MAFIA CAPITALE, NASO (AVVOCATO DI CARMINATI) SU SUBURRA: FILMETTO, AMENDOLA ROZZO E BECERO, AD INTERPRETARE PERSONAGGIO ISPIRATO A CARMINATI AVREI VISTO MEGLIO UN KIM ROSSI STUART
Giosuè Bruno Naso, legale di Massimo Carminati, è intervenuto su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) nel format ECG Regione condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, per fare il punto sul processo che prenderà il via il prossimo 5 novembre.
Naso non le manda a dire alla procura: “Il punto non è semplice da farsi, vi sono delle situazioni che ancora debbono essere definite. Noi abbiamo ricevuto un provvedimento di natura ordinatoria emesso soltanto dal presidente del collegio con il quale ci si informava che il processo avverrà attraverso il sistema delle videoconferenze. Tutti gli imputati non potranno essere in aula ma saranno collegati tramite un sistema di videoregistrazione. Ci è stato inoltre comunicato che il calendario prevede da novembre a luglio 2016 quattro udienze a settimana. Il processo si svolgerà, tranne la prima udienza, nell’aula bunker di Rebibbia. Davanti ad un provvedimento del genere è evidente che si vuole trattare questo processo come se fosse diverso dagli altri e questo è il frutto di una meditata strategia mediatica posta in essere dalla Procura, perché questo processo in realtà è di una banalità sconcertante. Tutti i difensori sono allarmati, se venisse data attuazione a queste disposizioni il diritto di difesa degli imputati sarebbe vanificato e soprattutto trenta quaranta avvocati dovrebbero chiudere lo studio, per occuparsi solo del processo legato a mafia capitale. Questa fretta ha una sola spiegazione, quella di evitare la scarcerazione per scadenza termini che matureranno per alcuni a maggio e per altri a novembre. Arrivare alle scarcerazioni per decorrenza dei termini, però, sarà inevitabile“.
Naso attacca la procura e accusa il sistema in cui viene usata la carcerazione preventiva: “Questo rischia di essere un processo senza difesa per gli imputati. La mia affermazione è grave, ne sono consapevole, ma è grave anche negare la presenza fisica degli imputati in aula, negandogli un contatto diretto ed immediato con i propri difensori. Questo significa che la difesa non potrà contare sull’apporto diretto del proprio assistito, che attua una difesa di natura sostanziale, perché nessuno più dell’imputato può sapere come stanno le cose. Non si può fare un processo a tappe forzate quando si è perso un anno nella inerzia più totale. Dal trenta maggio ci si è convocati per la prima udienza sei mesi dopo. Questo per una studiata strategia della procura che vuole esasperare la custodia cautelare degli imputati. E’ ovvio che una lunga carcerazione, durante la quale non avviene nulla, non si compiono atti istruttori finalizzati a chiarire le cose, è fatta di proposito per far stare le persone in carcere a marcire. Questo è un costo enorme anche per il contribuente. Ci si dimentica la presunzione di non colpevolezza prima di una sentenza passata in giudicato. La custodia cautelare dovrebbe essere una eccezione rispetto alla regola, qui si sono sovvertiti completamente i principi fondamentali della giustizia, contestando questa risibile associazione di stampo mafioso a reati comuni e purtroppo diffusi, quali la corruzione o la turbativa d’asta“.
Naso ribadisce che Carminati stavolta non utilizzerà il diritto di rimanere in silenzio, ma parlerà davanti al Giudice: “Io non vedo Carminati da agosto, è a Parma in carcere in regime di 41bis. Ho il privilegio di difendere una persona intelligente, che sa riconoscere al proprio difensore quella competenza professionale che gli ha fatto guadagnare la sua fiducia, quindi farà quel che gli suggeriremo noi difensori a seconda delle esigenze che il processo potrà offrire. Carminati quindi parlerà con il Giudice, tenendo conto ovviamente di quello che produrrà il dibattimento“.
Naso e la sua lista dei testimoni: “La mia è molto meno corposa rispetto a quella che stanno preparando alcuni colleghi. La difesa di un imputato, secondo me, si attua attraverso un controesame dei testimoni del pubblico ministero. Noi ci dobbiamo confrontare con forti pregiudizi accusatori. Il processo che vorrebbe accusa e difesa sulla stessa linea non può prescindere da un giudice assolutamente terzo. Questo, da venticinque anni a questa parte, non si è ancora mai verificato. Il giudice non è terzo, il giudice è sbilanciato verso le ragioni dell’accusa ed è intimamente convinto di perseguire lo stesso scopo che persegue il pubblico ministero e quindi vede la difesa come un qualcosa che abbia il proposito di ostacolare la loro azione. Il giudice, invece, più della verità e della giustizia si dovrebbe preoccupare della legalità del procedimento. Il giudice dovrebbe essere il tutore della legalità“.
Il legale di Carminati non risparmia critiche al giornalista Lirio Abate, che per primo parlò dei quattro re di Roma: “Non è facile resistere a questo can can mediatico che non è casuale, ricordate l’articolo di Abate sull’Espresso sui quattro Re di Roma? Meriterebbe il Pulitzer per le sue capacità divinatorie, con due anni di anticipo ha previsto tutto, Fasciani, Senese, Carminati e i Casamonica. Come mai i giornalisti comuni queste doti non ce l’hanno?”
Naso su Suburra: “Ho chiesto scherzando a De Cataldo che un giorno dovrà pagarci i diritti d’autore. So che il personaggio Samurai dovrebbe rievocare la figura di Carminati. La scelta di Amendola però non mi sembra azzeccata. Amendola è immediato, un po’ grezzo, un po’ greve. Carminati è più raffinato, più meditato, più fine, anche fisicamente. Da ragazzo era molto bello. Nell’interpretarlo avrei visto bene un Kim Rossi Stuart. Amendola nelle interpretazioni che va a fare è sempre, un po’ becero. Non credo però che un filmetto come Suburra possa influenzare i giudici nel processo. Voglio sperare proprio che questo non accada. Siamo nelle mani di giudici professionali, di persone che si possano fare influenzare da un filmetto. Non ho alcuna preoccupazione di tal genere. In aula comunque riusciremo a far cadere l’accusa di mafia“.
OMICIDIO DI SERENA MOLLICONE. ANTONIO TURRI (PRES. ASS. I CITTADINI CONTRO LE MAFIE E LA CORRUZIONE) A RADIO CUSANO CAMPUS: “SERENA E IL BRIGADIERE SANTINO TUZZI UCCISI DA UN SISTEMA MAFIOSO”
Una petizione online per dire “no” all’archiviazione delle indagini sul delitto di Serena Mollicone, la 18enne uccisa ad Arce (Frosinone) nel 2001. Guglielmo Mollicone, padre della vittima, per evitare l’archiviazione del caso si è affidato all’ex commissario di Polizia Antonio Turri presidente dell’associazione ‘I cittadini contro le mafie e la corruzione’.
Turri, intervenuto ai microfoni della trasmissione “La Storia Oscura” su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), ha affermato: “Serena Mollicone è stata uccisa da un ‘sistema mafioso’, cioè un ‘sistema’ fatto di mafia, corruzione e criminalità-politica. Il carteggio investigativo che poi confluisce nel fascicolo processuale a mio avviso parla chiaro: delimita i contorni della vicenda perché è una tipica storia del territorio di Arce, della storia criminale di quel territorio, di una mafiosità intesa come omertà totale, come cultura del classico ‘io mi faccio i fatti miei’ per evitare di mettersi contro i potentati anche quelli ridicoli locali. Per questo ritengo che è lì che bisognava e bisogna ancora cercare chi ha ucciso Serena Mollicone. Qualcuno, molto esperto del campo, ha camuffato la scena del crimine per depistare le indagini cercando di mettere una pietra tombale sulla vicenda. Questo è altrettanto grave quanto l’omicidio. Questo tentativo però non è riuscito del tutto grazie alle parole del brigadiere Santino Tuzzi il quale nel 2008 alla procura di Cassino rivelò che vide Serena entrare nella caserma dei carabinieri di Arce il giorno stesso della scomparsa della ragazza il primo giugno 2001. Qualche giorno dopo Tuzzi si suicidò in circostanze misteriose. Per tutto questo diciamo ‘no’ all’archiviazione del caso. Per firmare la petizione online basta andare su Google e cercare ‘petizione giustizia per Serena Mollicone’”.
Torino, il Consigliere Comunale Maurizio Marrone, di Fratelli d’Italia, racconta a Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, perché ieri ha reagito provocatoriamente ad una manifestazione di alcuni rom sotto gli uffici del comune.
“C’erano alcuni rom, portati dagli esponenti dei centri sociali, che manifestavano per il diritto alla casa, ovvero per mantenere in un residence in cui il Comune li sta tenendo a spesa pubblica. Sta scadendo un appalto da 5 milioni che gli ha permesso di vivere in social housing fino a questo momento e loro vorrebbero continuare a vivere in un residence gratis. A Torino abbiamo 8000 sfratti all’anno, 4000 famiglie in emergenza abitativa lasciate senza casa popolare e poi si spendono 5 milioni per mettere questi zingari in residence sociali, lì parcheggiati, forse anche per il business di certe associazioni. Io ho voluto solo manifestare che l’unica soluzione per il problema rom sono i rimpatri, per questo ho lanciato dal balcone alcuni volantini con gli orari dei pullman per la Romania“.
Spiega ancora Marrone: “Vengono qui a provocare e a insultare, quindi devono anche stare allo scherzo. Loro ritengono di essere discriminati ma in Italia c’è razzismo al contrario. Se sei italiano in emergenza abitativa devi dimostrare un sacco di cose per avere assistenza, se sei rom invece lo Stato ti prende subito in braccio“.
Marrone è stato multato di 50 euro: “Mi hanno fatto la multa perché ho sporcato per terra. Sul verbale c’è scritto proprio ‘multato per aver steso al suolo dei volantini recanti gli orari per la partenza verso la Romania’. Lo rifarei subito, questo verbale lo incornicerò a casa mia. Quei rom sono stati mandati sotto al comune da alcune associazioni e da alcune cooperative“.
Marrone racconta poi il suo rapporto con Giorgia Meloni: “Qualcuno la vorrebbe candidata come Sindaco di Roma? Io spero che lei resti leader della destra a livello nazionale. E’ il mio amore politico, è stata il mio testimone di nozze, sarei felice se facesse il sindaco di Roma, sono convinto che avrebbe grandi qualità per rimettere in sesto la Capitale, ma spero che non abbandoni Torino“.
INIZIA IL SECONDO CICLO DI LETTURA DEI CONTATORI PER IL 2015.
A MONTE SAN BIAGIO PASSERANNO GLI INCARICATI DI PUBBLICO SERVIZIO.
Da lunedì 26 ottobre 2015 il personale autorizzato da Acqualatina effettuerà il secondo ciclo di lettura dei contatori idrici per il 2015 nel Comune di Monte San Biagio.
Il personale è qualificabile come “incaricato di pubblico servizio”, si richiede pertanto agli utenti la massima collaborazione.
Il personale autorizzato effettuerà le letture dei contatori e le verifiche di funzionamento a partire da lunedì 26 ottobre 2015. Le attività per la rilevazione dei consumi si protrarranno fino a sabato 7 novembre 2015 domeniche e festivi esclusi.
Invitiamo gli utenti ad offrire la massima collaborazione dando accesso ai contatori ed a non ostacolare lo svolgimento delle normali attività di lettura in quanto il personale è identificabile come “incaricato di pubblico servizio”.
Nel caso in cui il letturista non possa registrare la lettura del contatore, lascerà al cliente una cartolina per inviare l’autolettura. Questa cartolina deve essere restituita compilata entro cinque giorni per consentire la registrazione del consumo ed inserirlo nella bolletta successiva.
E’ possibile inviare l’autolettura anche tramite il sito internet www.acqualatina.it, attraverso il menù “Autolettura”, alla voce “Inserisci la tua Autolettura”, oppure chiamando il numero verde 800 085 850.
Nel caso in cui non sia possibile registrare la lettura ed il cliente non la invii, la bolletta sarà emessa su un consumo stimato.
Ricordiamo inoltre a tutti i clienti che i letturisti Autorizzati sono dotati di un tesserino di riconoscimento con foto. Ciascun letturista ha inoltre un numero di matricola: chiamando il numero verde 800 085 850 è possibile verificarne l’identità.
Infine, il personale Acqualatina non chiede mai denaro o assegni.
Invitiamo tutti i clienti a verificare l’identità dei letturisti chiamando il numero verde 800 085 850, dal Lunedì al Venerdì dalle 8.00 alle 20.00 ed il Sabato dalle 8.00 alle 13.00.