz in cui la polizia arresta qualche spacciatore, la gente scende in casa per rivoltarsi, non è vero. Magari a fare resistenza sono i familiari o gli amici degli arrestati, ma noi gente per bene siamo con la polizia. Anzi, certe cose dovrebbero avvenire più spesso“.
Gli abitanti di Via Camassei, però, non hanno molta fiducia nelle forze dell’ordine: “Certi blitz non servono a nulla, perché arrestano due o tre pesci piccoli ma non cambia mai niente. Qua la manovalanza criminale è enorme. Servirebbe una reazione sociale, non solo operazioni di polizia che a volte rischiano di essere più mediatiche che altro“.
Un ragazzo racconta: “Certe volte gli spacciatori si barricano dentro ai palazzi per sfuggire agli arresti e per uscire di casa dobbiamo chiedere una sorta di permesso. Una volta hanno nascosto dosi di cocaina nella cassette delle lettere. Da quel momento in poi la polizia ce le ha distrutte e ancora oggi nel mio palazzo non c’è una cassetta delle lettere. Non puoi denunciare, qua vincono sempre loro. Facile dire che bisogna denunciare quando poi si vive altrove. Io ogni sera qua ci devo tornare a dormire“. Gli fa eco una sua coetanea: “Ma qua nessuno riesce a vincere contro lo spaccio, pretendete che uno prenda e denunci tutti da solo? Così poi oltre a vivere in mezzo agli spacciatori magari rimane pure invalido“.

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